L'ultimo assaltatore Stampa E-mail

Enrico Nistri

L'ultimo assaltatore
 Sergio Denti dalla Regia Marina alla X Mas

Sassoscritto Editore, pagg.224, Euro 15,00

 

nistri_denti  IL LIBRO – Nato nel 1924 a Firenze, Sergio Denti entra giovanissimo nello studio di Ottone Rosai. Ma l’amore per il mare e il desiderio di difendere la Patria in guerra lo spingono nel 1940 a falsificare la firma del padre per arruolarsi in Marina.  A bordo della torpediniera “Orsa” partecipa a operazioni di scorta ai convogli e caccia ai sommergibili, guadagnandosi svariate decorazioni e una ferita.
  Dopo l’8 settembre rifiuta il prolungamento di una licenza di convalescenza. Inviato a La Spezia, incontra Valerio Junio Borghese e si arruola nella X Mas, dove combatte come pilota di mezzi d’assalto in missioni suicide. Il 17 aprile 1945 col suo “barchino” esplosivo mette fuori combattimento la torpediniera francese “Trombe”, in un’impresa che ha del leggendario.
  Fuggito dal campo di prigionia francese, non sfugge all’epurazione. Dopo avere esercitato per sopravvivere svariati mestieri riallaccia i rapporti con Rosai e intraprende una brillante carriera di mercante d’arte, in cui tratta i maggiori artisti italiani. È il suo modo di rispondere all’appello di Borghese, che in una lettera indirizzatagli dalla prigionia aveva raccomandato a lui e agli altri reduci di “lavorare onestamente per costruirvi una vita”.
  Non diventerà ricco ma avrà la soddisfazione di aver vissuto, in pace e in guerra, in coerenza con i suoi ideali.

  DAL TESTO – “Il colonnello accompagnò Denti a casa sua, una lussuosa dimora nel centro di Roma, dove fu presentato a un suo amico di modesta statura, dall'accento inglese, che lo trattò affettuosamente come un fratello, visto che, nonostante l'importante incarico ricoperto, era di poco meno giovane di lui, non avendo ancora compiuto trent'anni. Si trattava - come Sergio aveva capito prima - di James Jesus Angleton, il già ricordato responsabile per l'Italia dell'Oss. I suoi ospiti lo invitarono a mettersi in borghese e gli fornirono un guardaroba completo e pregiato nei migliori negozi di viale Ippocrate. Il giorno dopo gli venne ordinato di telefonare a un numero da cui avrebbe ricevuto informazioni e direttive.
  “Che si trattasse di qualcosa di strano, non c'erano dubbi. Ma Sergio Denti, che per altro, per formazione mentale, era abituato a obbedire, non si pose problemi. Quella esperienza lo sottraeva all'esperienza opprimente della caserma sotto un comandante ostile, e naturalmente Denti doveva aver capito che, se la Marina si serviva di uno come lui per una missione riservata, il clima politico stava cambiando. Inoltre - particolare non trascurabile, vista l'epoca - intorno al servizio segreto si respirava un clima di grande abbondanza, grazie al sostegno statunitense. Denti ricorda ancora i grandi quantitativi di latte condensato, cacao, caffè ricevuti quotidianamente mentre in Italia si faceva la fame e anche il rancio del militare di truppa non brillava per quantità né per qualità.”

  L’AUTORE – Enrico Nistri è nato nel 1953 a Firenze, dove, dopo la maturità classica, si è laureato in Lettere nel 1975 con una tesi in storia moderna. Storico, giornalista, insegnante di storia e letteratura, ha collaborato in svariati programmi televisivi, è autore di testi scolastici, da oltre 10 anni anima gli incontri letterari al caffè storico delle Giubbe Rosse e per cinque anni assieme a Romano Battaglia ha condotto i “Percorsi del Novecento” al Caffè della “Versiliana”. Il suo primo libro (Eserciti e società nell’età moderna, D’Anna) è uscito nel 1978; l’ultimo (La Firenze della Ricostruzione. Dall’XI agosto all’anno dei tre ponti, Ibiskos) trent’anni dopo. Ha pubblicato tre manuali di storia, è stato coautore con Maurilio Adriani di una Grande storia della Toscana, ha scritto una decina di saggi. Ha pubblicato un migliaio di articoli su svariati periodici, fra cui il “Secolo d’Italia”, il “Messaggero Veneto”, “Il Settimanale”, la “Gazzetta Ticinese”, “Storia illustrata”, la “Nuova Rivista Storica”, “L’Italia Settimanale”, “Lo Stato”, “Toscana Qui”, “Il Giornale”; attualmente scrive sulle pagine culturali del “Corriere Fiorentino”, supplemento toscano del “Corriere della Sera”.

