Novità


Pazzi per la scuola

doria_pazzi  Al termine dei seminari c'è sempre qualcuno che chiede con sarcasmo se è vero che a insegnare si diventa matti, oppure solo i matti fanno gli insegnanti. La risposta dell’Autore riconduce l'interlocutore alla realtà: "Sono vere entrambe le cose, ma il problema è che non sono note". Alcuni docenti stremati scoppiano per esaurimento delle risorse psicofisiche, altri vedono slatentizzarsi una psicopatologia magari a origine eredofamiliare. Entrambi i casi chiedono di essere gestiti adeguatamente da terzi: il dirigente scolastico. A comprovare i fatti vi sono le oltre 120 storie e testimonianze, accuratamente...

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Quaderni di storia n.78
quadernidistoria78  Tra il 1809 e il 1810, Wilhelm von Humboldt fu a capo del Dipartimento per l'istruzione pubblica presso il ministero degli Interni prussiano. In tale qualità, egli pose le basi per una radicale riforma del sistema educativo prussiano, che, dopo le sue dimissioni, venne continuata e completata dai suoi successori G.H.L. Nicolovius e J.W. Süvern. Al centro della riforma di Humboldt ci sono concetti fondamentali come l'unità e la continuità dell'educazione, dalla scuola primaria all'università, e la separazione tra istruzione generale (Allgemenine Menschenbildung), necessaria per tutti, ed...
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Genova reazionaria
verdino_genova  Una Genova tra provincia ed Europa è la citta narrata nei diari inglesi e francesi di molti viaggiatori, addirittura periferico epicentro del Romanticismo inglese nel breve tempo del soggiorno di Byron, con altri autori da Mary Shelley a Lady Blessington. Ma la città della formazione di Mazzini (1815-31) e della fine dei giansenisti fu anche una officina della Reazione, non meno di Torino e Modena, quando anche il melodramma giocò la sua partita quale strumento di riverbero legittimista, come evidenzia il "Bianca e Fernando" di Bellini per l'inaugurazione del nuovo teatro intitolato al sovrano...
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Fascismo ultimo atto

fochessati_fascismo  Le strategie comunicative dell’ultimo fascismo. La Repubblica Sociale Italiana diede vita a una campagna di rimotivazione ideologica che incarnava con grande efficacia la psicosi di un assedio permanente (e che trasfigurava  i nemici  in mostri spaventosi). Negli ultimi mesi produsse poi alcune tra le immagini più terribili della sua propaganda. Il volume, corredato da 92 riproduzioni a colori, ci fa riflettere sui modelli visivi e culturali del fascismo dell’ultima ora: la retorica del tradimento e dell’onore perduto; l’esaltazione della morte, del sacrificio, dell’estrema difesa, della vendetta...

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