Corso di filosofia del diritto Stampa E-mail

Luigi Lombardi Vallauri

Corso di filosofia del diritto

Cedam, pagg.XVIII-684, € 42,00

 

lombardivallauri_corso  IL LIBRO – Il corso, uno dei più ampi finora pubblicati in Italia, tratta argomenti classici della teoria generale del diritto, della filosofia del diritto e della filosofia politica rispondendo (descrittivamente e prescrittivamente) alla domanda sull'attività del giurista.
  Nella Parte I (La scienza giuridica come politica del diritto) vengono sottoposte ad analisi stringente le operazioni di «logica» giuridica compiute dal giurista tradizionale sia sulla legge, sia sul «diritto positivo»; e si dimostra che non sono operazioni rigorose, tali da dare gli stessi risultati per tutti gli operatori, ma includono un'irriducibile componente «politica», valutativa. Il giurista è dunque, lo sappia o no, lo voglia o no, politicamente corresponsabile, insieme col legislatore, del diritto quale si attua in concreto.
  Ma una volta abbandonata l'illusione formalistica della riduzione della scienza giuridica a logica, non occorre cadere nella riduzione irrazionalistica della scienza giuridica a ideologia. Politica e scienza non si escludono necessariamente. Si possono e si devono cercare criteri specifici di scientificità della politica; criteri che saranno essenzialmente di natura filosofica e sociologica.
  La Parte II (Criteri per una politica del diritto come scienza) analizza appunto filosoficamente i sistemi giuridici contemporanei, mettendo in luce le scaturigini culturali, le antropologie presupposte. Vengono valutati criticamente i meriti innegabili, i rischi anche gravissimi (nichilismo, sadismo, totalitarismo, esclusione sociale), i limiti del pensiero giuridico e politico «moderno»; si propongono linee di correzione e di superamento orientate a un'antropologia non-riduttiva: a una sintesi tra i valori della libertà formale, della sicurezza, del welfare, centrali nel modello di sviluppo liberalsocialista nato dallo scientismo tecnologico, e le dimensioni profonde dell'uomo, sapienza, amicizia, fantasia, sacrificate entro tale modello. L'ontologia del diritto interviene a precisare quanta parte dell'ideale politico-generale così delineato sia tecnicamente traducibile in linguaggio politico-giuridico.
  Un'attenzione costante è dedicata ai complessi rapporti tra umanesimi laici moderni e cristianesimo, sia sul piano storico, sia sul piano progettuale, e al problema, collegato, della secolarizzazione. Frutto di quasi quindici anni d'insegnamento, il corso offre un panorama tra i più completi degli interrogativi e dei risultati affioranti nella tormentata cultura giuridica e politica del nostro tempo.

  DAL TESTO – “Sulla base dei tre canoni indicati e di altre considerazioni (per le quali rinvio all'articolo Il diritto come ordinamento, "Atti del X Congresso nazionale di Filosofia giuridica e politica", Milano, Giuffré, 1975, che potrebbe essere utile lettura integrativa e riassuntiva di questo cap. II), propongo la seguente definizione: Il diritto in senso oggettivo è un ordinamento giuridico. Con ordinamento giuridico s'intende un insieme o sistema di norme (di condotta e di struttura, generali e individuali) che, nel rispetto o per la realizzazione di alcuni fondamentali valori, organizza un corpo sociale, in particolare: a) al livello delle norme di condotta, istituendo dei "rapporti giuridici" (la norma giuridica come norma "bilaterale"); b) al livello delle norme di struttura, istituendo degli organi per la propria "applicazione", organi che a loro volta ridefiniscono i confini dell'ordinamento, nel senso che possono considerarsi come facenti parte dell'ordinamento le norme che gli organi di applicazione (o tutti i soggetti del corpo sociale) ritengono applicabili, o applicando, da parte degli stessi organi di applicazione.”

  L’AUTORE – Luigi Lombardi Vallauri, ordinario di Filosofia del diritto dal 1970 nell’Università di Firenze, ha insegnato la stessa materia dal 1976 al 1997 presso l’Università Cattolica di Milano. Ne è stato allontanato per eterodossia, e del “caso” Lombardi Vallauri s’interessarono ampiamente giornali e riviste di attualità e di cultura. Ci furono interrogazioni parlamentari e interventi di studiosi e giuristi in tema di libertà di insegnamento e costituzionalità del Concordato.

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione 2012 – Introduzione 1971, Motivazioni e piano del corso – Introduzione 1980 – Parte I. La scienza giuridica come politica del diritto – Capitolo I. I presupposti della politicità della scienza giuridica: insufficienza della logica applicata alla legge – Capitolo II. I presupposti della politicità della scienza giuridica: insufficienza della logica applicata al diritto positivo – Capitolo III. Gli elementi della scienza giuridica come politica del diritto: conoscenza del diritto positivo, filosofia, tecnica giuridica, sociologia – Parte seconda. Criteri per una politica del diritto come scienza – Capitolo IV. La politica del diritto come filosofia: fondazione critica dei valori – Capitolo V. La politica del diritto come filosofia e sociologia: fondazione critica di un modello assiologico complessivo – Capitolo VI. Politica del diritto e ontologia del diritto – Commiato – Appendici alla Parte I - Appendici alla Parte II – Figura dal Marialuisa – Indice dei nomi