Il diario perduto del nazismo Stampa E-mail

Robert K. Wittman – David Kinney

Il diario perduto del nazismo
I segreti di Adolf Hitler nei diari inediti di Alfred Rosenberg e del Terzo Reich


Newton Compton Editori, pagg.427, € 12,00

 

wittman diarioperduto  IL LIBRO – Nell'aprile del 2013, Robert Wittman, ex agente dell'FBI con grande esperienza nel recupero di reperti storici, ha ritrovato il diario di Alfred Rosenberg, il filosofo tedesco conosciuto come il padre dell'ideologia nazista e membro di spicco della ristretta cerchia di Hitler. Un documento unico e prezioso, ricco di riflessioni, conversazioni e progetti condivisi con il führer, che aveva nominato Rosenberg capo ad interim del partito nazista, quando nel 1923 era stato arrestato per un fallito colpo di stato. Rosenberg aiutò a pianificare l'invasione nazista e la successiva occupazione dell'Unione Sovietica e nel 1933 fu nominato da Hitler responsabile Esteri per il partito. Il ruolo svolto da Rosenberg nel Terzo Reich e le tragiche conseguenze che ne sono derivate, non devono essere sottovalutati: le sue idee hanno gettato le basi per il lavaggio del cervello di un'intera nazione, e fornito alla gente il lasciapassare per il massacro di milioni di persone. Il diario, già rinvenuto negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale, nascosto dietro una finta parete in un castello bavarese, era stato utilizzato come prova durante il processo di Norimberga. In seguito, le 425 pagine, che riportano anche i pensieri e le parole di Hitler nei giorni precedenti alla sua morte, scomparvero. Per anni studiosi di tutto il mondo e fanatici dell'ideologia nazista gli hanno dato inutilmente la caccia, finché Robert Wittman, dopo lunghe e faticose ricerche, lo ha riportato alla luce.

  DAL TESTO – "«Negli ultimi quindici anni, non ho tenuto un diario. Per questo, numerose svolte storiche sono cadute nell'oblio. Ora ci troviamo in mezzo a nuovi sviluppi che saranno decisivi per il futuro, e io mi sento particolarmente coinvolto in due questioni fondamentali». Una era «l'imposizione ai nemici della nostra concezione del mondo». Lui aveva denunciato le Chiese cristiane e i loro insegnamenti, sperando di mettere fuori causa il clero, così da instillare l'ideologia nazista nel cuore e nell'anima della popolazione. L'altra questione che lo preoccupava era la Gran Bretagna: in quanto capo delle attività del partito in politica estera, Rosenberg sperava ancora di attirarla verso la causa tedesca. Ci credeva nonostante il fallimento della sua visita a Londra nel 1933 e l'accanita contrarietà dei britannici a Hitler e ai suoi feroci tirapiedi.
  "Rosenberg aveva un posto in prima fila negli eventi storici e decise di documentarli dettagliatamente. Ciò che lo spinse a iniziare questo nuovo diario (il precedente, a cui allude, è riaffiorato solo dopo la guerra) non era solo l'egocentrismo di un personaggio pubblico che era certo di passare alla storia come un grande uomo. Il motivo dipendeva probilmente da un libro che era apparso da poco nelle vetrine delle librerie tedesche: Goebbels, la sua nemesi, tenace diarista da anni, aveva pubblicato le sue riflessioni private dal 1932 al 1933 per affermarsi quale figura centrale per l'avvento di Hitler al potere."

  GLI AUTORI – Robert K. Wittman è un ex agente dell'FBI. Ha recuperato centinaia di milioni di dollari in arte e manufatti rubati finché, nell'aprile 2013, ha ritrovato il diario di Alfred Rosenberg.
  David Kinney, giornalista e scrittore, ha vinto il prestigioso Premio Pulitzer. I suoi articoli appaiono sulle più prestigiose testate americane come il «New York Times», «Washington Post», «Philadelphia Inquirer», e «Los Angeles Times». Vive a Haddonfield in New Jersey.

  INDICE DELL'OPERA - Prologo. La cripta - Oggetti smarriti: 1949-2013 (1. Il crociato - 2. «Tutto scomparso» - 3. «Guardare nella mente di un'anima nera») - Vite in bilico: 1918-39 (4. «Figliastri del destino» - 5. «Il giornale più odiato del Paese!» - 6. Scende la notte - 7. «Il sentiero di Rosenberg» - 8. Il diario - 9. «Abile attivismo e coincidenze fortunate» - 10. «Il tempo non è ancora maturo per me» - 11. L'esilio in Toscana - 12. «Sapevo di aver conquistato il cuore del vecchio partito» - l3. La fuga) - In guerra: 1939-46 (14. «Il fardello di ciò che verrà» - 15. Andare al sodo - 16. Ladri a Parigi - 17. «Rosenberg, la sua grande ora è arrivata» - 18. «Compiti speciali» - 19. «Il nostro tragico destino speciale» - 20. I nazisti della porta accanto - 21. Il ministero del caos orientale - 22. «Una rovina» - 23. «A lui fedele fino alla fine») – Epilogo – Ringraziamenti - Appendice A. Cronologia del Terzo Reich - Appendice B. Elenco dei personaggi – Bibliografia - Indice dei nomi e dei luoghi