Novità


L'uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo
gehlen_uomo  Pubblicata nel 1940, ma profondamente riveduta dopo la seconda guerra mondiale, Der Mensch. Seine Natur und seine Stellung in der Welt si può considerare l’opera fondamentale dell’antropologia filosofica di Gehlen. Qui prende forma una concezione dell’essere umano come natura biologicamente carente, costretta a procacciarsi chance di sopravvivenza attraverso l’azione e il continuo intervento sull’ambiente. La povertà di istinti e di specializzazioni, che distingue l’uomo dall’animale, trova compensazione nella capacità di creare cultura, facendo così dell’artificio...
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A se stesso (pensieri)
marcoaurelio_asestesso  “Anche se tu dovessi vivere tremila anni e dieci volte altrettanto, in ogni caso ricorda che nessuno perde altra vita se non questa che sta vivendo, né vive altra vita se non questa che va perdendo. [2] Pertanto la durata più lunga e la più breve coincidono. [3] Infatti il presente è uguale per tutti e quindi ciò che si consuma è uguale e la perdita risulta, così, insignificante. [4] Perché nessuno può perdere il passato né il futuro: come si può essere privati di quello che non si possiede? [5] Ricordare sempre, quindi, questi due punti: il primo, che tutto, dall'eternità, è della medesima specie...
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Stalin e il patriarca

roccucci_stalin  In Unione Sovietica il potere comunista fece del credo antireligioso uno dei suoi cavalli di battaglia: l'«uomo nuovo» vagheggiato non avrebbe dovuto nutrire alcuna fede religiosa, né essa avrebbe dovuto occupare alcun posto nella società e nell'organizzazione dello Stato sovietico. Ma la seconda guerra mondiale avrebbe cambiato molte cose, e Stalin avrebbe imparato a gestire in modo molto più sofisticato il suo rapporto con la Chiesa ortodossa. Una storia complessa e ricca di implicazioni, ricostruita con esattezza di dettaglio e ampio uso di fonti originali sovietiche...

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Il re Veleno

mayor_reveleno  Machiavelli lodava il suo genio militare; i sovrani di mezza Europa facevano di tutto per procurarsi il suo elisir segreto contro i veleni. Mozart si ispirò a lui per una delle sue prime opere; poeti e drammaturghi cantarono per secoli le sue vittorie e sconfitte, intrighi di corte e concubine e, soprattutto, della sua morte avvolta dal mistero. Eppure, fino a oggi, nessuno storico moderno ha raccontato la storia di Mitridate, sovrano spietato e visionario ribelle che nel I secolo a.C. sfidò Roma. Adrienne Mayor narra la storia del re del Ponto unendo il talento del grande narratore... 

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