Quale Presidente? Stampa E-mail

a cura di Carla Bassu, Francesco Clementi e Giulio Enea Vigevani

Quale Presidente?
La scelta del Presidente della Repubblica nelle crisi istituzionali


Editoriale Scientifica, pagg.99, € 10,00

 

bassu presidente  Sono raccolti, in questo volume, gli atti di un seminario dedicato alla figura e al ruolo del Presidente della Repubblica, organizzato dalla professoressa Carla Bassu e tenutosi presso l'Università di Sassari.

  L'intervento di Giulio Enea Vigevani (docente di Diritto costituzionale presso l'Università di Milano – Bicocca) ripercorre le elezioni presidenziali da De Nicola a Mattarella, ponendone in rilievo "alcuni fili comuni, alcune regolarità". Dall'analisi emerge che la detenzione di altre cariche, l'appartenenza al governo e l'esercizio di un ruolo di leadership nel proprio partito ostacolano l'ascesa al Colle. Pare esserci, invece, una preferenza nei confronti di "personalità di riconosciuta sensibilità istituzionale, con una profonda conoscenza delle regole costituzionali e delle dinamiche politiche, capaci di rappresentare l'unità nazionale".

  Elena Bindi (docente di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università di Siena) ricostruisce i diversi orientamenti emersi nell'Assemblea costituente riguardo al ruolo del Capo dello Stato. Sfumata la soluzione a favore dell'elezione diretta, al Presidente della Repubblica "sono stati comunque attribuiti, come noto, importanti poteri all'interno della forma di governo parlamentare" (poteri d'intermediazione politica, poteri d'influenza, poteri di garanzia e controllo).

  Sul rapporto tra elezione presidenziale, forma di governo e sistema politico è focalizzato il contributo di Claudio Martinelli (docente di Diritto pubblico comparato presso l'Università di Milano – Bicocca), nel quale si legge: "le elezioni dei Presidenti della Repubblica italiana non sono mai stati momenti avulsi dalla lotta politica contingente e, soprattutto quando hanno coinciso con periodi di crisi istituzionale, sono state un elemento determinante del tentativo di rispondere alle difficoltà in cui il sistema politico e la vita pubblica si dibattevano".

  Gli interventi di Bindi e Martinelli offrono la possibilità a Francesca Rosa (docente di Diritto pubblico comparato presso l'Università di Foggia) di formulare due riflessioni, l'una riguardante la figura del Capo dello Stato in chiave comparata, "Funzionale a inquadrare il suo ruolo nel sistema dei poteri italiano", l'altra relativa all'elezione del Presidente.

  Carla Bassu, organizzatrice del seminario, prende in esame nel proprio contributo l'evoluzione del ruolo del Capo dello Stato nella gestione delle crisi politiche e nella formazione dei governi, tratteggiando una rapida ricostruzione delle tappe più significative. "Nel nostro ordinamento – spiega l'Autrice – il Presidente della Repubblica entra in campo in quanto arbitro, non come un giocatore schierato e interviene nel gioco solo allorché i protagonisti dell'agone politico entrano in crisi e l'azione di un soggetto terzo è necessaria per uscire dall'impasse. Così è e dovrebbe essere almeno fino a quando una riforma approvata secondo la procedura di cui all'art. 138 della Costituzione sarà infine adottata".

  Francesco Clementi (docente di Diritto pubblico presso l'Università di Perugia) riflette sul Titolo V, e in particolare sull'art.114 della Costituzione, interrogandosi sull'opportunità che "possa essere delegato dal Consiglio regionale per l'elezione presidenziale anche una persona esterna al Consiglio, come, ad esempio, il sindaco della città capoluogo di Regione".