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Leo Strauss – Karl Löwith

Oltre Itaca
 
La filosofia come emigrazione
Carteggio (1932-1971)

Carocci, pagg.216, Euro 20,00

 

strauss_itaca  IL LIBRO – Il volume raccoglie per la prima volta in lingua italiana l’intero carteggio tra i due filosofi. Attraverso i loro scambi epistolari emerge una "diagnosi" della crisi politica, sociale e culturale che precede e segue il nazismo e la seconda guerra mondiale, ovvero della frattura epocale che si consumò in quegli anni in Occidente. Una frattura che viene colta nella sua essenza proprio grazie alla condizione "privilegiata" dell’esilio, che diventa così un (amaro) filtro ermeneutico per la comprensione della storia e della cultura occidentale.

  DAL TESTO – “Per una corretta comprensione dello sviluppo tematico del carteggio, la comune origine culturale di Löwith e Strauss – entrambi di origine ebraica, malgrado le notevoli differenze delle loro educazioni giovanili: secolarizzata quella di Löwith, ortodossa quella di Strauss - non può essere facilmente passata sotto silenzio. Nati a distanza di soli due anni in una Germania che si avvierà alla pesante tragedia della prima guerra mondiale, Strauss e Löwith crescono in un ambiente filosofico che ha tra i propri numi tutelati Edmund Husserl e Max Weber, che vive il progressivo declino del neokantismo e che vede la straordinaria ascesa della stella di Heidegger. Sul terreno della cultura tedesca il panorama che si offre non è però rassicurante: anche senza soffermarsi sulle questioni più strettamente politico-sociali chiaramente visibili nelle tensioni che percorrono tragicamente la Repubblica di Weimar, è sufficiente citare Il tramonto dell'Occidente di Oswald Spengler per avvertire il disincanto e il nichilismo che dominano nei circoli intellettuali degli anni venti. Dopo il crollo di tutti i sistemi filosofici, la cultura tedesca è infatti caratterizzata da una forte consapevolezza della crisi intorno al senso e al significato della scienza e della politica nel mondo moderno, tra nichilismo e razionalizzazione, tra reificazione e massificazione, tra Kultur e Zivilisation. Ed è allora in questo clima di "crisi della civiltà" e di "disagio della cultura" - la cui soluzione è il tema problematico di tutte le opere di Löwith e di Strauss, sia giovanili sia della maturità – che si sviluppano le loro biografie intellettuali, a lungo intrecciate per motivi sia privati che teoretici, come dimostra il presente carteggio, divisibile in due grandi blocchi cronologici che corrispondono, il primo, agli anni trenta, il secondo, agli anni del dopoguerra.”

  GLI AUTORI – Leo Strauss (1899-1973), dopo essersi formato in filosofia e in studi ebraici nella Germania di Weimar, è emigrato negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni naziste e ha insegnato Filosofia politica alle Università di New York e di Chicago. Tra le sue pubblicazioni: Gerusalemme e Atene (Einaudi, 1998), Che cos’è la filosofia politica? (Il Nuovo Melangolo, 2011).
  Karl Löwith (1897-1973), filosofo tedesco di origini ebraiche, è stato allievo di Martin Heidegger. Costretto a lasciare la Germania, si rifugiò in Italia, poi in Giappone e infine negli Stati Uniti; tornò in patria nel 1952 per insegnare filosofia all’Università di Heidelberg. Tra le sue pubblicazioni: Da Hegel a Nietzsche (Einaudi, 2000), Il nichilismo europeo (Laterza, 2006).

  INDICE DELL’OPERA - Sulla soglia della filosofia. La crisi della cultura moderna in Karl Löwith e Leo Strauss, di Carlo Altini - Nota del traduttore - Carteggio - Indice dei nomi