Rivista di politica n.3/2011 Stampa E-mail

Aa. Vv.

Gianfranco Miglio. L'ordine bipolare come forma di ordine internazionale

Rivista di politica n.3/2011

Rubbettino, pagg.232, Euro 10,00

 

rdp_3-20110001  IL LIBRO – Sono passati esattamente dieci anni dalla scomparsa di Gianfranco Miglio (1918-2001), uno dei più autorevoli e originali scienziati della politica – definizione che preferiva a quella, corrente e inflazionata, di politologo - del Novecento. In questo frangente, il suo nome non è stato dimenticato, in particolare dagli allievi e da tutti coloro che con lui hanno intrattenuto rapporti intellettuali fecondi e continuativi, e che dunque hanno potuto apprezzarne, nel corso degli anni, il rigore scientifico e la profondità di pensiero.
  Da qui l'idea di utilizzare l'occasione fornita da quest'anniversario per una attenta e articolata ricognizione sulla sua attività di studioso di politica, che nell'arco di circa un cinquantennio si è indirizzata - fermo restando il suo costante richiamo alla tradizione europea del realismo - su una varietà di argomenti e temi: dalle dottrine politico-giuridiche che hanno accompagnato la nascita dello Stato "moderno" alle teorie contemporanee del federalismo, dai processi di revisione costituzionale ai meccanismi burocratico-amministrativi che presiedono al funzionamento della macchina statale, dalle formule di legittimazione del potere sovrano ai criteri di selezione delle oligarchie di governo.
  Ne è scaturito un fascicolo monografico della Rivista di Politica (trimestrale di analisi, studi e commenti diretto da Alessandro Campi ed edito da Rubbettino) eterogeneo nei contenuti e ricco di spunti interpretativi e critici, al quale hanno contribuito studiosi di varie discipline, ma tutti accomunati dalla consapevolezza - che ha sorretto Miglio nel corso della sua intera attività intellettuale - che per comprendere, nel suo funzionamento essenziale e nei suoi caratteri fondamentali, la complessa realtà della politica occorre saper padroneggiare conoscenze e metodologie che vanno al di là degli specialismi, delle convenzioni linguistiche e delle divisioni settoriali che sono ancora oggi alla base della ricerca tradizionalmente accademica.
  Proprio la capacità di Miglio di guardare lontano e di andare al cuore di questioni essenziali, di abbeverarsi a fonti scientifiche le più disparate e di dialogare con autori e correnti di pensiero trascurate o neglette, è ciò che dovrebbe risaltare dai saggi compresi in questo fascicolo, dedicati alla sua teoria dell'obbligazione politica (Palano), al suo approccio scientifico-realista alla politica (Vitale), ai suoi rapporti con le scienze giuridico-costituzionali (Lanchester), alla sua visione delle relazioni internazionali (Vitale), al serrato confronto che per anni ha intrattenuto con Carl Schmitt (Cavallo), al particolare modo con cui ha vissuto la sua esperienza parlamentare tra il 1992 e il 2001 (Bianchi), alle origini e agli sviluppi del suo credo federalista (Galli), al suo rapporto politico-sentimentale con l'idea di Padania (Marraccini), all'attenzione che ha sempre mostrato per l'evoluzione tecnologica e per gli sviluppi delle scienze naturali (Battistoni), al suo complessivo ruolo nella cultura e nella politica italiane negli anni a cavaliere tra Prima e Seconda Repubblica (Staglieno).
  Chiudono il numero - che nella speranza dei curatori dovrebbe stimolare una nuova stagione di studi e ricerche, anche più settoriali, sul pensiero e l'opera di Miglio - un suo inedito sugli equilibri internazionali dopo la fine della Guerra Fredda e una vera e propria autobiografia scientifico-intellettuale sotto forma di intervista: il racconto in prima persona di una straordinaria avventura del pensiero, trascorsa alla ricerca dei meccanismi che regolano la nascita e il funzionamento delle aggregazioni politiche, da quelle più elementari a quelle più evolute, degli schemi valoriali che legittimano il potere, il governo e il comando, delle radici della conflittualità (tra individui e entità sovrane) e delle cause ultime e fondamentali che determinano il comportamento politico degli uomini.

  DAL TESTO – “Miglio era sì uno scienziato della politica, ma il suo approccio all'oggetto di studio "politica" non è mai stato limitato o condizionato dalla preoccupazione, meramente formalistica, di mantenersi entro i confini di una non meglio definita disciplina. Il suo metodo scientifico - frutto evidentemente di una particolare predisposizione intellettuale, nel segno di un'innata curiosità, dell'apertura al nuovo e del gusto per la sfida - è sempre stato caratterizzato dalla contaminazione tra le diverse fonti di conoscenza. Non solo Miglio non era mai pago delle acquisizioni interpretative e analitiche raggiunte, che lui stesso metteva continuamente in discussione; era altresì convinto - a dispetto della sua originaria formazione storico-giuridica - che per l'individuazione di quelle che nella maturità definiva abitualmente le "regolarità della politica" fosse necessario attingere alle sollecitazioni provenienti dalle più diverse discipline. Non soltanto da quelle che tradizionalmente si riferiscono all'universo politico dalle più diverse angolature tecniche (dalla Storia delle dottrine politiche al Diritto costituzionale, dalla Scienza dell'amministrazione alla Dottrina dello Stato, dalla Storia delle istituzioni alla Scienza politica strictu sensu), ma anche da ambiti di ricerca solo all'apparenza marginali rispetto alle dinamiche dell'aggregazione politica e del potere: scienze umane quali la psicologia, l'antropologia, la geografia umana e l'urbanistica e scienze naturali quali la neurologia, la genetica, la sociobiologia e l'etologia umana.”

  INDICE DELL’OPERA - Presentazione. Gianfranco Miglio, dieci anni dopo, di Alessandro Campi e Stefano Bruno Galli - Dossier Miglio - Miglio, una nota biografica (e qualche consiglio di lettura), di Alessandro Campi - Arcana imperii. La ricerca sul 'politico' di Gianfranco Miglio, di Damiano Palano - La concezione politologica di Gianfranco Miglio nelle Lezioni di Scienza della Politica, di Alessandro Vitale - Miglio costituzionalista, di Fulco Lanchester - La politica e le relazioni internazionali nella concezione scientifica di Gianfranco Miglio, di Alessandro Vitale - Con Schmitt, oltre Schmitt. Miglio e il rischio del 'politico', di Riccardo Cavallo - Dare un volto al potere. Il "decisionismo funzionale" di Gianfranco Miglio, di Davide Gianluca Bianchi - Miglio, scienziato del federalismo, di Stefano Bruno Galli - Gianfranco Miglio e la Padania, di Roberto Marraccini - Il federalismo tra radici naturalistiche e nuove tecnologie dell'informazione, di Chiara Maria Battistoni - Un ricordo di Gianfranco Miglio, di Marcello Staglieno - Archivio Miglio - L'equilibrio bipolare come forma di ordine internazionale, di Gianfranco Miglio - Uno scienziato politico davanti a se stesso. Colloquio con Gianfranco Miglio, di Alessandro Campi, Alessandro Vitale - Notizie sugli Autori