Così era il Vietnam Stampa E-mail

Nick Turse

Così era il Vietnam
Spara a tutto ciò che si muove


Edizioni Piemme, pagg.365, € 18,50

 

turse vietnam  IL LIBRO – "Tiri su il suo body count o ha chiuso". Il generale Ewell incalzava senza pietà i suoi sottoposti in Vietnam con la conta dei morti. Era ossessionato. Nessuno doveva permettersi di abbassare il livello della sua divisione. 6.000 morti al mese come minimo, era l'obiettivo. Ne andava della sua reputazione di "macellaio" del Delta del Mekong. Tutto in Vietnam ruotava intorno al body count. Sulle pareti della mensa campeggiavano i punteggi settimanali di ogni soldato, in modo che tutti vedessero. E si regolassero di conseguenza. Se eri tra i primi avevi premi, licenze, casse di birra e altre piacevolezze. In caso contrario, stavi molto molto scomodo. Il sergente Roy Bumgarner pare ne abbia uccisi 1.500 da solo. E come lui, ce n'erano decine.
  "Uccidi, uccidi, uccidi", urlavano le reclute per tutto l'addestramento. "Spara a tutto ciò che si muove" era l'ordine dall'alto per le missioni. Disobbedire non era contemplato. La retorica della guerra in Vietnam ha riconosciuto My Lai come l'unico crimine di guerra commesso dai soldati americani. La strage di 500 donne, anziani e bambini, tutto un villaggio, compiuta nel 1968 è definita un caso isolato, opera di mele marce.
  Non è così. Basandosi su documenti riservati e sulle voci di testimoni oculari americani e vietnamiti, Turse costruisce il racconto della "sporca guerra".

  DAL TESTO – "Furono incendiate circa centocinquanta case di Cam Ne; altre furono demolite con i bulldozer, e i marines rasero al suolo due interi villaggi. Sulle rovine, successivamente, si abbatté il fuoco dell'artiglieria. Quanto alle perdite tra i civili, si parla ufficialmente di un bambino ucciso e di quattro donne ferite, ma il numero effettivo potrebbe essere più alto. Edwards ricordava di aver ricevuto ordine di sparare a un uomo in fuga e di averlo mancato, solo per vederlo uccidere da un altro marine con una granata, mentre l'uomo cercava rifugio in una casa. «Ma quello che successe,» disse Edwards «era che lì dentro era pieno di bambini, come in un'aula scolastica. E il tizio era corso dentro per avvertire i bambini che stavano arrivando i marines. E furono loro a essere colpiti, tutti quei bambini e altra gente ancora.» Alcuni mesi dopo, Safer venne a sapere che Cam Ne era finito nel mirino perché il capo della provincia voleva punire la gente del villaggio, che era in arretrato con le tasse."

  L'AUTORE – Nick Turse è giornalista, storico e saggista, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti, in particolare per i suoi articoli e libri sugli aspetti ancora oscuri della guerra in Vietnam. Collabora e ha collaborato con numerose testate, tra cui "Los Angeles Times", "San Francisco Chronicle", "The Nation. Così era il Vietnam" è stato bestseller del "New York Times".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Un'operazione, non un'aberrazione - 1. Il massacro di Trieu Ai - 2. La sofferenza come sistema - 3. Overkill - 4. Una litania di atrocità - 5. Sofferenza senza limiti - 6. Il sergente "Bummer", il generale che cacciava i "musi gialli" e il macellaio del delta - 7. Dove sono finiti tutti quei crimini di guerra? - Epilogo. Fantasmi erranti - Bibliografia - Ringraziamenti