Gheddafi. La rivoluzione tradita Stampa E-mail

Nicola Mastronardi

Gheddafi
La rivoluzione tradita

Mimesis Edizioni, pagg.236, Euro 18,00

 

mastronardi_gheddafi  IL LIBRO – 1 Settembre 1969: un colpo di stato incruento rovescia la corrotta monarchia feudale di Re Idriss e scaccia i colossi petroliferi multinazionali dal suolo libico. A guidare gli insorti, nel nome del pensiero nasseriano di unità araba contro il neo colonialismo occidentale, un pugno di giovani figli del deserto sirtico comandati da un ventisettenne idealista e sconosciuto. Il loro progetto, costruire una nuova Libia indipendente, islamica nel senso più puro del termine, esperimento di democrazia diretta e padrona delle proprie immense fonti di ricchezza. E’ il sogno della Rivoluzione Verde, non gradito dal sistema internazionale, temuto dai paesi arabi e presto tradito da tutti i suoi principali propugnatori. Conclusosi, infine, tragicamente con la morte in diretta mondiale del suo principale protagonista: Muammar El Gheddafi.

  DAL TESTO – “[…] è possibile che il progressivo indebolimento degli ideali nati fra banchi di scuola a Sebha sia stato originato da un precoce imborghesimento della maggioranza degli ex giovani capi degli UUL - Gheddafi escluso - una volta venuti a contatto con il mondo reale, il potere assoluto e con una massa di denaro semplicemente impensabile a loro disposizione. In seconda istanza si può affermare che forse erano gli stessi ideali a contenere una propria, intrinseca debolezza nascosta sotto le ali dell'entusiasmo dei primi anni, poco visibile fino alla codificazione finale del pensiero-utopia gheddafiano (1977) e rivelatasi platealmente solo in seguito alle resistenze originate nella società libica (e all'interno del gruppo al potere) dopo la svolta radicale del 1979.
  “Più recentemente, l'era della globalizzazione ha senza dubbio avuto un ruolo determinante nell'innestare e diffondere il processo di occidentalizzazione della cultura libica, che ha toccato soprattutto le nuove generazioni della regione cirenaica dove più di altrove è esplosa l'insofferenza nei confronti di uno Stato in condizione di rivoluzione permanente, della mancanza di libertà di opinione e dell'impossibilità di un'iniziativa politica alternativa al regime dominato dal sempre meno amato Rais.”

  L’AUTORE – Nicola Mastronardi, 52 anni, giornalista e autore. Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze - Indirizzo Storico-Internazionale. Membro dell’Accademia dei Georgofili è studioso delle civiltà semi nomadi dell’Appennino e del Mediterraneo. Da vent’anni alterna la libera professione nel campo dei reportages di turismo escursionistico agli interessi di storia contemporanea e delle relazioni internazionali. Addetto stampa di istituzioni e ambienti politici italiani, ha collaborato, tra gli altri con testate come La Repubblica, Il Sabato, Il Tempo, il gruppo QN-Quotidiani Nazionali e trasmissioni televisive della Rai Radiotelevisione Italiana. Dal 2003 è consulente di Linea Verde Orizzonti, Rai Uno. Il libro scaturisce dalla rivisitazione del lavoro effettuato in oltre due anni di ricerca per la tesi di laurea presso la cattedra di Storia Contemporanea dell’Università degli Studi di Firenze, relatore Luigi Lotti, Presidente dell’Istituto Storico Italiano per la Storia Moderna e Contemporanea di Roma.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Giuseppe Pardini – Introduzione - Prima parte. La Libia nel dopoguerra (1943-1968) 1. Il Paese e la sua gente (1.1. Geografia e clima - 1.2. Gli abitanti) - 2. Indipendenza e sviluppo di un'ex colonia (2.1. La Senussia - 2.2. Verso l'indipendenza - 2.3. Il Regno di Libia - 2.4. Le forze in campo nel Paese - 2.5. Evoluzione politica fino al 1969) - 3. Economia e società (3.1. Due guerre disastrose - 3.2. Agricoltura e pastorizia nel primo dopoguerra - 3.3. La Commissione ONU del 1953 - 3.4. Arrivano gli aiuti - 3.5. La società - 3.6. Il petrolio e le sue conseguenze - 3.7. I piani di sviluppo - 3.8. Problemi irrisolti e semi della rivolta) - Seconda parte. L'avvento di Gheddafi - 1. Infanzia ed adolescenza di Muammar (1.1. Uomo del deserto - 1.2. Un bimbo diverso - 1.3 La scuola di Sirte (1952-1956)) - 2. Il movimento rivoluzionario (2.1 A Sebha (1956-1961) - 2.2 Un giovane capo - 2.3 Nascita di una rivoluzione - 2.4 A Misurata - 2.5 La scuola militare a Bengasi (1963-1965) - 2.6 Gli ultimi anni di preparazione (1966-1969)) - 3. Il I settembre 1969: la presa del potere (3.1. Un anno movimentato - 3.2 Le forze armate - 3.3. Il 12 marzo - 3.4. Il 24 marzo - 3.5. Il mancato arresto del Tenente Gheddafi - 3.6. Il 5 giugno e il 13 agosto - 3.7. L'Ora X - 3.8. Il perché di una rivoluzione e del suo successo) - 4. I primi momenti della Rivoluzione (4.1. La prudenza iniziale - 4.2. La legittimazione interna l'appoggio di Nasser e il consolidamento internazionale - 4.3. Gli uomini nuovi della Libia - 4.4. Una rivoluzione, non un colpo di Stato - 4.5 I primi governi rivoluzionari e i tentativi controrivoluzionari - 4.6 La Costituzione provvisoria) - 5. Utopia e realtà (5.1. Libertà, tentata unità, giustizia sociale - 5.2. La Rivoluzione Culturale: verso la Jamahiriya) - Terza parte. Ideologia della rivoluzione – Introduzione alla Terza parte - 1. Libertà, Socialismo, Unità (1.1. Punti di partenza - 1.2. Alcuni documenti - 1.3. La Libertà - 1.4. Il Socialismo - 1.5. L'Unità) - 2. La Terza Teoria Universale (2.1. Una nuova interpretazione - 2.2. Il Libro Verde - 2.3. Il problema della democrazia: il potere del popolo - 2.4. La soluzione del problema economico - 2.5. La base sociale della Teoria Universale - 2.6. Conoscenza, analisi, rispetto) – Quarta parte. La svolta radicale - 1. Una rivoluzione permanente e la sua guida (1.1. Una volontà costante - 1.2. Passi da gigante) - 2. Il 1979 e le origini del dissenso (2.1. Cocenti delusioni, la prima violenza - 2.2. I Comitati rivoluzionari, le Guardie verdi, gli assassinii - 2.3. Il tradimento della libertà) – Conclusioni - Appendice ("La Dichiarazione della instaurazione dell'autorità del popolo" (1977) - "La grande Carta Verde dei diritti dell'Uomo dell'era della Jamahiriyana" (1988)) - Bibliografia e documenti