Quaderni di storia n.78 Stampa E-mail

Quaderni di storia n.78
(luglio/dicembre 2013)

Edizioni Dedalo, pagg.287, € 16,00

 

quadernidistoria78  Saggi

- Gherardo Ugolini, Alle origini del Ginnasio Umanistico Prussiano
Tra il 1809 e il 1810, Wilhelm von Humboldt fu a capo del Dipartimento per l'istruzione pubblica presso il ministero degli Interni prussiano. In tale qualità, egli pose le basi per una radicale riforma del sistema educativo prussiano, che, dopo le sue dimissioni, venne continuata e completata dai suoi successori G.H.L. Nicolovius e J.W. Süvern. Al centro della riforma di Humboldt ci sono concetti fondamentali come l'unità e la continuità dell'educazione, dalla scuola primaria all'università, e la separazione tra istruzione generale (Allgemenine Menschenbildung), necessaria per tutti, ed educazione specializzata/professionale. Questo saggio si concentra su due documenti che sono alla base della riforma ideologica e programmatica di Humboldt: Il piano scolastico di Königsberg e Il piano scolastico lituano. Esso fornisce anche un quadro storico e una traduzione italiana dei documenti citati. In queste due relazioni di Humboldt si è delineato il modello del liceo classico tedesco (humanistisches Gymnasium), basato sulla centralità del greco antico e del latino, il cui insegnamento era volto a comprendere la struttura generale del linguaggio.

- Kyriakos Demetriou, «Asking for Plato’s Forgiveness». Floyer Sydenham: a Platonic Visionary of Eighteenth-Century Britain
Floyer Sydenham ha finora ricevuto poca attenzione da parte della storiografia dedicata alla tradizione platonica. Questo studio fornisce un esame critico dei suoi saggi platonici, concentrandosi sulla sua traduzione di nove dialoghi in inglese tra il 1759 e il 1780 e cercando il legame tra la sua visione del platonismo e la filosofia morale, politica ed estetica di Lord Shaftesbury. Con i suoi studi, Sydenham ha intrapreso un nuovo percorso per l'analisi dei dialoghi di Platone. Inoltre, la sua interpretazione platonica è in gran parte lo specchio della morale e delle preoccupazioni filosofiche del secolo dei Lumi.

- Wolfgang Strobl, «Tu regere imperio populos, Romane, memento» ... La ricezione di Virgilio e Orazio nell’Italia fasci­sta: il caso di Piazza della Vittoria a Bolzano
Dopo l'annessione dell'Alto Adige - una regione fino ad allora forgiata dalla monarchia austriaca sul piano linguistico, culturale nonché politico - all’Italia nel 1919 con il Trattato di Saint Germain, il Regime fascista cercò di italianizzare la regione con una serie di misure coercitive a partire dagli anni ’20. Nel capoluogo Bozen (Bolzano), la piazza intorno al Monumento alla Vittoria, costruito nel 1926-1928, doveva essere trasformata in un nuovo centro rappresentativo e urbano.

- Andrea Pellizzari, Cultura classica e storia antica nel Drang nach Osten italiano fra il 1912 e il 1922
I giornali e le riviste supportarono l’occupazione italiana delle isole del Mar Egeo nel 1912, nonché il seguente tentativo di espandersi in Asia Minore (con l'occupazione di Antalya e di parte dell’Anatolia occidentale tra il 1919 e 1922), ricordando con insistenza ai lettori la storia e la civiltà del mondo classico e in particolare il potere dell'impero romano, le cui gesta la cosiddetta "terza Italia" intendeva emulare.

Miscellanea

- Wilt Aden Schröder, Die Göttinger Promotion Bruno Snells im Jahre 1922 und Snells Verhältnis zu Wilamowitz
Snell affermò ripetutamente che Max Pohlenz respinse la sua tesi di dottorato perché "troppo filosofica", mentre approvò la tesi del filosofo Georg Misch. Sorprendentemente, il saggio dimostra che Pohlenz valutò il lavoro superiore a quello di Misch. Esso spiega anche che l'esame orale non fu particolarmente brillante. Da nuovi documenti emerge che l'opinione di Snell su Wilamowitz divenne critica verso la fine della sua vita. Wilamowitz stesso, d'altra parte, criticò aspramente la tesi di abilitazione di Snell e non gradì il fatto che Snell venne preferito a Hermann Fränkel per la cattedra di Amburgo di Studi Classici nel 1931.

- Paolo Valvo, «Una turlupinatura stile messicano». La Santa Sede e la sospensione del culto pubblico in Messico (luglio 1926)
Questo saggio si propone di illustrare il ruolo svolto dalla Santa Sede nello scoppio della “guerra” dei Cristeros in Messico (1926-1929). Documenti inediti provenienti dagli Archivi Vaticani (Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari, Delegazione Apostolica in Messico, Delegazione Apostolica nelle Antille) e l’Archivum Romanum Societatis Iesu permettono di gettare nuova luce su un evento chiave che ha portato alla sospensione del culto pubblico nel luglio 1926. Lungi dall’essere auspicata dalla maggioranza episcopale del Messico, questa decisione cruciale appare il risultato di una manovra politica guidata da un piccolo gruppo di gesuiti che erano in grado di aggirare la rete diplomatica della Santa Sede e ottenere il consenso diretto dello stesso Pio XI.

- Massimo Jasonni, Nodum in scirpo: a proposito di «religio»
Questo articolo prende in esame l'origine e l'evoluzione del termine religio all'interno della cultura romana, in particolare nell’opera di Plauto, Terenzio, Lucrezio e Cicerone (le cui opinioni finiranno per confluire nello stoicismo e nel pensiero cristiano). Nell’opera poetica di Lucrezio, religio ha un significato diverso perché considerata causa di ignoranza e violenza.

- Francesca De Robertis, P. Michigan inv. 918: Demostene, Terza Filippica, 29-35, 61-68
Nel 1925, John Garrett Winter pubblicò un frammento di pergamena contenente la Terza Filippica di Demosthene (§§ 29-35; 61-68). Il codice è stato dichiarato provenire da Akhmîm, l'antica Panopoli, ed è stato datato tra il IV e il V secolo d.C..  

- Salvatore Monda, Le varianti d’autore e un contributo inedito di Scevola Mariotti all’Epigramma I,16 di Michele Marullo
La carriera accademica di Scevola Mariotti è stata caratterizzata fin dall'inizio da un interesse per la questione della presenza di varianti d'autore nei testi greci e latini, che ha portato a una serie di contributi sulla materia, fino al suo ultimo studio dedicato all’epigr. I, 16 dell’umanista e poeta Michele Marullo, che è rimasto inedito. Questo documento esamina la partecipazione di Mariotti al dibattito metodologico e offre una breve descrizione del lavoro inedito su Marullo.

Recensioni

- Joseph Francese, Leonardo Sciascia e la funzione sociale degli intellettuali (Riccardo Stracuzzi) Le Persone di Michele Feo (Luciano Bossina)

- Paulin Ismard, La cité des réseaux. Athènes et ses associations (José Antonio Dabdab Trabulsi)

- Rüdiger Schaper, L’Odissea del falsario. Storia avventurosa di Costantino Simonidis (Luciano Canfora)

Rassegna bibliografica