L'idiota Stampa E-mail

Fëdor Dostoevskij

L'idiota (Testo russo a fronte)

Bompiani, pagg.1760, Euro 35,00

 

dostoevskij_idiota_bompiani.jpg  IL LIBRO - “Se vi sono lettori de L’idiota essi saranno un po’ sbalorditi dalla fine inattesa: ma dopo aver riflettuto converranno che si doveva finire. In generale la fine è tra quelle riuscite, cioè propriamente come fine; io non parlo dei meriti del romanzo; ma quando finirò vi scriverò, come a un amico, quel che ne penso.” Lettera di Dostoevskij ad Apollòn Nikolaèvicv Màjkov dell’11-23 dicembre 1868

  “Anche se il titolo ha suggerito sovente dei concetti fuorvianti, L’Idiota di Fëdor Dostoevskij è un’opera enigmatica, percorsa da una tensione religiosa e da domande assolute. La sua stesura si trasformò in una terribile lotta contro il tempo, scandita da un ritmo asfissiante: la rivista ‘Russkij vestnik’, il ‘Messaggero russo’, che la pubblicò a puntate, costrinse Dostoevskij a consegne periodiche senza possibilità di deroga. Siamo negli anni 1867-68; nel 1869 le parti saranno raccolte in volume. [...] Dostoevskij stesso lascia una preziosa indicazione da tutti ripresa che vale la pena comunque rileggere: ‘L’idea principale del romanzo è rappresentare un uomo positivamente buono. Non c’è nulla di più difficile al mondo, e specialmente adesso; tutti gli scrittori, non solo i nostri, ma anche tutti quelli europei che hanno affrontato la rappresentazione di un uomo positivamente buono, hanno fatto fiasco. Perché questo è un compito smisurato. Il bello è un ideale, ma l’ideale non è nostro né la civile Europa l’ha minimamente elaborato. Nel mondo c’è una persona positivamente buona – Cristo, così che l’apparizione di quest’uomo smisuratamente, sconfinatamente buono è naturalmente un miracolo sconfinato. (Tutto il Vangelo di Giovanni è in questo senso; egli trova il miracolo nella sua incarnazione, nella sola comparsa del buono). Ma io sono andato troppo lontano. Ricorderò soltanto che di uomini buoni nella letteratura cristiana il solo compiuto è Don Chisciotte. Ma egli è buono esclusivamente perché nello stesso tempo è anche comico.’ ” Dall’Introduzione di Armando Torno

 

  DAL TESTO - "Alle tre e mezzo Kolja non comparve, e nemmeno alle quattro. Il principe uscì e si diresse macchinalmente dove lo portava il caso. All'inizio dell'estate ci sono talvolta a Pietroburgo giornate meravigliose: luminose, calde, tranquille. Come a farlo apposta, era una di queste rare giornate. Per qualche tempo il principe vagabondò senza scopo; conosceva assai poco la città, e si fermava di tanto in tanto ai crocicchi, davanti a certe case, sulle piazze, sui ponti; una volta entrò per riposarsi in una pasticceria. Talvolta si metteva a osservare con gran curiosità i passanti, ma per lo più non faceva attenzione né a loro né a dove passava. Era in uno stato di tormentosa e inquieta tensione e nello stesso tempo provava una imperiosa necessità di solitudine. Aveva desiderio d'esser solo e di abbandonarsi del tutto passivamente a quello stato di dolorosa tensione, senza cercare la minima via d'uscita. Gli ripugnava dare una soluzione ai problemi che gli assediavano anima e cuore. "E così sarebbe forse mia la colpa di tutto questo?" mormorava fra sé, senza quasi aver coscienza delle proprie parole".

 

  L'AUTORE - Fëdor M. Dostoevskij (Mosca 1821-San Pietroburgo 1881) è forse il più grande narratore russo e uno dei classici di tutti i tempi. Le sue opere e i suoi personaggi, intensi, drammatici, affascinanti, sono attuali e modernissimi. Lo scrittore, a causa delle sue convinzioni socialiste, nel 1849 venne condannato a morte. La pena fu poi commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia e nell’esilio fino al 1859. 

 

  IL CURATORE - Armando Torno (Milano 1953), editorialista del “Corriere della Sera”, è autore di numerose pubblicazioni. Sempre di Dostoevskij, per questa stessa collana, ha curato I fratelli Karamazov (2005), Diario di uno scrittore (2007) e I demoni (2009).

 

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione. La bellezza e il topolino, di Armando Torno - Nota introduttiva, di Ettore Lo Gatto - L'IDIOTA - Parte prima - Parte seconda - Parte terza - Parte quarta - Taccuini di appunti per "L'idiota" - Nota introduttiva, di Ettore Lo Gatto - Taccuino di appunti n° 3 - Taccuino di appunti n° 11 - Taccuino di appunti n° 10 - Note