Contro Cesare Stampa E-mail

Emilio Gentile

Contro Cesare. Cristianesimo e totalitarismo nell’epoca dei fascismi

Feltrinelli, pagg.448, Euro 25,00

 

gentile_controcesare  IL LIBRO – L'ascesa al potere in Europa dopo la Grande Guerra dei regimi totalitari, portatori di concezioni dell'uomo e della vita contrarie alla dottrina e all'etica cristiane, obbligò le Chiese e i credenti ad affrontare il problema della compatibilità tra totalitarismo e cristianesimo. Se il bolscevismo, per l'esplicita professione di ateismo e la persecuzione religiosa attuata dal comunismo sovietico, suscitò la quasi unanime condanna da parte cristiana, più complesso e ambivalente fu il confronto con fascismo e nazionalsocialismo. Ci furono credenti che seppero comprendere subito la gravità della minaccia dei totalitarismi per il cristianesimo e la civiltà umana, e li combatterono con decisione e convinzione. Figure di antifascisti come don Luigi Sturzo, Francesco Luigi Ferrari o don Primo Mazzolari. Tuttavia la Chiesa cattolica in Italia e le Chiese protestanti in Germania cercarono di stabilire un dialogo e un rapporto con gli Stati totalitari. Lo stesso atteggiamento ambiguo di questi ultimi, oscillante tra omaggio e disprezzo, sostegno e antagonismo nei confronti della religione, ingannò e illuse molti credenti. In particolare ricco di problemi, di tensioni sotterranee e scontri aperti si mostrò il ventennale confronto tra fascismo e cattolicesimo. In Italia, il primo paese occidentale con un regime a partito unico che sacralizzava la politica e celebrava il culto del capo, Mussolini si era presentato con il Concordato come difensore della Chiesa, la quale considerava il fascismo, come poi il nazionalsocialismo, un "baluardo" contro il bolscevismo, la modernità liberale e la democrazia laica, ma trovava insieme nella religione politica fascista un potenziale concorrente. In Germania, invece, le componenti neopagane che proponevano il nazionalsocialismo come nuova religione anticristiana con un culto teutonico, ariano e antisemita, indussero vescovi cattolici ed esponenti delle confessioni religiose protestanti alla presa di distanza dal regime di Hitler. Per le coscienze cristiane, il conflitto tra primato di Cristo e primato di Cesare fu un'esperienza drammatica, e per alcuni si rivelò anche un'occasione di riflessione sul significato del totalitarismo e sul pericolo degli integralismi di Stato e di Chiesa.

  DAL TESTO – “A rimarcare la profondità del dissidio fra regime e Santa Sede sulla questione dell'educazione giovanile interveniva il fratello del duce, che pure aveva fama di devoto cattolico, il quale plaudiva alla riaffermazione del “principio assoluto  che l'educazione e la preparazione degli italiani nuovi è compito fondamentale dello Stato e che sarebbe evidentemente assurdo discutere di questo problema, anche se al solo fine di studiarne i limiti, l'essenza e l'ampiezza". Per tentare di superare il dissidio, Arnaldo Mussolini faceva ricorso alla teoria mussoliniana della romanità come fondamento religioso comune al cattolicesimo e al fascismo, affermando che nel fascismo vibrava "l'essenza religiosa e spirituale della romanità" mentre ricordava che "il Cattolicesimo è grande anche per la sua romanità. È l'universalità di Roma che si trasmette e si perpetua nei secoli. Non sentire questo legame fra il Cattolicesimo e la nostra Nazione significa spogliare l'idea religiosa di una delle sue maggiori forze della Storia".”

  L’AUTORE – Emilio Gentile (1946), studioso del fascismo e delle religioni della politica e storico di fama mondiale, insegna Storia contemporanea all'Università "La Sapienza" di Roma. Nel 2003 ha ricevuto dall'Università di Berna il Premio Hans Sigrist per i suoi studi sulle religioni politiche. Ha pubblicato numerose opere, tradotte nelle principali lingue straniere, tra le quali ricordiamo: Il mito dello Stato nuovo (1982, 2002); Storia del partito fascista 1919-1922 (1989); Il culto del littorio. La sacralizzazione della politica nell'Italia fascista (1993, 2009); La via italiana al totalitarismo. Partito e Stato nel regime fascista (1995, 2008); La grande Italia. Il mito della nazione nel XX secolo (1997, 2006); Fascismo e antifascismo. I partiti italiani fra le due guerre (2000); Le religioni della politica. Fra democrazia e totalitarismi (2001, 2007); Fascismo. Storia e interpretazione (2002, 2010); Il fascismo in tre capitoli (2004, 2009); La democrazia di Dio. La religione americana nell'era dell'impero e del terrore (2006, Premio Burzio); Fascismo di pietra (2007); L'apocalisse della modernità. La Grande Guerra e il mito dell'uomo nuovo (2008); "La nostra sfida alle stelle". Futuristi in politica (2009); Né Stato né nazione. Italiani senza meta (2010).

  INDICE DELL’OPERA - Cesare, l'Anticristo - 1. Le bestie apocalittiche della modernità - 2. Ai confini con il bolscevismo - 3. Fascismo pagano romano cattolico e il Regno di Cristo - 4. L'antifascismo religioso di un parroco di campagna - 5. Cattolicesimo e cesaropapismo in camicia nera - 6. La Conciliazione degli inconciliabili - 7. Un Cristo teutonico ariano e antisemita - 8. L'era della statolatria - 9. La guerra fra le due croci - 10. Il trionfo di Cesare - Nelle tenebre dell'Anticristo - Indice dei nomi