Clelia ovvero il governo dei preti Stampa E-mail

Giuseppe Garibaldi

Clelia ovvero il governo dei preti

Memori, pagg.288, Euro 15,00

 

garibaldi_clelia  IL LIBRO – Edito nel 1870, prima della Presa di Porta Pia, il romanzo è un’opera fortemente anticlericale scritta dall’Eroe dei Due Mondi dopo il fallimento dell’insurrezione romana del 1867.
  Il libro prende spunto dalla vicenda immaginaria di una popolana romana, Clelia, che un alto prelato vorrebbe concupire per descrivere la Roma papalina, una città -secondo il Generale - nella quale dominano l’oscurantismo, il despotismo e la turpitudine di preti e monsignori. Un racconto a tinte forti pubblicato per cercare di convincere la Casa Reale a completare l’unificazione d’Italia, anche se l’anticlericalismo che traspira da ogni pagina è vero e profondo in Garibaldi, come dimostra il suo Testamento (pubblicato in appendice).
  Se la prima parte del racconto è di fantasia, la seconda è quasi un resoconto giornalistico degli avvenimenti del 1867, dall’attentato alla caserma Serristori il 22 ottobre che causò la morte di 23 zuavi pontifici, al sacrificio dei fratelli Cairoli fino alla occupazione di Monterotondo da parte dei volontari guidati dallo stesso Garibaldi e alla loro sconfitta, nella battaglia di Mentana, il 3 novembre. Un libro-testimonianza di uno dei massimi protagonisti del Risorgimento italiano e della nascita dell’Italia moderna.

  DAL TESTO – “Paragonando poi quei tempi eroici con gli obbrobrii dell'impero e della decadenza e in ispecie colla più moderna storia dei preti, così avviluppata in un caos di umiliazioni, di prostituzioni, di miserie, sentii tutto il peso d'una mortificazione inesprimibile. Studiando concepii un immenso disprezzo, un odio profondo per il Clericume, istrumento principale dell'abbassamento e del servilismo del nostro popolo. Con indole tale e tali sentimenti, vi persuaderete facilmente che le occupazioni e i divertimenti principeschi della mia casa, gli sterminati omaggi dell'aristocrazia Romana serva del prete e dello straniero, non potevano avere le mie predilezioni. Non tra le cortigianesche passeggiate, le feste, i balli e le dissipazioni vane, ma tra le splendide ed immense ruine di cui è seminata la nostra Metropoli, io trovavo le mie delizie, e cavalcando o a piedi, quasi ogni giorno, passavo alcune ore tra quei superbi avanzi della grandezza Romana. Giunta all'età di quindici anni, più dell'ago, dei ricami e delle mode, mi erano famigliari i capi d'opera dei maestri dell'arti belle, le macerie del Foro e quelle sparse nella deserta campagna intorno a Roma.”

  L’AUTORE – Giuseppe Garibaldi (Nizza 4 luglio 1807 - Caprera 2 giugno 1882) è una delle figure più rilevanti del Risorgimento, assieme a Giuseppe Mazzini, Vittorio Emanuele II e Camillo Benso di Cavour.

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione dell'editore - Prefazione - Clelia - Attilio - La congiura - I trecento - L'infanticidio - L'arresto - Il legato - Il mendico - La liberazione - L'orfana - Il ricovero - La supplica - La bella straniera - Siccio - Il palazzo Corsini - La triade - La giustizia - L'esilio - Le terme di Caracalla - Alle terme - Il traditore - La tortura - I briganti - Il liberatore - Lo yacth - La tempesta - Il deserto - La ritirata - La foresta - Il castello - La bella Irene - Gasparo - La scoperta - L'assalto - Un acquisto prezioso - Il miglioramento umano - I sotterranei - L'antiquario - L'esercito romano - Il matrimonio - Il battesimo - La solitaria - Il solitario - Il 30 aprile - La pugna - La quercia antica - L'onore della bandiera - La cena campestre - Il parricida - Imboscata - L'inseguimento - Parte seconda - La peregrinazione - Venezia - Roma in Venezia - Il governo riparatore - Decreto di morte - Morte ai preti - Il principe T... - Il duello - Roma - Venezia e il buccintoro - La sepoltura - Il racconto - Seguito del racconto di Marzio - Predicazione del solitario - Cairoli coi settanta compagni - Cucchi e compagni - Le tre eroine - I montigiani - Corruzione delle genti - Il rovescio - L'ultima catastrofe - Il sotterraneo - Appendice. Gli ultimi episodi dei volontari - Riepilogo. Il pandemonio - I due tradimenti - Il testamento politico di Giuseppe Garibaldi