L’evoluzione creatrice Stampa E-mail

Henri Bergson

L’evoluzione creatrice

Bur Rizzoli, pagg.432, Euro 11,90

 

bergson_evoluzione  IL LIBRO – Come la vita della coscienza, la vita biologica non è una macchina che si ripete sempre identica, ma è continuo e incessante mutamento, è vita sempre nuova che, conservando l’intero passato, cresce su se stessa. Così la nozione fondamentale di evoluzione creatrice permette a Bergson, e a tutto il pensiero del Novecento, di oltrepassare l’opposizione tra meccanicismo e finalismo, tra materia e vita, tra animale e umano.
  Pubblicata nel 1907, L’evoluzione creatrice costituisce un momento di svolta i cui effetti ricadranno ben oltre i limiti della sua disciplina e varranno a Bergson, primo tra i filosofi, il premio Nobel per la Letteratura. La profondità di cui è gravida la sua opera principale – cui si deve il merito, tra gli altri, di rompere i confini fra filosofia, scienza, letteratura e teologia – rende queste pagine, ancora oggi, un punto di partenza ineludibile per immaginare il futuro del pensiero occidentale.

  DAL TESTO – “L'azione non può muoversi nell'irreale. Di uno spirito che fosse nato per speculare o per sognare potrei ammettere che esso resti esterno alla realtà, che la deformi e che la trasformi, forse persino che la crei, come noi creiamo le figure di uomini e di animali che la nostra immaginazione ricava da una nuvola passeggera. Ma una intelligenza tesa verso l'azione che compierà e verso la reazione che ne seguirà, che palpa il suo oggetto per riceverne l'impressione mobile a ogni istante, è un'intelligenza che tocca qualcosa dell'assoluto. Ci sarebbe mai venuto in mente di mettere in dubbio questo valore assoluto della conoscenza, se la filosofia non ci avesse mostrato in quali contraddizioni si imbatte la nostra speculazione, in quali vicoli ciechi essa conduce? Ma queste difficoltà, queste contraddizioni derivano dal fatto che noi applichiamo le forme abituali del nostro pensiero a oggetti su cui la nostra industria non deve esercitarsi e per i quali, di conseguenza, i nostri schemi non sono fatti. La conoscenza intellettuale, nella misura in cui si riferisce a un certo aspetto della materia inerte, deve al contrario presentarcene l'impronta fedele, essendo stata forgiata su questo oggetto particolare. Essa diventa relativa solo se pretende, così com'è, di rappresentarci la vita, cioè il forgiatore che ha preso l'impronta.”

  L’AUTORE – Henri Bergson (Parigi, 1859-1941) insegnò dal 1899 al Collège de France. Nel 1914 fu nominato accademico di Francia e nel 1928 gli fu conferito il premio Nobel. Autore di numerose opere, quasi tutte tradotte in italiano.

  LA CURATRICE - Marinella Acerra si occupa di filosofia francese. Di Bergson ha curato Il cervello e il pensiero (1990).

  INDICE DELL’OPERA - Un'introduzione alla filosofia di Bergson - Cronologia - Bibliografia - Nota alla traduzione - L'evoluzione creatrice – Introduzione - Capitolo I. L'evoluzione della vita. Meccanismo e finalità (La durata in generale. I corpi inorganici. I Corpi organici: invecchiamento e individualità – Il trasformismo e i modi di interpretarlo. Il meccanicismo radicale: biologia e fisico-chimica. Il finalismo radicale: biologia e filosofia - Ricerca di un criterio. Esame delle diverse teorie trasformiste su un esempio particolare. Darwin e la variazione insensibile. De Vries e la variazione brusca. Eimer e l'ortogenesi. I neo-lamarckiani l’ereditarietà dell'acquisito - Lo slancio vitale) - Capitolo II. Le direzioni divergenti dell'evoluzione della vita. Torpore, intelligenza, istinto (Idea generale del processo evolutivo. La crescita. Le tendenze divergenti e complementari. Significato del progresso e dell'adattamento - Relazione dell'animale con la pianta. Schema della vita animale. Sviluppo dell'animalità - Le grandi direzioni dell'evoluzione della vita: torpore, intelligenza, istinto - Funzione primordiale dell'intelligenza - Natura dell'istinto - Vita e coscienza. Posto apparente dell'uomo nella natura) - Capitolo III. Significato della vita. L'ordine della natura e la forma dell'intelligenza (Rapporto fra il problema della vita e il problema della conoscenza. Il metodo filosofico. Apparente circolo vizioso del metodo proposto. Reale circolo vizioso del metodo contrario - Possibilità di una genesi simultanea della materia e dell'intelligenza. Geometria inerente alla materia. Funzioni essenziali dell'intelligenza - Abbozzo di una teoria della conoscenza fondata sull'analisi dell'idea di disordine. Le due forme opposte dell'ordine: il problema dei generi e il problema delle leggi. Il disordine e i due ordini - Creazione ed evoluzione. Il mondo materiale. L'origine e il destino della vita. L'essenziale e l'accidentale nei processi vitali e nel movimento evolutivo. L'umanità. Vita del corpo e vita dello spirito) - Capitolo IV. Il meccanismo cinematografico del pensiero e l'illusione meccanicista. Uno sguardo sulla storia dei sistemi. Il divenire reale e il falso evoluzionismo (Abbozzo di una critica dei sistemi fondata sull'analisi delle idee di nulla e immutabilità. L'esistenza e il nulla - Il divenire e la forma - La filosofia delle forme e la sua concezione del divenire. Platone e Aristotele. Inclinazione naturale dell'intelligenza - Il divenire secondo la scienza moderna. Due punti di vista sul tempo - Metafisica della scienza moderna. Cartesio, Spinoza, Leibniz - La critica di Kant - L'evoluzionismo di Spencer) - Guida alla lettura