Il fondamentalismo dalle origini all'ISIS Stampa E-mail

Massimo Introvigne

Il fondamentalismo dalle origini all'ISIS

Sugarco Edizioni, pagg.240, € 18,00

 

introvigne fondamentalismo  IL LIBRO – «Non c'è più religione»? Non è vero. La fede, tante volte data per morta, resiste, e la società pluralista e multireligiosa può perfino favorire un risveglio delle religioni. Ma quale tipo di religione resiste? E quale, invece, declina e rischia di scomparire? Massimo Introvigne, uno dei più. noti sociologi delle religioni contemporanei, mostra che la domanda di religione ancora presente è in gran parte una domanda di conservatorismo. In una situazione normale, il tipo di religione che ha più successo, quello conservatore; il fondamentalismo ha una presenza più ridotta, l'ultra-fondamentalismo molto ridotta. Ma non viviamo tempi normali. In un'ampia seconda parte, tutta dedicata – dopo esempi tratti da altre religioni – al mondo islamico, Introvigne mostra come – dalla Palestina alla Turchia, dall'Algeria all'emigrazione musulmana in Europa, da bin Laden al Califfato dell'ISIS – situazioni di tensione nazionale o internazionale possono introdurre elementi di distorsione e impedire alla domanda di conservatorismo di trovare il suo sbocco normale. Si sviluppano così i movimenti fondamentalisti e le frange ultrafondamentaliste, protagoniste anche degli episodi di terrorismo suicida. Anche di questi ultimi Introvigne propone una ricostruzione e un'interpretazione che ne confermano la natura religiosa e gettano una luce inquietante sui possibili sviluppi del terrorismo e del Califfato. Una guida indispensabile al mondo che il terrorismo ultrafondamentalista ha cambiato per sempre, fondata su solide basi metodologiche ma ricca di esempi, dati, casi concreti tratti da una trentennale esperienza di ricerche sul campo, dal Texas alla Palestina e all'India, di agevole lettura anche per i non addetti ai lavori.

  DAL TESTO – "Il termine «fondamentalismo» sorge, com'è noto, in ambito protestante di lingua inglese, come difesa dei «fondamentali» del protestantesimo minacciati da quello che era percepito - tra la fine del secolo XIX e gli inizi del XX - come cedimento di molte comunità protestanti storiche alla modernità, sotto forma soprattutto di metodo storico-critico d'interpretazione della Bibbia e di evoluzionismo scientifico. Questo movimento di reazione contro la modernità è arrivato fino ai giorni nostri, anche se - nello stesso ambito protestante - non è sempre facile stabilire confini esatti fra chi è «conservatore» - evangelical, in quanto contrapposto a liberal -, e quel tipo più «duro» di conservatorismo che è chiamato, più propriamente, «fondamentalismo». Nel corso del secolo XX, estrapolando alcune caratteristiche dal fondamentalismo protestante, la categoria è stata usata per identificare movimenti e correnti nell'ambito dell'ebraismo, dell'induismo, del buddhismo e dell'islam. Molto più rari - per quanto non inesistenti, e oggi forse più pertinenti di ieri – sono i tentativi di costruire una categoria di «fondamentalismo cattolico»; qui, il termine più usato - di origine francese - è «integrismo», una parola che all'origine designa i sostenitori più convinti della lotta del Pontefice san Pio X (1835-1914) contro la corrente teologica detta« modernismo» ([Émile] Poulat [1920-2014], 1969)."

  L'AUTORE – Massimo Introvigne, vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica, è fondatore e direttore del CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni) e membro del gruppo «Religioni» dell'Associazione Italiana di Sociologia. È autore di oltre sessanta volumi e di più di cento articoli in materia di religioni contemporanee, fondamentalismo e terrorismo di matrice religiosa. Collabora alle principali riviste accademiche che si occupano di terrorismo internazionale, e ha tenuto lezioni e coordinato corsi di formazione – fra gli altri – per il Critical Incidents Response Group dell'FBI e per esperti di sicurezza medio-orientali. Dal 2011 è Rappresentante dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta al razzismo, alla xenofobia e all'intolleranza e discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Secolarizzazione e risveglio religioso (Secolarizzazione qualitativa - Secolarizzazione quantitativa - Monopolio e concorrenza) - 2. La teoria delle nicchie religiose: perché i conservatori «vincono» e i progressisti «perdono» (La teoria delle nicchie di mercato - Da «setta» a Chiesa... e da Chiesa a «setta» - Perché i conservatori «vincono»: la «tesi Kelley» - Obiezioni: la critica di Steve Bruce - La spiegazione «contestuale» della «vittoria» dei conservatori - Critica della spiegazione «contestuale» - Anche all'interno di ciascuna denominazione, i conservatori «vincono» - Perché i progressisti «perdono» - «Conservatori» in che senso? La questione dell'identità - Perché gli estremisti non vincono spesso) - 3. «Fondamentalismo»: l'irresistibile ambiguità di una categoria (Il Fundamentalism Project e i suoi critici - Un'ipotesi di terminologia - «Fondamentalisti» ed evangelical nel mondo protestante - «Fondamentalisti » nella Chiesa Cattolica? - « Fondamentalismo» cattolico e Concilio Ecumenico Vaticano II - «Fondamentalismo» cattolico e regalità sociale di Gesù Cristo - «Fondamentalismo» cattolico e autorità nella Chiesa - Il «fondamentalismo» mormone - «Fondamentalismi» nel mondo ebraico? - «Fondamentalismo» o «nazionalismo» all'interno dell'induismo?) - 4. Mercato religioso e «fondamentalismo» nei Paesi a maggioranza islamica (Il problema della terminologia - Nicchie nel mercato religioso intra-islamico - La nicchia progressista: la corrente islamo-nazionalista - Concorrenza nella nicchia strict: fondamentalisti e tradizionalisti - Deobandī e talebani - Sufismo e nicchie religiose - Fondamentalisti e ultra-fondamentalisti - La tesi del «declino» del fondamentalismo e la «sindrome di Voltaire» - Alla ricerca di un islam conservatore - L'esperimento turco - Cenni sul mercato religioso nella diaspora islamica - Problemi: dal velo in Francia all'Intesa in Italia) - 5. La nicchia radicale: isolamento, violenza, terrorismo suicida («Incidenti critici»: nuovi movimenti religiosi e suicidi collettivi - Il caso dell'islam: crescita anomala della nicchia ultra-fondamentalista? - Economie religiose di guerra: il caso della Palestina - Economie di guerra alla religione: l'Iraq da Saddām Hussein al dopo-Saddām - Il caso dell'Algeria - La Tunisia: la posizione di Rachīd Ghannouchī e la critica del modello francese - Terrorismo, jihād (g)locale, jihād globale - Al-Qā'ida 2. La trasformazione di al-Qā'ida dopo l'11 settembre 2001 - Al-Qā'ida 3 e il Califfato dell'ISIS - Tra al-Qā'ida e ISIS: al-Shabāb in Somalia, Boko Haram in Nigeria - Epifanie dell'ultra-fondamentalismo: il terrorismo suicida - La giustificazione del terrorismo suicida) – Appendici - I. L'ultima notte (L'ultima notte - Il secondo passo - La terza fase) - II. Consigli agli emigranti - Riferimenti bibliografici