Novità


Fuga dall’inferno e altre storie
gheddafi_fuga  Conoscevamo il Gheddafi provocatore, arringatore di folle, profeta; qui ci si rivela, in una dozzina di sorprendenti novelle, un Gheddafi scrittore e poeta, dalla personalità complessa e profondamente riflessiva. In queste storie, tra la favola moderna e la parabola morale, emerge, forse più che nei suoi interventi politici, il carattere particolarissimo di questo personaggio del nostro tempo, tanto attento alle trasformazioni portate dalla modernità quanto legato all’antica cultura beduina con le sue radici nomadi e con il suo attaccamento alla natura solitaria del deserto...
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Il petrolio e la gloria
levine_petrolio  Remoto, ostile, instabile, il Mar Caspio ha a lungo tentato il mondo con le sue grandi riserve petrolifere. Ma gli stranieri, bloccati dal sistema chiuso dell’Unione Sovietica, non vi poterono arrivare. Poi l’Unione Sovietica crollò, e nella regione iniziò una corsa frenetica su vasta scala. Insieme ai petrolieri, si accalcarono nel Caspio i rappresentanti dei principali Paesi del mondo in cerca di una quota dei trenta miliardi di barili di riserve petrolifere certe che erano in gioco, e iniziò una tesa battaglia geopolitica. I principali competitori erano Mosca e Washington...
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Il grande tsunami (Limes n.1/2011)
limes1_2011  “Quale che sia l’esito politico dei sommovimenti in atto – si legge nell’editoriale intitolato Per chi suona la campana -, di sicuro muta lo scenario geopolitico arabo-mediterraneo, per noi centrale. […] Lo status quo è saltato. Non potrà essere restaurato. Le alchimie della politica politicante, le verniciature del vecchio per spacciarlo nuovo, non s’applicano alle macrodinamiche territoriali. Una rivoluzione geopolitica è partita. Nessuno sa fin dove si spingerà, a quali stazioni si fermerà. Ma non tornerà a quella di partenza. Per molte ragioni, una sopra tutte...
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America 2011 (Aspenia n.51)

aspenia51  Il trimestrale Aspenia (rivista di Aspen Institute Italia) dedica il n.51 agli Stati Uniti. In apertura troviamo la conversazione del direttore, Marta Dassù, con Giuliano Amato sullo stato delle istituzioni americane dopo la sconfitta di Obama nelle elezioni di midterm. Amato osserva che, “in due anni di Casa Bianca, Obama è stato abbandonato da molti suoi propri elettori. È impressionante che degli oltre 100 milioni di elettori alle presidenziali, Obama ne abbia persi 25 e più con le elezioni di midterm. Sono prevalentemente i delusi di Obama che sono rimasti...

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