L'eredità di Benedetto XVI Stampa E-mail

Massimo Introvigne

L'eredità di Benedetto XVI
Quello che papa Ratzinger lascia al suo successore Francesco

Sugarco Edizione, pagg.430, € 25,00

 

introvigne_BXVI  IL LIBRO – Benedetto XVI lascia al suo successore Francesco un Magistero che tratta in modo sistematico tutti i grandi temi della vita cristiana, un corpus paragonabile nella storia della Chiesa solo a quello di Leone XIII. Dall’interpretazione del Concilio Ecumenico Vaticano II come «riforma nella continuità» – una lettura che chiede di accettare lealmente le riforme, leggendole però non contro ma alla luce del Magistero precedente – discende anzitutto un’intransigente difesa della libertà religiosa, una nozione che Benedetto XVI fonda e spiega contro ogni relativismo. Alla denuncia della «dittatura del relativismo» corrisponde un grande rilancio della dottrina sociale della Chiesa intorno ai «princìpi non negoziabili» – vita, famiglia, libertà di educazione –, a sua volta radicato in un ritorno alla teologia della storia che mostra le tappe di un processo di scristianizzazione dal Rinascimento all’Illuminismo, dalle tragiche ideologie del secolo XX a quelle non meno insidiose dell’era postmoderna. Come antidoto a questa grande crisi, che lambisce anche il sacerdozio cattolico, Papa Ratzinger propone il ritorno alla fede: e l’Anno della fede ci ricorda che non si tratta di un’emozione, ma di un preciso contenuto di dottrina. Per tanti cattolici italiani è stata quella di Massimo Introvigne la voce che quotidianamente ha presentato e spiegato il Magistero di Benedetto XVI. Con questo libro Introvigne propone una sintesi degli insegnamenti degli ultimi anni di Papa Ratzinger: un’eredità preziosa per il nuovo pontificato che si apre.

  DAL TESTO – “Il Pontefice parla spesso di dittatura del relativismo, e proprio questa è stata la caratteristica dei regimi della prima parte del secolo XX in Messico, che hanno imposto a ferro e fuoco un insegnamento e una politica relativista, cercando di soffocare - talora nel sangue, come durante la guerra dei Cristeros degli anni 1926-1929 - la voce della Chiesa. Quanto all'ideologia di Fidel Castro, si tratta di una versione tropicale di quel relativismo aggressivo portato alle estreme conseguenze che è tipico del marxismo, dove chi esprime anche un timido dissenso dalla dittatura del relativismo finisce in galera o in campo di concentramento.
  “Benedetto XVI, senza entrare in particolari forse poco compatibili con la natura, che è anche diplomatica dei viaggi pontifici, ha condannato senza mezzi termini il relativismo. Di fronte a trecentomila persone, nella Messa del 28 marzo in Plaza de la Revolución a L'Avana, il Papa ha ricordato il legame tra verità e libertà. Dal Vangelo del giorno, il Papa ha tratto l'insegnamento secondo cui Gesù è «l'unico che può mostrare la verità e dare la vera libertà. Il suo insegnamento provoca resistenza ed inquietudine tra i suoi interlocutori ed Egli li accusa di cercare la sua morte, alludendo al supremo sacrificio della Croce, ormai vicino. Ma li esorta a credere a rimanere nella sua Parola, per conoscere la verità che redime e onora».”

  L’AUTORE – Massimo Introvigne, sociologo e storico delle religioni di fama internazionale e reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica, è autore di sessanta volumi e di oltre cento articoli pubblicati in riviste accademiche internazionali sulla nuova religiosità, il pluralismo religioso contemporaneo e il Magistero pontificio. È fondatore e direttore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, e membro del Comitato per l’Islam italiano del Ministero dell’Interno.Nel 2011 è stato nominato "Rappresentante OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, con un'attenzione particolare alla discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni".

