Il caso Rosmini Stampa E-mail

Domenico Fisichella

Il caso Rosmini
Cattolicesimo, nazione, federalismo

Carocci Editore, pagg.148, Euro 13,00

 

fisichella_rosmini  IL LIBRO – Nell’ampio dibattito che durante il XIX secolo si sviluppa entro il mondo cattolico italiano sul tema dell’unità nazionale, della sua configurazione istituzionale, delle modalità per il suo conseguimento, la posizione di Antonio Rosmini si caratterizza per la consistenza delle sue basi filosofiche e insieme per la problematicità e i dissensi che ne sono derivati. Condannato all’Indice prima, discusso in vita e post mortem, proclamato infine beato nel 2007, il sacerdote roveretano sul piano politico e civile si distingue per un forte e sincero spirito di italianità che lo induce, lui formalmente suddito austriaco, a considerare il Piemonte come sua seconda patria. Ma su quali basi giungere all’unità nazionale? La risposta di Rosmini si iscrive nel vasto disegno di un articolato e complesso sistema dottrinale ove religiosità, centralità della persona, nazionalità, statualità, progetti di carte costituzionali, monarchia, repubblica, famiglia, proprietà economica, varietà e autonomie territoriali sono altrettanti tasselli concettuali che debbono confrontarsi con le condizioni reali cui l’Italia soggiace dopo che Rivoluzione francese e Restaurazione hanno impresso il segno del loro passaggio sul profilo politico e culturale del continente europeo. È questo il quadro nel quale si delinea l’ipotesi rosminiana di un federalismo capace di aggregare l’Italia, lungo un percorso teorico ove conservatorismo, liberalismo, tradizionalismo controrivoluzionario cercano il terreno di una difficile composizione.

  DAL TESTO – “Quando si fa riferimento al federalismo di Rosmini, in realtà si debbono intendere due cose concettualmente distinte. Si può intendere che una comunità politica ha da essere organizzata al suo interno su base federale, ed è una cosa: mi piacerebbe, per dire, che il Regno Sardo, o il Granducato di Toscana, fossero strutturati al loro interno su base federale. L'altra versione del federalismo riguarda, invece, l'unione tra più comunità politiche, tra più Stati: mi piacerebbe che questa unione avvenisse su base federale, mediante federazione, e non altrimenti. Gli intrecci tra queste due versioni del federalismo possono esservi, e in Rosmini vi sono, ma analiticamente esse vanno tenute distinte, per le ragioni che ci accingiamo a vedere. In caso contrario, si può equivocare sui dati di realtà. Infatti, è teoricamente possibile configurare quattro ipotesi, pur con tassi diversi di probabilità. Prima: Stati unitari che si associano dando luogo a uno Stato unitario. Seconda: Stati unitari che si associano dando luogo a uno Stato federale. Terza: Stati federali (al loro interno) che si associano dando luogo a uno Stato federale. Quarta: Stati federali che si associano dando luogo a uno Stato unitario.”

  L’AUTORE – Professore ordinario di Dottrina dello Stato e di Scienza della Politica nelle Università di Firenze e di Roma "La Sapienza", Domenico Fisichella è stato senatore per quattro legislature, ministro per i Beni culturali e ambientali e, per dieci anni, vicepresidente del Senato.

  INDICE DELL’OPERA - Premessa - 1. Una visione regolativa della politica  (Federalismo: aggregazione o dis-aggregazione? - Dispotismo e Rivoluzione francese - Stato di natura, stato di società, contratto sociale - Società domestica e comunità politica - Società teocratica e uomo universale) - 2. Due potestà: spirituale e temporale (Medioevo cattolico e sovranità politica - Tre fattori di mutamento - Religione naturale e universalismo cristiano) - 3. Proprietà e istituzioni rappresentative (Dalla complessità alla semplicità: realismo e astrattezza - Perché dire no alla rivoluzione - Individualismo, volontarismo, passione - Una nuova evangelizzazione dell’Europa - Liberalismo uno e due) - 4. Una Costituzione tra passato e futuro (Sovranità del popolo e ruolo del denaro - Interesse pubblico e interessi privati - La monarchia governo della famiglia - Stato di diritto, giustizia, Tribunale politico - Governi liberali e governi licenziosi - Libertà religiosa e Chiesa cattolica) - 5. L’Italia e il rischio delle «varietà negative» (Le ragioni del federalismo - Autorità, potere, naturale varietà - Religione, lingua, etnia, diritto - L’unità nazionale problema politico - Una opzione di fondo: monarchia o repubblica? - Il ruolo dello Stato della Chiesa e Roma - Accentramento e centralismo: confronto tra Italia e Francia) – Conclusione - Nota bibliografica