Le origini dell’Italia contemporanea Stampa E-mail

Emilio Gentile

Le origini dell’Italia contemporanea
L’età giolittiana

Laterza, pagg.318, Euro 18,00

 

gentile_origini  IL LIBRO – Negli anni compresi fra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale, dominati dalla personalità politica di Giovanni Giolitti, l'Italia acquistò i caratteri essenziali di una nazione moderna. Un progresso accompagnato da ostacoli, carenze e insidie, che esplosero dopo la prima guerra mondiale e prepararono le condizioni per la nascita e il successo del fascismo. Il giolittismo favorì la modernizzazione e la democratizzazione del paese ma lasciò anche molti problemi irrisolti e si esaurì alla vigilia della Grande Guerra senza aver conseguito il suo scopo più ambizioso: conciliare le masse con lo Stato liberale.
  Emilio Gentile delinea in questo volume, divenuto un classico e aggiornato con nuovi riferimenti bibliografici, un quadro sintetico di quel complesso e ambivalente periodo storico e, con un'interpretazione originale, fornisce al lettore una guida chiara ed equilibrata alla comprensione delle origini dell'Italia contemporanea.

  DAL TESTO – “Per i futuristi e i nazionalisti, l'imperialismo era una legge naturale nella vita delle nazioni e l'Italia non poteva sottrarsi ad essa. Dopo le umiliazioni di Dogali e di Adua, bisognava riscattare il prestigio nazionale e affermare la vocazione italiana all'imperialismo con la guerra contro la Turchia e la conquista della Libia, la «quarta sponda», che i nazionalisti dipingevano come terra promessa, ricca di risorse agricole e minerarie, terra fertile che aspettava il lavoro fecondatore degli italiani. Anche alcuni repubblicani e radicali furono contagiati dalla passione coloniale, e neppure ne furono immuni qualche socialista e qualche sindacalista rivoluzionario, che si richiamavano ad Antonio Labriola - il quale nel 1904 aveva espresso un parere favorevole alla conquista della Libia - e alla teoria della necessità delle conquiste coloniali per l'evoluzione della società capitalistica verso la sua forma compiuta e, quindi, verso l’inizio della sua fine. Insieme alla fragorosa retorica imperialista di D'Annunzio, che inneggiava a nuove, aristocratiche glorie nazionali, non scarso peso ebbe anche il motivo populista - condensato nella frase di Giovanni Pascoli «la grande proletaria si è mossa» -, un sottofondo costante dell'imperialismo italiano, che considerava la conquista delle colonie come lo sbocco naturale dell'emigrazione per la soddisfazione del bisogno di terra dei contadini meridionali.”

  L’AUTORE – Emilio Gentile, storico di fama internazionale, insegna Storia contemporanea all'Università di Roma La Sapienza. Nel 2003 ha ricevuto dall'Università di Berna il Premio Hans Sigrist per i suoi studi sulle religioni della politica. È autore di L'apocalisse della modernità. La Grande Guerra per l'uomo nuovo e Contro Cesare. Cristianesimo e totalitarismo nell'epoca dei fascismi.

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione - I. Il fallimento della reazione (1. Il governo del generale Pelloux - 2. Il governo di transizione di Giuseppe Saracco - 3. Il dibattito Sonnino-Giolitti) - II. Giolitti e la nuova politica liberale (1. Una «nuova veduta di governo» - 2. Il governo Zanardelli-Giolitti e la svolta liberale - 3. L’attività del governo Zanardelli - 4. Un burocrate alla guida del governo - 5. Il secondo governo Giolitti) - III. Sviluppo economico e mobilitazione sociale (1. La «rivoluzione industriale» nell’età giolittiana - 2. Lo sviluppo dell’agricoltura e i problemi del Mezzogiorno - 3. Nascita e sviluppo delle organizzazioni sindacali) - IV. Riformisti e rivoluzionari nel movimento socialista (1. La vittoria del «programma minimo» - 2. Il riformismo di Turati - 3. Gli intransigenti contro il ministerialismo e il riformismo - 4. La crisi del riformismo - 5. Gli intransigenti alla conquista del partito e lo sciopero generale del 1904) - V. I cattolici nello Stato liberale (1. Orientamenti e tendenze nel mondo cattolico - 2. Murri e la democrazia cristiana - 3. La crisi dell’Opera dei congressi - 4. Pio X e Giolitti) - VI. Da Giolitti a Giolitti (1. La statizzazione delle ferrovie - 2. L’intermezzo di Alessandro Fortis - 3. I cento giorni di Sonnino) - VII. La “dittatura” giolittiana (1. L’attività del terzo ministero Giolitti - 2. Il successo del riformismo nel partito socialista - 3. I cattolici nella vita politica italiana - 4. I radicali nella rete del giolittismo - 5. La crisi economica del 1907 - 6. Le elezioni del 1909, i governi di Sonnino e di Luzzatti e il ritorno di Giolitti) - VIII. La politica estera, la guerra di Libia e lo sviluppo del nazionalismo (1. Revisione della politica estera italiana - 2. La questione libica e la conferenza di Algeciras - 3. I contrasti fra Austria e Italia - 4. La guerra di Libia - 5. Origini e sviluppo del nazionalismo italiano) - IX. L’antigiolittismo e il mito dello Stato nuovo (1. Gli antigiolittiani e i meriti di Giolitti - 2. Critiche al sistema giolittiano - 3. La «dittatura parlamentare» - 4. Insegnanti e burocrati contro lo Stato giolittiano - 5. Le due Italie - 6. L’antigiolittismo dei partiti popolari) - X. Il tramonto del sistema giolittiano (1. Il quarto ministero Giolitti - 2. Le guerre balcaniche e la crisi economica del 1913 - 3. I rivoluzionari alla guida del partito socialista - 4. Il patto Gentiloni e le elezioni del 1913 - 5. Il governo Salandra e la «settimana rossa» - 6. Lo Stato liberale e le masse - 7. La fine del sistema giolittiano) - Bibliografia - Indice dei nomi