Ucraina 2022. La storia in pericolo Stampa E-mail

a cura di Franco Cardini, Fabio Mini e Marina Montesano

Ucraina 2022
La storia in pericolo


Edizioni La Vela, pagg.365, € 24,00

 

cardini ucraina2022  In questo volume, sono raccolti i contributi di venticinque autori su svariati aspetti della crisi ucraina, che si rivelano utili per comprendere l'origine, gli antefatti e le cause del conflitto in corso tra la Mosca e Kiev.

  Il libro è suddiviso in tre parti (rispettivamente intitolate La crisi in corso, Gli antefatti, L'ipocrisia dell'Occidente) e si apre con un ampio saggio introduttivo di Franco Cardini, uno dei Curatori insieme con Fabio Mini e Marina Montesano, in cui si legge che "quella in corso è una guerra scatenata dalla NATO direttamente contro la Russia per sovvertire l'ordinamento interno di quel paese e distogliere l'opinione pubblica statunitense e mondiale dalla rovina nella quale il governo Biden sta precipitando gli USA; e indirettamente contro l'Europa asservita alla NATO, colpita di riflesso da sanzioni demenziali e a rischio di trovarsi in prima linea in caso di estensione del conflitto".

  All'aspetto propriamente bellico è dedicato il contributo di Fabio Mini, il quale spiega che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia "è stata ritenuta necessaria a causa del fallimento del dialogo diplomatico, della decisione occidentale sulle sanzioni e l'invio di armi "letali" all'Ucraina. Occorreva perciò garantire l'occupazione di territori vitali prima che l'arsenale e l'organizzazione militare ucraini fortemente sostenuti dagli Stati Uniti e dalla NATO fossero in grado di eliminare le repubbliche autoproclamate del Donbass e prima che tutta l'Ucraina diventasse la base di partenza per l'offensiva USA-NATO contro la Russia sia come territorio sia come status. Da ventiquattro anni la Russia è soggetta a un costante accerchiamento politico militare, e dal 2008 a continue sanzioni economiche".

  Chiara Madaro pone in rilievo il fatto che nella crisi ucraina "in ballo c'è la spartizione dei ricavi delle attività di estrazione del gas di scisto ucraino, che interesserebbero anche la vicina Polonia", senza dimenticare "i mercati e le rotte navali, i porti. Non a caso l'annessione della Crimea alla Russia nel 2014, dopo un referendum, ha fatto salire la temperatura delle relazioni in Europa orientale e non solo".

  Alberto Bradanini ritiene utile analizzare le relazioni tra la Russia e la Cina per meglio comprendere il presente, "tanto più che entrambe sono state marcate dalla stessa fondamentale esperienza, il comunismo novecentesco, seppure in tempi e con esiti diversi".

  Le relazioni russo-tedesche, invece, sono oggetto di esame del contributo di Carlo Bellinzona.

  Secondo Paolo Becchi, nel conflitto in corso non è possibile individuare "un unico responsabile e colpevole": "L'atto di aggressione di chi si difende, appunto, aggredendo è stato subito trasformato in guerra di aggressione e come tale in crimine (anche se per la verità persino una guerra di aggressione potrebbe in certi casi essere giusta). D'altro canto, oggi appare evidente che gli Stati Uniti stiano soffiando sul fuoco trasformando un conflitto tra Russia e Ucraina, che si poteva subito spegnere, in un conflitto "ideologico" destinato forse a protrarsi nel tempo tra gli Stati Uniti (e l'Occidente ovviamente), che seguendo una narrazione collaudata da tempo si presentano come i difensori dei diritti umani e delle libertà fondamentali, e la Russia "zarista" che li metterebbe in discussione".

  Marco Di Branco ripercorre i rapporti tra la Russia e l'Ucraina, "due paesi uniti tra loro da storia, geografia, tradizioni, cultura, religione. E in questo coacervo, storia e ideologia si fondono, senza alcuna possibilità di svincolarsi l'una dall'altra".

  Nella crisi ucraina, spiega Antonio Musarra, "l'uso del passato per legittimare il presente è massiccio. Esiste una linea sottile fra uso e abuso"; tuttavia, entrambe le visioni "sembrano godere d'un ampio consenso di popolo; in qualche caso – per così dire – "nostalgico" dei tempi che furono. Se e quanto ci si spingerà oltre sarà da vedere".

  Nelle pagine conclusive del volume, è riportato il testo dell'intervista di Umberto De Giovannangeli a Luciano Canfora, pubblicata sulle colonne del quotidiano "Il Riformista" il 12 marzo 2022, in cui l'illustre filologo ricorda che "il vero conflitto è tra la Russia e la NATO. Per interposta Ucraina. Che si è resa pedina di un gioco più grande".