Uso della forza e legittima difesa nel diritto internazionale contemporaneo Stampa E-mail

a cura di Alessandra Lanciotti e Attila Tanzi

Uso della forza e legittima difesa
nel diritto internazionale contemporaneo


Jovene Editore, pagg.X-510, € 45,00

 

tanzi usodellaforza  IL LIBRO – Negli ultimi anni la regola consuetudinaria internazionale sul divieto dell'uso della forza nelle relazioni fra Stati e le norme della Carta ONU in tema di sicurezza collettiva sono state spesso interpretate e applicate rispetto a fenomeni problematici, caratteristici dell'epoca contemporanea, tanto in ordine ai soggetti coinvolti quanto agli aspetti militari e tecnologici. Da ciò è emersa l'esigenza di una rilettura della regolamentazione internazionale in materia, con particolare riguardo alle basi dell'istituto della legittima difesa, che tenga conto della prassi più recente. La presente pubblicazione, risultato di una ricerca collettiva interamente finanziata dall'Istituto di Studi Politici San Pio V di Roma, è intesa a fornire un contributo a tale rilettura.
  Attraverso i diversi scritti che raccoglie, il volume considera dapprima i problemi di portata generale, tanto dal punto di vista del diritto internazionale consuetudinario, quanto da quello istituzionale proprio del sistema delle Nazioni Unite, in particolare con riferimento al ruolo del Consiglio di sicurezza, per poi esaminare i singoli aspetti della materia: il diritto all'autodeterminazione dei popoli in chiave post-coloniale; la presunta formazione di un obbligo di proteggere le popolazioni civili e il concetto di intervento umanitario; l'ammissibilità della legittima difesa in risposta ad attacchi armati contro contingenti impiegati in azioni di pace sotto l'egida dell'ONU o di organizzazioni regionali. Specifica attenzione è dedicata al tema dell'uso della forza rispetto ai fenomeni contemporanei della pirateria e del terrorismo internazionale. Con riferimento alle modalità e alla tecnologia dell'uso della forza è stato studiato, oltre all'impiego delle armi nucleari, il fenomeno degli attacchi informatici.
  Il volume si chiude con lo studio del crimine individuale dell'aggressione quale elemento di criticità nel dibattito giuridico e diplomatico contemporaneo sull'area di cerniera tra divieto dell'uso della forza e giustizia penale internazionale.

  DAL TESTO – "Dalla diffusa prassi del Consiglio di sicurezza nel senso dell'autorizzazione dell'uso della forza nei riguardi degli Stati membri, la dottrina prevalente ha desunto una consuetudine di tipo costituzionale della Carta ONU. La prima opportunità di attivazione del sistema di sicurezza collettiva dell'ONU è giunta con l'invasione del Kuwait da parte dell'Irak nel 1990. L'evento costituiva una situazione che rientrava pienamente nella tradizionale fattispecie contemplata nel 1945 dai redattori del divieto di cui all'art. 2, par. 4, della Carta ONU configurandosi come un evidente uso della forza da parte di uno Stato contro l'integrità territoriale e l'indipendenza politica di un altro Stato. Il giorno successivo all'invasione, avvenuta il 2 agosto 1990, il Consiglio ha adottato la risoluzione 660 contenente l'intimazione all'immediato e incondizionato ritiro delle truppe irachene. Venuto meno l'adempimento di quanto richiesto nella risoluzione in questione, il 6 agosto il Consiglio ha determinato una serie di misure coercitive non implicanti l'uso della forza armata ex art. 41 della Carta (ris. 661), comportanti un embargo totale su tutti i prodotti in uscita e in entrata da e per l'Irak."

  I CURATORI – Attila Tanzi è professore ordinario di Diritto Internazionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bologna e direttore scientifico dell'Accordo tra il Dipartimento di scienze giuridiche "A. Cicu" dell'Università di Bologna e il Ministero dell'ambiente italiano, che prevede un programma di consulenza in materia di diritto internazionale dell'ambiente, con particolare riguardo all'accesso alla giustizia e alla partecipazione e informazione del pubblico. Dal 2013 è Conciliatore presso la Corte di conciliazione e di arbitrato della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e visiting professor di International Environmental Law all'Università di Londra, Queen Mary. È consulente giuridico esterno per i ministeri dell'Ambiente e degli Affari Esteri e chairman del Compliance Committee della Convenzione UNECE sulla protezione e l'uso dei corsi d'acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali del 1992. È co-direttore della collana editoriale "International Investment Law", pubblicata da Martinus Nijhoff-Brill, e de "La ricerca del diritto nella comunità internazionale", pubblicata da Editoriale scientifica. È inoltre membro del comitato editoriale di "The Law and Practice of International Courts and Tribunals" e de "I quaderni della comunità internazionale" (SIOI).
  Alessandra Lanciotti è professore associato di Diritto internazionale con idoneità di I fascia, titolare dell'insegnamento di Diritto internazionale e di Diritto dell'Unione Europea e docente di Diritto internazionale privato e processuale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Perugia. È responsabile dell'Insegnamento di Diritto dell'Unione Europea nella Scuola di Specializzazione nelle professioni legali "L. Migliorini" dell'Università di Perugia e membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di ricerca in Diritto internazionale e dell'Unione europea dell'Università "La Sapienza" di Roma. Ha svolto funzioni di consigliere giuridico (legal advisor) accreditato presso la Conferenza Diplomatica dei plenipotenziari delle Nazioni Unite per la creazione della Corte penale internazionale (1998) ed è stata Membro della Preparatory Commission for the Establishment of an International Criminal Court (1999-2004) e Legal advisor (Consigliere giuridico) presso la sede ONU di New York.

  INDICE DELL'OPERA - Elenco delle abbreviazioni - Riflessioni introduttive per un dibattito sull'uso della forza armata e la legittima difesa nel diritto internazionale contemporaneo, di Attila Tanzi - Legittima difesa e (in)azione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di Maurizio Arcari - Azioni in legittima difesa in risposta ad attacchi armati contro contingenti impegnati in operazioni di pace, di Paolo Palchetti - Il ricorso all'uso della forza nei confronti degli attori non statali, di Enrico Milano - Il ricorso all'uso della forza nella lotta alla pirateria, di Pietro Cuomo - La legittima difesa, l'intervento umanitario e la responsabilità di proteggere, di Roberto Giuffrida - Il ricorso alla forza a protezione dei propri cittadini all'estero: evoluzione e limiti della prassi, di Daniela Vitiello - Legittima difesa e autodeterminazione dei popoli, di Alberta Fabbricotti - La dimensione preventiva del contrasto al terrorismo e la protezione internazionale dell'individuo, di Cristiana Carletti - Legittimità della difesa nucleare fra deterrenza e reazione, di Mitchell Broner Squire - Uso della forza, legittima difesa e problemi di attribuzione in situazioni di attacco informatico, di Alessandro Bufalini - L'uso della forza e il crimine individuale di aggressione, di Alessandra Lanciotti - Bibliografia