Spie, URSS, antifascismo Stampa E-mail

Luciano Canfora

Spie, URSS, antifascismo
Gramsci 1926-1937

Salerno Editrice, pagg.352, € 15,00

 

canfora_spie  IL LIBRO – Dopo il grande successo di Gramsci in carcere e il fascismo, Luciano Canfora torna ad analizzare il pensiero gramsciano, dedicandosi in questo libro al macroscopico fenomeno della marcia trionfale del nazional-socialismo tedesco. Questo agile saggio dimostra come, contrariamente a quanto ritenuto finora, Gramsci abbia recepito ed elaborato l’espandersi dei fenomeni totalitaristici europei grazie al regolare accesso che egli ebbe, pur recluso, a rilevante stampa quotidiana e periodica. Via via che la crisi del modello liberale si viene rivelando nella sua dimensione non più solo italiana e la svolta autoritaria dell’URSS si compie, le note gramsciane ruotano sempre più, direttamente o indirettamente, intorno all’irriconoscibile volto del «mondo grande e terribile». Al termine del volume due tavole sinottiche documentano gli aspetti essenziali della storia del testo e della ricezione dei Quaderni.

  DAL TESTO – “Il caso di Gramsci fu, si potrebbe dire, unico. Condannato con un processo-monstre, rinchiuso in carcere perché la sua temibile capacità intellettuale fosse neutralizzata e azzerata nelle quotidiane sofferenze, egli intraprese un cammino arduo (come può comprendere appieno solo chi abbia provato l'analogo) e totalmente diverso così dalla resa come dal titanismo eroizzante. Costretto dall'arresto e dall'implacabile detenzione a passare dalla condizione di leader e combattente politico a quella di intellettuale che riflette su una grande "partita" perduta, egli fece i conti con le proprie scelte politiche nel solo modo possibile: attraverso la ricerca storica. Perciò gli vengono alla mente i concetti elaborati, dopo un'altra sconfitta, da Vincenzo Cuoco. Né va dimenticato che alla sua analisi mancò la possibilità di vedere il finale di quella tragica partita.
  “Per lui, militante votato ad una causa e dedito in toto ad essa nel nome di una "filosofia della storia" che sembrava giunta trionfalmente, con l'ottobre russo, alla convalida fattuale (sorte toccata rarissimamente ad un militante politico), per lui, persuaso - e come dargli torto - di essersi trovato in prossimità della "pienezza dei tempi", il problema «fascismo» si presentava dopo la sconfitta ben più complicato che per gli altri sconfitti. Si trattava di collocare in quella sottintesa ma sempre presente scansione della storia, in quello "schema generale" che non poteva essere errato, la nuova e inattesa realtà che procrastinava, per l'Italia e per gran parte dell'Occidente, la "pienezza dei tempi" intravista, per un breve momento, a portata di mano. Alla sua mente scevra da patetismi impulsivi o frettolosi si imponeva la necessità di comprendere l'imprevista piega che la vicenda storica e politica aveva preso. Si imponeva un affinamento o riaggiustamento di categorie e di strumenti analitici che desse ragione dell'imprevisto – cioè della vittoria e dell'egemonia conseguita dal fascismo: pur sempre alla luce e con le categorie di quella onnicomprensiva e "infallibile" filosofia della storia che aveva nutrito le sue scelte di vita e alla quale egli era indissolubilmente ancorato.”

