Londra. Una biografia Stampa E-mail

Peter Ackroyd

Londra
Una biografia

Neri Pozza, pagg.704, € 22,00

 

ackroyd_londra  IL LIBRO – Londra non è una città. I suoi vicoli sono vene, i suoi parchi polmoni. Nella nebbia, le strade di ciottoli brillano di sudore, mentre le bocche degli idranti gettano acqua come sangue da un’arteria. Le sue vecchie mura sembrano spalle enormi. I ponti che traversano il Tamigi gambe tozze e arcuate, e le luci di Westminster o le insegne di Trafalgar Square occhi sempre aperti. Negli anni c’è chi l’ha raffigurata come un giovane che sgranchisce le braccia, quasi si fosse appena svegliato, e altri che l’hanno paragonata a un mostro dalla testa enorme e dalle membra sottili. Comunque la si guardi, una cosa è certa: Londra non è una città, è un animale in costante mutazione.
  Partendo da questa irrefutabile verità, Peter Ackroyd, londinese di East Acton, ha concepito il più ambizioso e originale dei progetti: ricostruire il corpo di una terra che ha quasi cinquanta milioni di anni.   
  La sua Londra è un saggio storico, un romanzo, un racconto gotico e, insieme, un incredibile trattato erudito. Trascinati dalla sua impeccabile scrittura, ci affacciamo dal ponte di Waterloo e immaginiamo il «letto di mare dell’era giurassica» che ricopriva un tempo quelle terre; leggiamo del ritrovamento del dente di Mammoth a King’s Cross e camminiamo tra famiglie di animali estinti; riviviamo la campagna di conquista di Giulio Cesare, le guerre con i Sassoni e la nascita delle città medievali. Ci sediamo nei pub del centro, e riandiamo col pensiero ai bordelli ritratti da Charles Dickens. Saliamo sulla cupola della cattedrale di Saint Paul, e immaginiamo i tetti inghiottiti dalla nebbia di Jonathan Swift. Ci fermiamo all’incrocio tra Duke’s Place e Bevis Marks e rivediamo «l’anello di ferro» che un tempo proteggeva più di trecento acri di città, oppurescoperchiamo la «piccola botola d’acciaio» sotto Leicester Square e ci ritroviamo tre piani sottoterra, in una stazione elettrica. 
  Ma soprattutto passeggiamo come quotidianamente passeggia Peter Ackroyd per le strade della sua città: come un bambino in un parco giochi, con gli occhi sgranati e la bocca aperta, stupendoci continuamente, osservando strade, palazzi e alberi come se potessero raccontarci la loro storia, e, così, farci rivivere tutto daccapo.
  Londra è un labirinto stupefacente in cui il lettore si perde con piacere, per ritrovarsi alla fine con uno sterminato «compendio di fatti oscuri e di aneddoti decisamente curiosi» (London Review of Books); una «perla di non-fiction» (The Indipendent) che, grazie alla prosa accattivante ed eclettica di Ackroyd, si candida a essere il ritratto millenario e definitivo della capitale britannica.

  DAL TESTO – “La Londra romana raggiunse il suo splendore fra il primo e il secondo secolo, a cui seguì un'epoca alterna, che combinava sviluppo e declino. Ciò si legava in parte ai due numi tutelari di Londra, incendio e peste, ma derivava anche da una costante diminuzione dell'autorità imperiale, dato che l'impero stesso si indeboliva e decadeva. Circa nel 200, una cinquantina d'anni prima che venisse eretto il tempio di Mitra, furono innalzate le grandi mura attorno a Londra. Se questo ci indica un'epoca di ansietà, il fatto stesso della costruzione suggerisce che la città possedeva ancora formidabili risorse interne. Ampie zone dentro le mura erano disabitate o usate per il pascolo, ma esistevano begli edifici e maestosi templi nel quartiere più elegante vicino al fiume. La prima Zecca fu fondata nel terzo secolo, e nello stesso periodo fu pure innalzato un muro rivierasco, a completamento delle difese cittadine.
  “Quali erano, allora, la natura e l'attività dei cittadini negli ultimi decenni della Londra romana? In maggioranza essi erano di discendenza romano-britannica e in, alcune occasioni furono governati da un «re» britanno. Ma Londra è sempre stata, dal suo inizio, una città mista, e le sue vie erano affollate di genti di diverse origini, comprese le locali tribù celtiche che, in trecento anni, si erano naturalmente abituate al nuovo ordine. La città romana durò per un periodo lungo quanto quello che va dagli ultimi Tudor ai giorni nostri, ma in generale possediamo solo la testimonianza silenziosa e frammentaria di tazze e dadi, campane e tavolette da scrittura, pietre miliari, sandali e spille.”

