Il miracolo del Risorgimento |
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Domenico Fisichella Il miracolo del Risorgimento. La formazione dell’Italia unita Carocci, pagg.220, Euro 15,00
DAL TESTO – “[…] il Risorgimento può essere definito un miracolo della provvidenza storica. Non perché faccia ascendere l'Italia al livello di una qualche gloria politica: la lunga realtà del popolo italiano mostra che esso non può aspirare a tanto. E anche la grandezza politica è per tale popolo traguardo difficile. Difficile ma non impossibile. Il Risorgimento, infatti, è insieme il prodotto e il produttore di un percorso di dignità che è stato capace di dar luogo a qualche momento di grandezza, che ha comunque avuto come motivo ispiratore un'idea di grandezza e si è posto in grado di trasmettere ad alcune generazioni future una tale idea. In questo senso, il Risorgimento è l'espressione, è la formulazione di una nuova, inusitata tradizione, quella dell'unità della nazione, ed è una tradizione che ha qualcosa appunto di miracoloso per la sua capacità di fare ascendere un popolo unito culturalmente e socialmente ma diviso politicamente e istituzionalmente a dignità di nazione, accorciando le distanze che tanto lo hanno separato dalle altre nazioni. La tradizione risorgimentale, dunque, è la tradizione della modernità, mentre la tradizione dell'eccesso regionalistico e localistico è la tradizione della vecchiezza. In questo senso, non vi è dubbio che il Risorgimento rappresenta una discontinuità - non su base di violenza rivoluzionaria ma su base di arricchimento e accorpamento della coscienza spirituale, intellettuale, civile - rispetto all'eredità della vecchia tradizione divisionista e particolaristica, che come tale, riproposta oggi, è regressione, non avanzamento”. L’AUTORE – Domenico Fisichella, professore ordinario di Dottrina dello Stato e di Scienza della Politica nelle Università di Firenze e di Roma "La Sapienza", è stato senatore per quattro legislature, ministro per i Beni culturali e ambientali e, per dieci anni, vicepresidente del Senato. INDICE DELL’OPERA – Premessa - 1. Libertà feudale e libertà borghese (La statualità come requisito - Un popolo si affaccia alla storia - Caratteri del feudalesimo in Italia - Alle origini della civiltà comunale - Il potere temporale dei papi - Un reticolo accomunante - Federico II di Svevia e la Chiesa - Il popolo come aggregato sociologico) - 2. L’Europa verso la modernità (Popolo e nazione: significati storici - Spinte centrifughe e ruolo dell’auctoritas - Selezione storica e dinastia nazionale - Monarchia, élites e Stato nazionale - Cristianesimo, diritto politico e diritto pubblico europeo) - 3. La stagione della signoria (Una nuova forma istituzionale - Papato e sindrome dell’accerchiamento - Alleanze straniere e divisioni italiane) - 4. Rinascimento civile e crisi politica (La questione delle forze armate - L’Europa avanza, l’Italia arranca) - 5. Tra declino e ascesa (Controriforma e unità religiosa - Casa Savoia da contea a ducato - Emanuele Filiberto e Torino capitale) - 6. L’incidenza del fattore internazionale (Roma, Toscana, Venezia: caduta di ruolo politico - Spregiudicatezza ed equilibrio dinamico - Istituzione militare e vertice dello Stato - Il primo re sabaudo: da Sicilia a Sardegna - Impegno autonomo di riforme) - 7. Tra teoria e pratica: una difficile combinazione (Gli Asburgo e le loro «colonie italiane» - Settecento fisiocratico e questione agricola - Decadenza delle repubbliche aristo-oligarchiche - Élite culturale e aspettative civili - Sovranità, assolutezza, illuminismo - Stati cattolici e politica ecclesiastica) - 8. Riforme nel segno della continuità (I dilemmi della politica internazionale - Problema linguistico in Sardegna e crisi agraria in Piemonte) - 9. La discontinuità storica della Rivoluzione francese (Il Terzo Stato si proclama Assemblea Nazionale - Il concetto di nazione dalla complessità alla semplicità - Sovranità nazionale e sovranità popolare - Patriottismo escludente e cosmopolitismo: lo spirito del mondo - L’Impero repubblicano di Napoleone il Grande - L’eversione dell’ordine europeo) - 10. Italia e principio di nazionalità (Vita e morte delle repubbliche "democratizzate" - Il dominio francese nella penisola - Sicilia e Sardegna rifugio dei re - Capire il popolo, perché il popolo capisca) - 11. L’età della Restaurazione (Le conseguenze del Congresso di Vienna - L’azione diplomatica del Regno sabaudo e Genova - Legittimità, equilibrio, nazionalità) - 12. Lo spirito repubblicano in Italia (Il fascino dell’esempio francese - Rivoluzioni o insurrezioni, rivolte, cospirazioni? - Vincenzo Gioberti e l’ipotesi federalista - Venezia, Napoli, Roma. Perché non così? - Carlo Cattaneo repubblicano anti-unitario - Giuseppe Mazzini repubblicano unitario) - 13. Il Quarantotto anno di svolta (Borghesia e virtù patriottica - Il mito del popolo in rivoluzione) - 14. Il ruolo politico di Carlo Alberto (Storia nazionale e storie "locali" - L’orgoglio militare offeso e la reggenza - Legge salica e problema della successione - La conservazione dello Stato è dovere del sovrano - Superare la crisi economica e sociale - Riforme nel segno della tradizione - La prima guerra di indipendenza e Pio IX) - 15. Le grandi scelte di Vittorio Emanuele II (Verso Roma: il chiodo fisso di Alessandro Manzoni - La più antica stirpe sovrana d’Europa - Camillo Benso di Cavour tra connubio e diplomazia) - 16. La seconda guerra di indipendenza (Il proclama di Moncalieri - Giuseppe Garibaldi dice no alle insurrezioni - Dalla Crimea al Congresso di Parigi - Plombières e il grido di dolore - Nascono i Cacciatori delle Alpi - L’armistizio di Villafranca - Plebisciti: Toscana, Emilia, Nizza, Savoia) - 17. Nasce il Regno d’Italia (La rivolta di Palermo - I garibaldini a Napoli - La posizione della Gran Bretagna) – Conclusione - Nota bibliografica
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