La meraviglia del nulla Stampa E-mail

 Giovanni Sessa

La meraviglia del nulla
Vita e filosofia di Andrea Emo


Edizioni Bietti, pagg.420, € 22,00

sessa emo  IL LIBRO – Eugenio Montale scrisse che nel palazzo dell'immortalità artistica si può entrare per la porta principale o quella di servizio, ma anche passando dalla finestra o dal comignolo. È questo il caso di Andrea Emo, filosofo appartato e inattuale, le cui riflessioni, annotate in decine di quaderni (molti dei quali raccolti nel 2006 per Bompiani), sono emerse solo dopo la sua morte, grazie all'interessamento di Massimo Cacciari. Antimoderno e non allineato, le sue pagine sono fondamentali tanto da un punto di vista filosofico quanto per leggere in una prospettiva diversa il XX secolo. Questo volume ne raccoglie la biografia e la filosofia, ma anche il pensiero politico e l'estetica. Un quaderno emiano inedito chiude il primo studio organico dedicato a uno dei grandi solitari del Novecento.

  DAL TESTO – "Durante il secondo conflitto mondiale e negli anni drammatici che lo seguirono, l'aristocratico veneto si interrogò a più riprese sul fallimento della democrazia liberale, del comunismo e dello stesso fascismo, nel quale egli aveva pur riposto grandi speranze e per cui si era speso ed esposto. Ora, mentre un bilancio critico dell'esperienza fascista era in qualche modo naturale, in quegli anni e in quelle contingenze storiche, risulta davvero sorprendente e profetica la sua chiara convinzione del fallimento prossimo venturo dei due sistemi politici che cominciavano, allora, a contendersi il mondo, inaugurando l'epoca della Guerra Fredda. Liberal-democrazia e comunismo erano avvertiti – non solo dal senso comune contemporaneo, ma anche da ampie frange intellettuali europee, che andavano aprendosi all'engagement sartriano, all'impegno politico - come i soli sistemi capaci di dischiudere orizzonti di libertà e prosperità a un'umanità che s'incamminava, sempre più celermente, lungo le vie dell'atrofia spirituale dell'"uomo a una dimensione". Il domandare di Emo in merito alle forme del politico va letto come momento interno alla scoperta di quella gnosi-fede che, individuato il Nulla come principio e fine, vede nell'abbandono a esso la salvezza. O meglio, si tratta di un pensiero che prende atto del fatto che la scoperta della Negazione assoluta non può né deve paralizzare l'azione. Anzi! È proprio tale consapevolezza a condurre a cogliere il valore dell'Azione quale capacità di porre in forma il mondo, di dare senso all'insensato. Ciò, in quanto solo scopo dell'uomo «è riscoprire la purezza di quell'impulso e l'innocenza di quell'impulso vivo, improvviso e incontenibile verso la conoscenza che si chiama filosofia»."

  L'AUTORE – Giovanni Sessa è nato a Milano nel 1957. Già docente di Storia delle Idee presso l'Università di Cassino, insegna storia e filosofia nei licei. È segretario della Scuola Romana di Filosofia Politica, collaboratore della Fondazione J. Evola e portavoce del movimento "Per una Nuova Oggettività". Suoi scritti, saggi e contributi sono apparsi su riviste, periodici e volumi collettanei. È autore di "Oltre la persuasione. Saggio su Carlo Michelstaedter" (Roma, 2008).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Romano Gasparotti - La meraviglia del nulla - Sigle delle opere di Andrea Emo citate - 1. Introduzione (1.1. Brevi note sulla filosofia italiana del Novecento - 1.2. Aperture europee in Andrea Emo - 1.3. Le nostre tesi fondamentali attorno a Emo - 1.4. Qualche cenno metodologico e la struttura del presente lavoro) - 2. Un imperdonabile (2.1. Ai piedi degli Euganei tra corsi d'acqua - 2.2. Un incontro determinante - 2.3. Il Serenissimo - 2.4. Altri incontri significativi - 2.5. I Quaderni - 2.6. Dello scrivere) - 3. Il Transattualismo di Andrea Emo (3.1. Il problema della dialettica - 3.2. L'Atto da Aristotele a Gentile - 3.3. Del Cristianesimo tragico) - 4. Cristo e/o Dioniso (4.1. Dioniso o della verità - 4.2. Bìos e zoè - 4.3. Del Labirinto - 4.4. Dioniso o della sapienza originaria - 4.5. Il Dionisismo in Emo) - 5. La vigenza dell'Origine in Evola ed Emo (5.1. Io, nulla e libertà nella filosofia di Evola - 5.2. Libertà e nulla in Andrea Emo - 5.3. La potenza originaria di Dioniso in Evola ed Emo - 5.4. L'epi-demia democratica) - 6. L'Icona del Nulla (6.1. La Chimera e la Fenice - 6.2. Arte e Filosofia - 6.3. Antico e moderno - 6.4. Dell'immagine - 6.5. Per una Nuova Oggettività) - 7. Il tempo sferico o del sempre possibile (7.1. Del tempo creatore - 7.2. Tra passato e futuro - 7.3. Il tempo sferico: Krònos, Aiòn, Kairòs - 7.4. Tra oblio e ricordo) - 8. L'antimodernismo di Emo (8.1. L'aristocrazia dell'intelligenza - 8.2. Della democrazia e del moderno - 8.3. Italia, Chiesa e Risorgimento - 8.4. Attualità delle riflessioni politiche emiane) - 9. Le lettere a Cristina Campo, ovvero dell'esilio in Patria (9.1. 7 febbraio 1972 - 9.2. 4 marzo 1974 - 9.3. 9 aprile 1974 - 9.4. 20 giugno 1974 - 9.5. 26 febbraio 1975 - 9.6. 29 aprile 1975 - 9.7. 25 maggio 1975 - 9.8. 10 giugno 1975 - 9.9. 7 luglio 1975 - 9.10. 27 ottobre 1975 - 9.11. 31 maggio 1976 - 9.12. 26 luglio 1976 - 9.13. 10 ottobre 1976) - 10. Conclusioni (10.1. Moderno e Antimoderno - 10.2. La situazione attuale - 10.3. Emo e il Nuovo Inizio) – Bibliografia – Appendice. L'eternità si può amare solo sotto forma di presenza. Quaderno n. 122 1951 13 / XI, di Andrea Emo - Indice dei nomi