  L’AUTORE – Peter Ackroyd è unanimemente ritenuto uno dei grandi scrittori inglesi viventi. Autore di monumentali biografie, London: The Biography, Dickens, Chaucer, Blake, Turner, The Life of Thomas More, ha scritto romanzi storici che hanno ottenuto un grande successo di pubblico e di critica, quali The Clerkenwell Tales, Hawksmoor, The House of Doctor Dee. Con Neri Pozza ha pubblicato I fratelli Lamb (2005).

   INDICE DELL’OPERA – Ringraziamenti - La città come corpo - Dalla preistoria al 1066 - 1. Il mare! - 2. Le pietre - L'alto Medioevo - 3. Siete tutti soggetti alla legge - Contrasti londinesi - 4. Un rumore perenne - 5. Il silenzio è d'oro - La città tardomedioevale - 6. Questa compagnia - Proseguendo e progredendo - 7. Piuttosto buia e stretta - 8. Una patina nera - 9. Mappe e antichisti - Vie e zone di commercio - 10. Dov'è il formaggio di Thames Street? - Un quartiere londinese - 11. Crocevia - Londra come teatro - 12. Spettacolo! Spettacolo! Spettacolo! - 13. Violenti diletti - 14. Segni dei tempi - 15. Tutti concittadini - Fiamme e pestilenza - 16. Peste ti colga - 17. La città in rosso - Dopo il fuoco - 18. Un indirizzo londinese - 19. Ricostruire - Delitto e castigo - 20. Una ballata di Newgate - 21. Una considerazione sul suicidio - 22. Storia carceraria - 23. Orrendi crimini - 24. L'opera di Londra - 25. Aragoste crude e altro - Londra ingorda - 26. Nel vortice - 27. Lezione di cucina - 28. Mangia qui o porta via? - 29. Tempo di mercato - 30. I rifiuti - 31. Un bicchierino o due - 32. Il club - 33. Il sesso - 34. Un lancio di dadi - Londra come folla - 35. Il peso delle masse - 36. Cosa c'è di nuovo? - La storia naturale di Londra - 37. Offra un fiore alla signora - 38. Bollettini meteorologici - 39. Un giorno di nebbia - Notte e giorno - 40. La luce sia - 41. La notte in città - 42. Un mattino in città - Il radicalismo londinese - 43. Dov'è il pozzo di Clerkenwell? - Londra violenta - 44. In cerchio, in cerchio! - Febbre di costruzione - 45. Fra poco Londra sarà la nostra vicina - 46. Nulla come lei - Fiumi di Londra - 47. Non potete portare con voi il Tamigi - 48. Scuro Tamigi - 49. Si sono persi - Sotto terra - 50. Cosa sta sotto - Megalopoli vittoriana - 51. Quante miglia a Babilonia? - 52. Ferrovie e altro - I diseredati - 53. Sono sempre con noi - 54. Hai qualcosa da darmi? - 55. Mi hanno messo in mmoranza - Donne e bambini - 56. Il principio femminile - 57. Bambini e bambine vanno fuori a giocare – Continuità - 58. Sai l'ora? - 59. L'albero all'angolo - Est e Sud - 60. L'agglomerato puzzolente - 61. Lavori a sud - Il centro dell'impero - 62. Sarà che sono di Londra - 63. Il giorno dell'impero - Dopo la Grande Guerra - 64. Sogni suburbani – Blitz - 65. Notizie di guerra – Ricostruzione - 66. Casualità, non progetto - 67. «Resurgam» - Cronologia – Fonti - Indice dei nomi