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Qualche personaggio come Odino o Sigfrido è noto anche da noi, ma nel suo complesso la mitologia germanica rimane pressoché sconosciuta. Il Dizionario di Lecouteux, fondandosi sulle saghe medievali, su leggende e tradizionai popolari, ci consente di percorrere spazi incantati, affollati di dèi, fate, elfi, folletti, spiriti, nani e giganti. Unica nel suo genere, quest’opera scritta da un illustre specialista ci disvela tutta la ricchezza, la poesia e il mistero di una delle più grandi culture europee.
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La storia del socialismo italiano è costellata di anomalie e paradossi. Mentre i partiti socialisti europei, in seguito alla Seconda Internazionale, avevano cessato di agire come movimenti di trasformazione rivoluzionaria della società, accettando i meccanismi della democrazia rappresentativa, il partito di Turati ebbe sempre un ruolo minoritario nel gioco parlamentare, minato al suo interno dalle tensioni tra riformisti e massimalisti. Nel secondo Novecento, mentre in Europa i partiti socialisti entravano a far parte dei governi, in Italia il Psi restava all’ombra del Pci e solo nel 1983 riusciva a designare...
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Marinetti, un cinematografo vivente? Oppure un “uomo-spettacolo” che crede soltanto nella performance dal vivo? Un militarista amante del film di guerra? Oppure un protofascista a cui – incredibilmente – è sfuggito che “l’arma più forte” è appunto il cinema? Questo libro vuole non tanto riscrivere la storia del cinema futurista, quanto e soprattutto cogliere il significato che il mezzo filmico ha avuto nella dinamica intellettuale del fondatore del futurismo. In undici capitoli si segue l’ambigua posizione che Marinetti assunse nei confronti del...
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Da giovane era stato il figlio ribelle e avventuroso di un padre violento e militarista; amava la musica, suonando e componendo con estro; leggeva instancabilmente, e la conversazione con i filosofi era nella sua giornata la cosa più importante; dichiarava il re primo servitore dello stato e la "corona un cappello che lascia passare la pioggia". Eppure, in una politica europea già spregiudicata, Federico il Grande inaugurò un cinismo aggressivo, strumento della volontà di potenza entrata - secondo alcuni storici - nei geni maligni...
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