  INDICE DELL’OPERA – Introduzione. Le dimissioni del Papa, un avvenimento «apocalittico» - 1. Teologia e politica. Benedetto XVI legge Erik Peterson (1890-1960) - 2. La bellezza come pellegrinaggio. Il viaggio di Benedetto XVI a Santiago de Compostela e Barcellona - 3. Il Papa, il Vaticano II e la Parola di Dio. L'esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini di Benedetto XVI - 4. Al Corpo Diplomatico (2011). L'agenda del Papa per la libertà religiosa – 5 Cristo, re del mondo e re della storia. «Gesù di Nazaret. Seconda parte» di Benedetto XVI – 6. Il videomessaggio al «Cortile dei gentili», «Non credenti, pregate il Dio ignoto» - 7. Vivaldi e Rossini spiegati dal Papa - 8. Ad Aquileia e Venezia. La forza delle radici contro la «società liquida» - 9. L'Istruzione Universae Ecclesiae. Messa antica, istruzioni per l’uso - 10. L'udienza del 2011 all'Università Cattolica. Perdendosi nel relativismo la cultura si sfalda - 11. La beatificazione di Giovanni Paolo II. Il Papa che si riprese la speranza - 12. La musica di Liszt. «Pregava prima di comporre» - 13. Il viaggio in Croazia. Vera e falsa nozione della coscienza - 14. 11 giugno 2011, la Pentecoste dei rom - 15. Il Papa a San Marino. Il primato della «dimensione verticale» - 16. L'evento di Assisi. Fondamentalismo e laicismo alle radici della violenza - 17. La Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Due milioni di giovani sfidano il relativismo - 18. Ad Ancona per il Congresso Eucaristico. Dall'Eucarestia una nuova società - 19. Il viaggio in Germania. La verità fondamento della politica, dell'ecumenismo e della missione – 20. La visita in Calabria. Il tempo, l’eternità e i certosini – 21. Porta fidei. La raod map per l’Anno della fede – 21. Il viaggio di Bénin. La speranza che viene dall’Africa – 23. Il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2012. L’avventura più affascinante è l’educazione – 24. Con gli studenti romani. La cultura è l’arte del buon uso del tempo – 25. Gli auguri alla Curia Romana del 2011. Il nocciolo della crisi è la crisi della fede – 26. Il Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2012. Tra Google e Facebook, riscopriamo il silenzio – 27. In Messico e a Cuba. Pellegrino per la libertà religiosa – 28. Sacerdoti disobbedienti al Magistero. Una via inaccettabile e disperata – 29 Al Policlinico Gemelli. Con la tecnocrazia si rischiano conseguenze imprevedibili – 30. All’Assemblea dei Vescovi Italiani (2012). Nella città senza Dio, ripartiamo dal Catechismo – 31. In provincia di Arezzo e a Milano. Ripartire dalla bellezza – 32. Corpus Domini 2012. Contro gli errori sull’Eucarestia – 33. Il viaggio in Libano e l’esortazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente. Difendere la libertà e la pace contro il demonio e i suoi alleati all’opera nella storia - 34. A Loreto con il beato Giovanni XXIII. Leggere bene il Concilio - 35. «L'infanzia di Gesù». Gli evangelisti non ci hanno ingannato - 36. La lettera su santa Ildegarda di Bingen. La lotta contro Satana non finisce mai - 37. L'«aggiornamento» del Vaticano II. Un'intuizione giusta, una parola ambigua - 38. Il motu proprio Sul servizio della carità. No alle opere di carità non conformi alla buona dottrina - 39. Alla Commissione Teologica Internazionale (2012). Mai contrapporre il senso comune dei fedeli al Magistero - 40. Il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2013. Ripartire dai princìpi non negoziabili - 41. Il Papa sul Financial Times. Cristo è re di tutta la storia - 42. Gli auguri alla Curia Romana del 2012. L'ideologia del gender è la più grave minaccia per la Chiesa - 43. L'incontro con i diplomatici del 2013 e l'«Agenda Ratzinger». Vita, famiglia, educazione, libertà religiosa - 44. Alla plenaria del Consiglio Cor Unum (2013). No alla tecnocrazia e all'ideologia del gender - 45. Verdi e Beethoven, musicisti inquieti - 46. Facebook e Twìtter. Partecipare è un dovere, ma da cristiani - 47. Il commiato dai parroci di Roma. Sì al Concilio reale, no al Concilio virtuale - 48. L'ultima udienza generale. La Chiesa è del Signore, non dei calcoli umani - 49. Il congedo dai cardinali. Una lezione sulla Chiesa