Un amore degli anni Venti Stampa E-mail

Simone Caltabellotta

Un amore degli anni Venti

Ponte alle Grazie, pagg.192, € 15,00

 

caltabellotta amore  IL LIBRO – Questa storia non è mai stata raccontata.
  È la storia dell'amore tra una grande scrittrice e un giovane mago, ma è anche il racconto di una complessa trama di relazioni, intrighi, rancori, disegni politici, tradimenti intellettuali, tradizioni iniziatiche e pratiche magiche. Una trama che, attraverso le vicende di due amanti, ruota intorno al misterioso «Gruppo di Ur» e alle figure di Julius Evola e del matematico pitagorico Arturo Reghini, e si svolge nei luoghi e negli ambienti più diversi, tra salotti, caffè, palazzi nobiliari, stanze in affitto, biblioteche, commissariati di polizia, aule di tribunale e associazioni teosofiche.
  È la storia di Giulio Parise e Sibilla Aleramo e della Roma degli anni Venti, di un amore grande e strano che sfida le convenzioni e l'oblio, e di un drappello di uomini che, insieme a Giulio, crede fermamente in una antica e magica Sapienza pagana alle origini della civiltà italica e dell'intera cultura occidentale...
  "Un amore degli anni Venti", frutto di lunghe ricerche, è un libro senza paragoni nell'odierna scena letteraria, allo stesso tempo affascinante narrazione, saggio storico e letterario, diario spirituale e ossessione personale. Attraverso una notevole messe di scritti inediti della Aleramo e degli altri protagonisti, conduce il lettore alla scoperta di una pagina dimenticata della nostra storia culturale e riesce a far rivivere un mondo sconosciuto e arcano.

  DAL TESTO – "È la primavera del 1925: sono trascorsi pochi mesi dallo sfortunato debutto romano di Endimione al Valle - la marchesa Livia Picardi per distrarre l'amica da un periodo particolarmente tormentato a causa della relazione con Evola, che è contemporaneamente l'amante della scrittrice e lo spasimante della stessa marchesa, ha invitato a casa sua un altro giovane, bello, affascinante e in apparenza piuttosto libero quanto a costumi sessuali, perché si spogli per Sibilla.
  "L'incontro con Giulio Parise era stato prospettato così dalla Picardi secondo quanto rievocato dalla Aleramo in Amo, dunque sono: «Vedrai, è perfetto. Egli si sveste con molta disinvoltura, non v'annette importanza. Se ti piacerà, te lo donerò. Un dono regale...»
  "Amaramente Sibilla, proseguendo il racconto, nota: «Tentava tutte le vie per guarirmi del male ch'ella stessa mi aveva prodotto».
  "Giulio all'epoca ha ventitré anni - come accennato, sotto lo pseudonimo di «Luce» (che prelude al «Luciano» di Amo, dunque sono e che conserverà almeno fino alla fine degli anni Venti, dopo di che tutta questa vicenda, cambiando i venti della Storia, inizierà ad essere dimenticata tra le pieghe del passato) collabora, come del resto Evola, con Ignis, rivista fondata e diretta da Arturo Reghini e proprio da questi, a differenza di Evola, è stato ammesso da poco in un sodalizio segreto, l'Associazione Pitagorica, diretta continuazione di un'antichissima e ininterrotta tradizione di conoscenze iniziatiche presieduta dallo stesso Reghini e facente capo al maestro «incognito» del drappello pitagorico italiano, Amedeo Armentano."

  L'AUTORE – Simone Caltabellota è editor e scrittore. È autore di due romanzi, "Il giardino elettrico" (Bompiani, 2010) e "Sa Reina" (Ponte alle Grazie, 2013) e, con Epic Soundtracks, di "Note parallele. Vite di Brian Wilson e di Epic Soundtracks" (Nutrimenti, 2013).

  INDICE DELL'OPERA – Prologo. Roma, oggi - I. Endimione, Jules e Giulio - II. Il Signore del Sì e del No - III. Una notte in carcere - IV. Primo incontro - V. Amo, dunque sono - 1. Innamoramento e amore - VI. Un romanzo? - VII. Luciano, donatore di sogni - VIII. Ur, la setta dei Magi - IX. Esperienze ed ultimi fuochi - X. Fine di un'era - XI. Il ritorno di Luciano - XII. Giulio Parise, l'uomo che volle essere dimenticato - Epilogo. L'ultimo incontro – Congedo. Roma, oggi – Appendici (1. Cosa è accaduto ai protagonisti di questa storia - 2. Prova I di Sibilla Aleramo - 3. Prova II di Sibilla Aleramo) - Nota bibliografica e ringraziamenti