Genesi e sovranità Stampa E-mail

Andrea Sandri

Genesi e sovranità
Le teorie dello Stato federale nell'epoca bismarckiana


Jovene Editore, pagg.XIV-266, € 22,00

 

sandri genesi  IL LIBRO – La federalità - o federalismo - come concetto generalissimo precede, sul piano logico, le figure alle quali essa è stata nella storia applicata. In particolare costituisce una categoria il cui sviluppo è più antico dello Stato moderno, così come si è venuto a configurare alla fine del XVI secolo, e pertanto anche dello Stato federale la cui cristallizzazione dottrinale si è perfezionata soltanto nel XIX secolo.
  I caratteri astratti della federalità si adattano difatti, oltre che alle costruzioni del diritto pubblico, anche a fenomeni giuridici appartenenti ad altri ambiti. Le alleanze fra tribù o città stato, le unioni di Stati disciplinate dal diritto internazionale, oltre alle unioni corporative di individui che si formano attorno a interessi comuni all'interno della società e trovano per lo più nel diritto civile le regole dei propri rapporti, sono generalmente definite da alcuni elementi, certamente riscontrabili anche nello Stato federale, i quali contribuiscono, di sovente più che in quest'ultimo caso, a definire la natura specifica di simili figure.

  DAL TESTO – "La lotta storica per lo Stato federale, e dunque per l'unificazione della nazione tedesca, e la parlamentarizzazione della monarchia costituzionale, di cui la lex Bennigsen è un chiaro indizio nella Costituzione del 1870, coincidono sul piano teoretico con la lotta per l'organismo e per l'immanza della determinazione etica che permette di considerare Re e popolo, stirpi e nazione come parti del medesimo organismo e che legittima l'esistenza politica e la costruzione giuridica di queste stesse istanze.
  "Lo Stato federale - il Bundesstaat nella sua significativa contrapposizione allo Staatenbund - incontra allora la propria possibilità storica nel conflitto costituzionale, prima facie sollevato per "legare" il Re alla nazione, e la propria giustificazione teorica nella dottrina dell'organismo sviluppata dalla scuola storica in base alla comprensione speculativa dell'unità statale tanto in senso verticale, nel rapporto tra Re e nazione, quanto in senso orizzontale, nel rapporto tra nazione e stirpi. Il principio della speculazione, che permette di comprendere l'unità come unità di unità e di parti di un corpo sociale, lungi dall'essere un mero artificio filosofico fissa un mutamento di legittimazione del potere statale il cui accadere è storico (in ciò lo "acheronta movebo" di Bismarck segna il tramonto di un intero mondo) e di cui le immediate possibilità sono proprio la monarchia costituzionale organica e il Bundesstaat."

  L'AUTORE – Andrea Sandri è Dottore di ricerca in Diritto pubblico e Professore a contratto presso l'Università degli Studi Giustino Fortunato. Ha ottenuto il titolo di Dottore di ricerca sotto la guida del Professor Angelo Mattioni ed è stato Assegnista di ricerca di Diritto pubblico presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A partire dal 2005 ha tenuto corsi seminariali di Diritto Costituzionale e di Dottrina dello Stato presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si è occupato dei principali temi del Diritto pubblico, in particolare dei problemi della sovranità, dello Stato federale e della statualità moderna, nonché dell'evoluzione del concetto di diritto.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione – I. Genesi storica della Costituzione tedesca del 1871 - II. La genesi del Reich nell'interpretazione dottrinale - III. Strutture genetiche fondamentali - IV. Le strutture genetiche fondamentali e la sovranità nel Bundesstaat - V. Anamnesi e conclusioni - Bibliografia delle opere consultate