  L’AUTORE – Luciano Canfora insegna Filologia classica all'Università di Bari. Dirige i "Quaderni di storia" e collabora con il "Corriere della Sera". È autore di molte opere, più volte ristampate e molte delle quali tradotte nelle principali lingue. Tra le sue numerose pubblicazioni, La storia falsa (Rizzoli 2008), La biblioteca scomparsa (Sellerio 2009), Il viaggio di Artemidoro (Rizzoli 2010).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione (1. Le astuzie di Clio - 2. Le trappole della «storia orale») - Parte I. L’arresto di Gramsci - I. Un arresto illegale - II. Cronologia - III. Prima versione di Camilla Ravera (= Ravera/1) - IV. L’allarmata reazione di Grieco - V. Il racconto retroattivo di Camilla Ravera (= Ravera/2) - VI. Come Grieco raccontò la faccenda a Lila - VII. La versione di «Ugo» - VIII. Le fantasie di Germanetto - IX. Quel che Togliatti dedusse da Ravera/1 e Ravera/2 - X. La testimonianza di Tania - XI. La strana testimonianza di Ignazio Silone - XII. Gustavo Trombetti riferisce ciò che Gramsci pensava del proprio mancato salvataggio - XIII. Ciò che Gramsci volle lasciar scritto nei Quaderni - XIV. Quando parti per Milano? - XV. Qualche domanda e qualche considerazione - XVI. «Per Antonio l'arresto è ancora la salvezza» - Parte II. Lettera «criminale» o «ubbíe di Gramsci»? - XVII. «Dopo gli incidenti provocati a Antonio ed a te dalle mie lettere» (1. Grieco stesso ammette di aver arrecato danno con quelle lettere - 2. «Strana e criminale» - 3. Come Macis commentò la prosa di Grieco - 4. Il giudizio di Sraffa - 5. Sraffa, Grieco e «i due disastri» - 6. Sembra la lettera di un provocatore - 7. Analisi di una amnesia - 8. Le «Memorie» di Athos Lisa) - XVIII. Tutti contro tutti (1. «La seconda firma» - 2. Sraffa accusa Togliatti - 3. Togliatti si difende, Grieco affonda - 4. La questione vista da Mosca) - XIX. Come si «morfinizza» un documento (1. Perché le tre lettere si trovano lì? - 2. Una reticenza quasi comprensibile - 3. Una scoperta tempestiva - 4.... ma «sconvolgente» - 5. Anni sgradevoli - 6. L'ombroso - 7. Sul valore diagnostico della congettura) - Parte III. Di fronte al Fascismo in Europa - XX. «Senza cataclismi radicali e distruttivi in forma sterminatrice» (1. Tre fasi nella vita di Gramsci - 2. Il fascismo come «rivoluzione passiva» - 3. «Noi non ci proponiamo di abbattere il fascismo» - 4. Tra Krasin e Mussolini - 5. Antifascismo come priorità? - 6. Rivoluzioni «concorrenti» - 7. «Nationalbolschewismus» - 8. «Una via d'uscita: l'indirizzo corporativo» - 9. Le «ultime direttive» di Gramsci) - XXI. Gramsci e «l'espansione dell'hitlerismo» (1. Prima del 5 marzo '33 - 2. Sottoscala - 3. Konrad Heiden - 4. Religione, masse, politica - 5. Tra fascismo e socialismo nazionale - 6. Sentire Battistone, consultare Biasi) - Conclusione. La «profezia di Terracini» nel racconto di Altiero Spinelli – Note – Appendice – Sussidi (I. Diagramma dei Quaderni, di Claudio Schiano - II. Disvelamento del mosaico, di Elisabetta Grisanzio e Angela Lacitignola - III. Risolto il mistero Rembelinskij, di Marco Caratozzolo - IV. Le molte vite del colonnello Biasi, di Marco Caratozzolo) – Documenti - I. Fascisti come «esserre» (1. Il saluto di Gramsci alla XII Conferenza panrussa del Partito Comunista Russo (bolscevico) - 2. La morte di Lenin secondo «Il Popolo d'Italia» (23 gennaio 1924) - 3. Balbo e Gramsci alla Camera) - II. Grieco: Gramsci leader inadeguato (4. Ruggero Grieco sul «Lavoratore» del 7 marzo 1923) - III. Il tentato scioglimento del PCdI (5. Lettera di Alfonso Leonetti a Palmiro Togliatti del 9 giugno 1964 - 6. Dal Diario di Camilla Ravera) - IV. Le tre lettere di Grieco pervengono al «capo della polizia» (7. Relazione Nudi del 27 marzo 1928) - V. Sul giudice Macis (8. Testimonianza di Domenico Zucàro del 16 febbraio 1989) - VI. Terracini ribadisce: «Non siamo dirigenti del PCdI» (9. Interrogatorio Gramsci Antonio - Arringa di Terracini dinanzi al tribunale speciale (4 giugno 1928)) - VII. Notizie su Ester Zamboni Capponi (10. Informativa Jonna allegata alla relazione Nudi del 19 giugno 1928) - VIII. Grieco e Violino nelle relazioni Nudi (11. Relazioni Nudi del maggio e giugno 1929 - 12. L’azione clandestina del PCdI vista da Guido Leto) - IX. Effetti della «strana lettera» (13. Lettera di Gramsci a Giulia del 30 aprile 1928 - 14.Testimonianze di Athos Lisa sulla lettera di Grieco (1928 e 1932) - 15. Lettera di Gramsci a Tania del 5 dicembre 1932 – 16. Lettera di Grieco a Terracini del settembre 1930: mea culpa sul carteggio del '28 - 17. Carteggio Tania-Sraffa del settembre 1937 - 18. Lettere di Sraffa a Spriano (18febbraio 1967 e 18 dicembre 1969)) - X. Effetti delle lettere inedite di Gramsci (19. Giansiro Ferrata sull'«Europa letteraria» 1962) - XI. Su Mussolini scrittore (20. Gramsci: Libri di guerra - Testo A (Q 9) - 21.Gramsci: Libri di guerra - Testo C (Q 23)) - XII. Gramsci e il Nazionalsocialismo (22. Gramsci: risultati delle elezioni prussiane del marzo-aprile 1932 (Q 9) - 23. Gramsci: partito politico e forze direttrici (Q 17) - 24. Gramsci: critica del Mein Kampf (Q 17) - 25. Delio Cantimori recensisce Conrad Heiden) - XIII. Censure sulle letture di Gramsci (26. Lettera di Ambrogio Donini a Palmiro Togliatti del 18 novembre 1952 - 27. Lettera di Gramsci a Tania del 10dicembre 1930) - XIV. "Equivoci" sovietici sui fascismi (28. Resoconto dell'«amico che informa Umberto Ferrari» sul CC del 3 giugno 1928 - 29. Biasi a Battistone: «Benito Mussolini ha molti punti di contatto con Lenin» - 30. Il Partito comunista egiziano sul fascismo nasseriano) – Indici (Indice dei nomi - Indice delle tavole)