Scritto da Giandomenico Casalino
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Giovedì 18 Dicembre 2008 18:47 |
 Il punto di vista dell'Autore, come Visione del Mondo su cui l'intera opera poggia, è inequivocabilmente platonico-aristotelico e romano, cioè tradizionalista quindi antimoderno e perciò autenticamente rivoluzionario. Come paradigma dello Spirito, egli oppone a tutto il verminaio mercantile della modernità, al suo gretto materialismo, ai suoi progetti mondialisti ed alla sua essenza economicistica, la Tradizione Classica, la spiritualità del mondo greco-romano, per la semplice ragione che...quando l'uomo è in estremo pericolo per la sua stessa esistenza o per la sua medesima vita, per una profonda ragione della sua essenza vitale, per...
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Scritto da Giandomenico Casalino
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Giovedì 18 Dicembre 2008 18:32 |
 Il saggio di Giandomenico Casalino è uno studio abbastanza denso ancorché breve che si fonda su di una impostazione quasi da aforisma; quindi su di una enunciazione esplicativa e serrata di concetti che evidenziano due finalità come obiettivi che, si può agevolmente affermare, l’Autore ha raggiunto: dare senso autentico alla visione del mondo di Hegel ed evidenziare la consequenziale identità della stessa con l’antica sapienza mediterranea e, quindi, con la filosofia ermetica. Un approccio straordinariamente nuovo e rivoluzionario, in termini di...
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Scritto da Giandomenico Casalino
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Giovedì 18 Dicembre 2008 18:11 |
 “Quello che segue è il testo della mia conferenza tenuta a Forlì il 28/10/2006. Ho cercato di conservare il suo carattere colloquiale e la sua natura di “evento” che, a detta di chi era presente, la stessa ha avuto. Sono, comunque, consapevole che tentare di trasferire nello scritto ciò che la parola oggettivamente ed impersonalmente ha realizzato in “quel momento” negli ascoltatori come “stato d’animo”, è non solo un’impresa ardua ma forse, secondo Platone, quasi sempre vana. […] Il mio auspicio è che anche attraverso la lettura dello scritto si...
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Scritto da Giandomenico Casalino
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Giovedì 18 Dicembre 2008 18:24 |
 “Julius Evola, autorevole pensatore tradizionalista, precisa che il Rito: “…attua il dio dalla sostanza delle influenze convenute… qui si ha qualcosa, come uno sciogliere ed un risuggellare. Viene cioè rinnovato evocativamente il contatto con le forze infere che fanno da substrato ad una divinificazione primordiale, ma altresì la violenza che le strappò a se stesse e le liberò in una forma superiore…” è un passo di importanza capitale nonché di chiarezza solare: in esso vi è la dottrina interna del Rito. Pertanto, chi compie il Rito, in uno stato di coscienza attivo, “attua” la Realtà Metafisica e, sublimando il caos, realizza la forma, il dio, il...
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Scritto da Andrea Riccardi
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Mercoledì 17 Dicembre 2008 09:33 |
 Ai tempi in cui Roma è città aperta e alla mercé dei tedeschi, tra le mura e i vicoli della città si consuma una guerra di fuggiaschi e nascondigli. È una guerra nascosta e cruenta che porta i civili in prima linea: cittadini, uomini e donne di Chiesa, Pio XII in persona. Né potrebbe essere diversamente visto che Roma, di fatto e per comune sentire, non è più la capitale dell’effimero regime fascista della Repubblica sociale ma in tutto e per tutto la città del papa. E come lui – caso unico e significativo di ‘resistenza alla guerra’ – non combatte l’occupazione ma nemmeno cede; resiste, si impegna a sopravvivere, aiuta i ricercati a nascondersi. Gli occupanti tedeschi...
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