Novità


L'Alcòva d'acciaio
  Marinetti racconta la sua esperienza di soldato in questo terzo libro ispirato alla guerra, dopo "La battaglia di Tripoli" e "Zang Tumb Tuuum". Nato dalla elaborazione degli appunti presi sul finire del primo conflitto mondiale, questo "romanzo vissuto" oscilla con un impianto diaristico e una scrittura mutevolissima tra autobiografia e invenzione. Un "delirante amore" guida il tenente Marinetti attraverso i paesi liberati dopo Caporetto con l'autoblinda "74", "alcova d'acciaio veloce, creata per ricevere il corpo nudo della mia Italia nuda".
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Propaganda e ordini alla stampa. Da Badoglio alla Repubblica sociale italiana
  La storia della politica culturale del Fascismo, specialmente della fondamentale questione dell'atteggiamento del Regime nei confronti dell'opinione pubblica, nel quadro di una tenace ricerca del consenso e dei rapporti con giornali e giornalisti, ha prodotto una notevole quantità di volumi. Essi si sono tuttavia dedicati finora prevalentemente allo studio dei lati più appariscenti dell'azione di diffusione della "dottrina del fascismo" che Mussolini volle imporre all'Italia in oltre vent'anni di dittatura. A distanza di vari decenni, e dopo ricerche e pubblicazioni che hanno sviscerato molte componenti della cultura del Ventennio, sembra che l'analisi...
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Favole di Natale
  Non c’è stato movimento letterario che D’Annunzio non abbia toccato o precorso, a cominciare dal verismo per finire con la prosa d’arte. E non si può neppure trascurare ciò che di romantico in senso nazional-popolare persiste in lui. Il contatto con le tradizioni popolari e con la poesia dialettale, maestro Cesare De Titta, segna in modo indelebile gli esordi del D’Annunzio narratore, come testimoniano Terra Vergine e le Novelle della Pescara, dove, al di là dell’impianto naturalistico, l’Autore solidarizza intimamente con quell’immaginario collettivo svelato da Antonio De Nino e Gennaro Finamore nelle sue Tradizioni popolari abruzzesi. Rare volte questo...
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Paesaggio, identità e comunità tra locale e globale
  Il volume intende tracciare il percorso del mutamento epocale di un concetto, quello di paesaggio, caduto progressivamente nell’oblio e oggi tornato ad affermarsi in tutta Europa come paradigma centrale e imprescindibile di una rinnovata consapevolezza dell’abitare e dei valori della territorialità. Interpretato, soprattutto in età romantica, come mera proiezione sentimentale ed emotiva di uno sguardo soggettivo, e perciò destinato a una fruizione di tipo estetico, incapace di concreta cura e salvaguardia del territorio, il paesaggio viene invece oggi riscoperto come espressione e forma da interpretare, là dove lo sguardo dell’uomo e la sua memoria...
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