  INDICE DELL’OPERA - Capitolo I. Da via del Casone a via San Leonardo (Vivere in Oltrarno - L'apprendistato al "Conventino", col padre di Oriana Fallaci - A bottega da Ottone Rosai - Rosai e il fascismo: una testimonianza controcorrente - Balilla e "avanguardista tamburino": la formazione politica) - Capitolo II. Il più giovane marinaio d'Italia (Falsificare la firma del padre, per andare in guerra - Un avanguardista nella Regia Marina, dove dimentica di essere fascista - A Trapani su una bettolina: il primo atto di valore - Un volontario entusiasta fra "navi e poltrone" - Un vecchio interrogativo: imperizia o tradimento?) – Capitolo III. Gli anni dell'Orsa (Il primo imbarco e la battaglia dei convogli - La dura vita in una torpediniera - Tre comandanti da non dimenticare, tra cui un futuro capo del Sid - La caccia ai sommergibili: un gioco crudele - Quattro sottomarini affondati, un encomio solenne e due decorazioni - Il sogno di divenire "assaltatore del mare") - Capitolo IV. Con Borghese e con la Decima ("Pallino" nella RSI: le ragioni di una scelta - In ospedale a Tolone, il 25 luglio, e l’”angustia” dell'8 settembre - Una licenza di convalescenza rifiutata: "mal voluto non fu mai troppo" - L'incontro a Muggiano col Comandante: - "ma chi t'ha dato quella divisa?" - La guerra "democratica" di un principe romano - A scuola di mezzi d'assalto, nelle acque del lago Maggiore - A Fiumicino sui "barchini", per contrastare lo sbarco di Anzio) - Capitolo V. L'affondamento del "Trombe" (La prima medaglia e l'abbraccio di Borghese - A Sanremo con i mezzi d'assalto - Da solo contro una torpediniera, "come un semidio" - Salvato dai francesi, a bordo del "Dague") - Capitolo VI. Da eroe a "serpante" (e a chierichetto) (Prigioniero dei francesi, minacciato di morte - La fuga da Le Bossct e l'amaro ritorno in Italia - Salvato dal linciaggio da un vecchio antifascista - Al campo "Sant'Andrea" dove recupera il memoriale di Graziani - A Roma in incognito, al servizio di Angleton e della monarchia - Radiato dalla Marina, senza sapere il motivo) - Capitolo VII. "Quadri adatti alle cornici" (L'appello del Comandante: "Lavorare onestamente per costruirvi una vita" - Cameriere, sminatore, corniciaio: alla ricerca di un mestiere - Gallerista ad Arezzo: le personali di Maccari e la visita di Ungaretti - Una straordinaria scuderia di artisti) - Capitolo VIII. Miracolo in galleria (Per una "democratizzazione" del mercato dell'arte - Con De Chirico contro i falsari: per una "carta d'identità" dei dipinti - Quadri venduti per corrispondenza, sui settimanali femminili - Il culmine del successo e il sodalizio con Lebole) - Capitolo IX. Dagli anni del miracolo agli anni di piombo (Un mondo che cambia - La frattura con Lebole e la necessità di un ridimensionamento) - Capitolo X. "Non v'è dubbio" (Un pensionamento precoce - A Cascais con Re Umberto - Kamikaze onorario - Mercante e poeta) - Nota dell'Autore – Note - Appendice