Tempo ciclico e gnosi ismailita Stampa E-mail

Henry Corbin

Tempo ciclico e gnosi ismailita

Mimesis Edizioni, pagg. XXIII-232, € 20,00

 

corbin_tempociclico  IL LIBRO – Primo traduttore di Heidegger in francese, Corbin affronta in quest’opera la questione del tempo, un tempo diverso e radicalmente alternativo a quello storico della tradizione occidentale. La dimensione che dà senso al tempo è quella liturgica. Non una durata misurabile nello scorrere uniforme dei nostri calendari, ma una riproposizione simbolica e rituale. Conosciuto soprattutto per i suoi fondamentali studi sullo sh’ismo duodecimano e sul sufismo, Henry Corbindedica Tempo ciclico e gnosi ismailita allo studio dell’altro ramo dello sh ’ismo, quello ismailita. Gli ismailiti, noti in Occidente per via della leggenda nera degli Assassini, sono innanzitutto un movimento mistico islamico che ha elaborato concezioni metafisiche quanto mai affascinanti. Meditazioni che hanno saputo armonizzare in una visione complessiva gli insegnamenti coranici e degli Im m con la profonda eredità dello zoroastrismo, la tradizione neoplatonica con le correnti gnostiche.

  DAL TESTO – “Ebbene, la teosofia ismailita della ierostoria presuppone appunto la rappresentazione di un Tempo eterno, ma di un'eternità che si manifesta apertamente in cicli di tempo successivi, ricondotti all'origine dalla loro rivoluzione. Detto ciò, ci si può domandare il perché delle continue polemiche contro Razes su questo punto. In fondo, quello che in lui è oggetto di attacchi è l'uomo della "filosofia sabea", che nega la Profezia; certo, non che l'ismailismo sostenga la profetologia dell'Islam ufficiale e ortodosso, ma tutta la sua tecnica dell'esegesi interiore o spirituale (ta'wīl) presuppone il testo enunciato dai Profeti (Nātiq). Allo stesso modo, la corrispondenza fra gerarchia celeste e gerarchia terrestre presuppone che i "mediatori" della salvezza non siano solo gli Angeli spirituali del sabeismo ideale. Il pensatore ismailita, disturbato da un retropensiero polemico, anche quando Razes cerca di descrivere il Tempo assoluto, sembra ancora intendere che si tratti della durata delle cose sensibili, del Tempo che "non è altro se non gli stati cangianti di ciò che è corpo". Motivo di maggiore indignazione, Razes pone il Tempo come uno dei Cinque Principi eterni e sembra farne una cosa, una sostanza. Lasciata da parte la preoccupazione polemica, il motivo del doppio aspetto del Tempo come un'essenza unica tornerà ad apparire, per un'estrema e imperiosa necessità. Così accade per il grande filosofo ismailita iraniano Nāsir-e Khosraw (XI secolo).”

  L’AUTORE – Henry Corbin (1903-1978) è stato il più grande filosofo orientalista del Novecento. Fu allievo di Gilson, Baruzi, Massignon, fondatore e direttore del Dipartimento di Iranologia dell’Institut di Teheran e della Bibliothèque Iranienne. Tra le sue opere: Corpo spirituale e Terra celeste (1986), Storia della filosofia islamica (2001), L’immaginazione creatrice. Le radici del sufismo (2005), L’Imam nascosto (2011). Mimesis ha già pubblicato Il paradosso del monoteismo (2011) e Nell’islam iranico I. Lo shi’ismo duodecimano (2012).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione, di Bernardo Nante - Nota del Curatore - Tempo ciclico e gnosi ismailita - Il tempo ciclico nel mazdeismo e nell'ismailismo - I. Il tempo ciclico nel mazdeismo (1. Le Età del mondo nel mazdeismo zoroastriano - 2. Il Tempo assoluto dello zervānismo - 3. Alterazioni drammaturgiche - 4. Il Tempo come Persona-archetipo) - II. Il tempo cicliclo nell'ismailismo (1. Tempo assoluto e Tempo limitato nella cosmologia ismailita - 2. I Periodi e i Cicli della metastoria - 3. La Resurrezione come orizzonte del Tempo del "Combattimento per l'Angelo") – Epifania divina e nascita spirituale nella gnosi ismailita - I. Metamorfosi delle visioni teofaniche - II. Adamologia ebionita e adamologia ismailita - III. Gerarchie e cicli: l'angelologia fondamentale dell'ismailismo - IV. Imāmologia e docetismo - V. L'Imam eterno - VI. La "cerca" dell'Imām – Dalla gnosi antica alla gnosi ismailita