Storia dell’etica Stampa E-mail

Costanzo Preve

Storia dell'etica

Editrice Petite Plaisance, pagg.160, € 15,00

 

preve etica  IL LIBRO – L'etica nasce storicamente come funzione sociale diretta della riproduzione comunitaria, secondo una logica che la teoria dell'evoluzione di Darwin descrive in modo sostanzialmente esatto. Ma, dal momento che l'uomo è un ente naturale generico dotato di ragione e linguaggio, e che il suo sviluppo sociale si compie dialetticamente attraverso un'articolazione classista della comunità, ad un certo punto sorge necessariamente una problematizzazione morale dei fondamenti dell'etica tradizionale.
  Questa volume, ispirato al metodo della logica della storia di Karl Marx, parte dalla dialettica dicotomica fra Misura e Dismisura nel modo di produzione dei piccoli produttori indipendenti della Grecia classica e si sviluppa sulla base di passaggi storici successivi.
  Si considerano in particolare il modo di produzione schiavistico antico ellenistico-romano, i due aspetti dell'etica cristiana dal momento messianico al momento gerarchico feudale, ed infine l'etica nel capitalismo periodizzato in tre momenti successivi (epoca di transizione tardosignorile e protofeudale, capitalismo classico dicotomico scisso in borghesia e proletariato, ed attuale capitalismo smisurato senza classi postborghese e postproletario). Un capitolo è poi dedicato al "dilemma etico" del comunismo storico novecentesco recentemente defunto (1917-1991).
  I tre capitoli finali del saggio sono dedicati alla discussione di questioni filosofiche concernenti la fondazione teorica di un'etica che sia all'altezza delle sfide del mondo attuale. Il mondo attuale è connotato come un mondo che non rende possibile alcuna fondazione razionale dell'etica che non sia un'etica della resistenza. È questa a un tempo la premessa e la conclusione di questo saggio. Senza resistenza all'immoralità strutturale del mondo attuale non è possibile alcuna etica, ed ogni discussione sugli "ismi" appare priva di orizzonte e di consistenza.

  DAL TESTO – "I termini "etica" e "morale" sono etimologicamente sinonimi assoluti pienamente sovrapponibili, in quanto il termine greco ethos ed il termine latino mos vogliono dire entrambi "costume", o più esattamente "costume comunitario". Un'etica senza comunità è qualcosa di impensabile, in quanto da un lato un individuo isolato in un'isola, tipo Robinson Crusoé, non avrebbe bisogno di alcuna "etica", e dall'altro una società atomica di individui privi di legami comunitari non avrebbe neanch'essa bisogno di etica, ma solo di un apparato formalistico di tipo giuridico e giudiziario. Se però da circa duecento anni almeno esistono nella tradizione occidentale i due termini non interamente sovrapponibili di etica e di morale (o più esattamente di Sittlichkeit, eticità, e di Moralität, moralità), ciò non è per nulla dovuto ad una discutibile innovazione semantica arbitraria di Hegel, ma è dovuto ad un fatto storico esterno reale, e cioè al fatto che la problematizzazione "coscienziale" delle norme etiche (i cosiddetti" dilemmi morali") si è accompagnata, e non poteva che accompagnarsi, al di spiegarsi sociale ed economico della prima forma embrionale di capitalismo, e cioè la Società tardo signorile e protoborghese [...]. Questo rilievo mi permette di esplicitare anche l'uso differenziato che farò in questo saggio dei due termini "etica" e "morale", che sulla scorta dei miei maestri filosofici Hegel e Marx impiego anch'io in modo non sovrapponibile, per cui l'"etica" è sempre e solo costume comunitario prevalente nella riproduzione sociale, indipendentemente dal giudizio di valore che si dà sui suoi principi, e la "morale" è invece la problematizzazione filosofica razionale che viene liberamente data sui fondamenti "veritativi" delle norme etiche in discussione."

  L'AUTORE – Costanzo Preve (1943-2013) ha studiato scienze politiche, filosofia e neoellenistica a Torino, Parigi e Atene (1961-1967). Per trentacinque anni (1967-2002) ha insegnato filosofia e storia nei licei italiani. È stato autore di studi filosofici e politici noti in Italia e tradotti in altri Paesi europei.

  INDICE DELL'OPERA – Premessa. Chiarimento al lettore del metodo impiegato in questa storia dell'etica – Introduzione. Sulle tracce incerte di una continuità nell'oggetto del ruolo dell'etica nelle società umane - Capitolo primo. Il nesso di etica e di religione nella etnogenesi delle comunità umane - Capitolo secondo. L'etica nel modo di produzione dei piccoli produttori indipendenti della Grecia classica dai presocratici ad Aristotele - Capitolo terzo. L'etica nel modo di produzione schiavistico ellenistico e romano da Epicuro al tramonto del mondo antico - Capitolo quarto. L'etica messianica di salvezza nel primo cristianesimo fino alla "normalizzazione" costantiniana - Capitolo quinto. L'etica gerarchica nel modo di produzione feudale europeo comparata con l'etica di altri modi di produzione tributari - Capitolo sesto. L'etica della modernità europea nell'epoca di transizione tardosignorile e protoborghese - Capitolo settimo. L'etica nel modo di produzione capitalistico classico nelle sue varianti complementari borghese e proletaria - Capitolo ottavo. Il ruolo dell'etica nel contesto del comunismo storico novecentesco recentemente ed irreversibilmente defunto (1917-1991) - Capitolo nono. L'etica nel modo di produzione capitalistico attuale integralmente ed inaspettatamente postborghese e postproletario - Capitolo decimo. Le critiche e gli smascheramenti della morale, presupposti inconsapevoli dell'etica nichilistica postborghese e postproletaria - Capitolo undicesimo. Il luogo filosofico di un'aporia. Il pensiero di Karl Marx fra superamento della morale ed etica dell'emancipazione - Capitolo dodicesimo. Fra le macerie dell'utopia scientifica di Marx. Determinismo teleologico, messianesimo secolarizzato ed ontologia dell'essere sociale - Nota bibliografica generale