Franz Ferdinand. Da Mayerling a Sarajevo Stampa E-mail

Roberto Coaloa

Franz Ferdinand
Da Mayerling a Sarajevo
L'erede al trono Francsco Ferdinando d'Austria-Este (1863-1914)


Parallelo45 Edizioni, pagg.392, € 12,00

coaloa franzferdinand  IL LIBRO – Una domenica di giugno, cento anni fa, a Sarajevo, avvenne il fatto che divide nettamente in due la storia del nostro tempo: l'attentato in cui furono uccisi l'arciduca Francesco Ferdinando d'Austria-Este e sua moglie Sophie.
  Prima di quel giorno, esisteva un mondo che presto sembrò antico. Dopo quel giorno, è già il nostro presente. Se le osserviamo da vicino, quelle ore attraversate da un fato beffardo e inesorabile appaiono gremite di fantasmi, come quello di Rodolfo e dell'Imperatrice Elisabetta, e piene degli ultimi atti e del rovello interiore del personaggio più tragico della Duplice Monarchia, l'Imperatore Francesco Giuseppe, che si inquieta per i funerali del nipote Franz Ferdinand come se tutto il resto (la minaccia di una guerra mondiale) non contasse. Sfila la diplomazia cinica della belle époque, accanto ai ragazzini dell'attentato di Sarajevo, Gavrilo Princip e Nedeljko Čabrinović, in un valzer irresistibile, divertissements di una Vienna fin de siècle. Franz Ferdinand finirà dissanguato sotto i colpi di Sarajevo. Nessuno saprà aprirgli l'uniforme, cucitagli addosso a filo doppio.
  Ma chi era l'arciduca Franz Ferdinand, il cui assassinio, il 28 giugno 1914, - si continua a ripetere - è stata la scintilla che ha provocato lo scoppio della Prima guerra mondiale?
  Lo storico Roberto Coaloa - autore della biografia "Carlo d'Asburgo l'ultimo Imperatore. Il «gentiluomo europeo» profeta di pace nella Grande Guerra", specialista della storia dell'Austria-Ungheria, con studi sulla K. (u.) K. Kriegsmarine, la Marina da guerra della Duplice Monarchia - indaga in profondità la vita di Franz Ferdinand, scoprendo il suo amore per la civiltà giapponese, il suo buon senso in politica, scovando testimonianze dei contemporanei e documenti inediti. Ci suggerisce lo storico: l'arciduca, se fosse salito al trono, avrebbe salvato il secolare Impero degli Asburgo dalla catastrofe.

  DAL TESTO – "Quando Princip si rese conto che l'attentato era ormai fallito, si recò allo Schiller Cafè all'angolo tra la riva del corso Appel e la via Francesco Giuseppe di fronte al ponte Latino (Latinska cuprija). Uscendo, si accorse dell'automobile dell'Arciduca che stava ritornando indietro. Il sicario, decise di intervenire, si avvicinò alla vettura sulla quale era seduta la coppia e colpì sparando con una pistola semiautomatica dapprima Sophie al ventre e poi Franz Ferdinand al collo. Il conte Harrach raccontò che l'erede al trono disse alla moglie: «Sophie, Sophie! Non morire! Vivi per i nostri figli!» Quando Harrach volle controllare le condizioni di Franz Ferdinand, ferito al collo, l'Arciduca gli disse per sei o sette volte: «non è niente!», subito dopo seguì il rantolo d'agonia. L'autista diresse velocemente verso il Konak (la residenza del Governatore), nelle vicinanze, dall'altro lato del fiume Miljacka. L'erede al trono era morto all'arrivo e Sophie morì dieci minuti più tardi. In città scoppiarono dei disordini anti-serbi finché le forze di pubblica sicurezza non riuscirono a ristabilire l'ordine."

  L'AUTORE – Roberto Coaloa (Casale Monferrato, 1971) è storico, critico letterario e scrittore, esperto di Risorgimento e Novecento. Docente universitario, autore di saggi dedicati ai viaggiatori dell'Ottocento. Ha approfondito il pensiero del grande scrittore russo Lev Tolstòj, del quale ha scoperto alcune lettere e testi inediti. È studioso degli Asburgo, in particolare dell'ultimo Imperatore Carlo. Dal 2002 collabora al supplemento culturale de «Il Sole 24 Ore».

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione di Martino d'Austria-Este - Nota dell'autore - Capitolo primo. Il Thronfolger Rodolfo e l'avvicinamento alla Francia: il rovesciamento delle alleanze (1. Mayerling. 30 gennaio 1889. Omicidio e suicidio o assassinio politico? La verità dell'Imperatrice Zita - 2. Il Principe ribelle e la sua amicizia con l'Arciduca Giovanni Salvatore - 3. L'inatteso alleato di Rodolfo: Georges Clemenceau, «l'uomo dell'avvenire» - 4. 22-23 dicembre 1886. Rendez-Vous segreto nella Hofburg tra Moritz Szeps, Georges Clemenceau e l'erede al trono - 5. L'idea degli «Stati Uniti d'Europa» con un nuovo impero asburgico, Francia e Inghilterra) - Capitolo secondo. Il Thronfolger Francesco Ferdinando d'Austria-Este e le occasioni perdute della duplice monarchia (1. L'eredità degli Este di Modena - 2. Franz Ferdinand, l'infanzia e i primi viaggi - 3. La scoperta e l'ammirazione del Giappone - 4. Due grandi passioni: la caccia e la Kriegsmarine - 5. L'Arciduca erede al trono e il suo matrimonio morganatico con Sophie Chotek - 6. Franz Ferdinand e Sophie a Sarajevo - 7. «La Mano Nera» del «colonnello Apis», "nom de piume" del feroce Dragutin Dimitrijević) - Capitolo terzo. Dopo Sarajevo (1. Il processo agli attentatori di Franz Ferdinand - 2. Il mistero dell'assassinio di Sarajevo e le cause della Grande Guerra - 3. L'attentato di Sarajevo nella stampa. La guerra e il ruolo dell'informazione, tra censura e propaganda - 4. Dopo l'attentato di Sarajevo. La Francia accelera i tempi della guerra - 5. Poco prima della guerra. Il viaggio a Pietroburgo dei francesi) - Capitolo quarto. Profilo politico di Franz Ferdinand (1. L'uomo che avrebbe potuto salvare la Duplice Monarchia - 2. La questione delle nazionalità nella Dulice Monarchia e l'eredità politica di Franz Ferdinand sul nipote Carlo: gli Asburgo per la pace - 3. Franz Ferdinand nella crisi bosniaca del 1908 - 4. Il contesto e gli antefatti della crisi bosniaca - 5. La crisi bosniaca avvicina l'Europa a una guerra mondiale - 6. Verso la guerra mondiale: la crisi bosniaca nei rapporti tra Italia e Austria-Ungheria - 7. L'annessione della Bosnia-Erzegovina taciuta a Franz Ferdinand) - Capitolo quinto. Gli architetti dell'apocalisse (1. Tra Triplice Alleanza e «guerra preventiva» contro l'Italia - 2. Franz Conrad von Hötzendorf - 3. Luigi Cadorna) - Capitolo sesto. Franz Ferdinand, la Vienna fin de siècle - Conclusioni, ringraziamenti, luoghi della ricerca – Note - Archivio fotografico – Bibliografia – Postfazione, di Luigi Mascilli Migliorini - Indice dei nomi