Richard Nixon e i partiti politici italiani (1969-1972) Stampa E-mail

Luigi Guarna

Richard Nixon e i partiti politici italiani
(1969-1972)


Mondadori Università, pagg.XII-340, € 25,00

 

guarna nixon  IL LIBRO – Frutto di una lunga e accurata ricerca negli archivi americani, inglesi e italiani, questo libro offre il primo studio dedicato specificamente alle relazioni tra Stati Uniti e Italia durante la prima amministrazione Nixon: una fase decisiva nella congiuntura della storia italiana e internazionale, ricca di eventi drammatici come la strage di Piazza Fontana, il tentato golpe Borghese, la contestazione giovanile, l'avanzata elettorale della destra missina, la scissione del partito socialista unificato, e che si concluse con la crisi del centro-sinistra e il fugace ritorno al centrismo con i governi di Giulio Andreotti. Ricostruendo i fatti di questo periodo, l'autore si interroga su alcune questioni decisive per la comprensione della storia italiana contemporanea: quale fu il ruolo svolto effettivamente dagli Stati Uniti nella politica nazionale? E che impatto ebbe sui partiti politici italiani, in particolare, l'autorizzazione per il nuovo programma di finanziamento clandestino, fortemente voluto dal nuovo ambasciatore in Italia Graham Martin?
  Scrive Gian Giacomo Migone nella Prefazione: "Un raggio luminoso, come noto, produce un duplice effetto: consente di distinguere anche minimi dettagli dell'area illuminata, ma accentua l'oscurità che la circonda. Il lavoro di Luigi Guarna costituisce una sfida a questa particolare forma di effetto o inquinamento luminoso. Infatti, egli ha ben delimitato il suo campo d'indagine al primo mandato presidenziale di Richard Nixon, segnato dalla difficoltà di districare gli Stati Uniti dalla sconfitta nella guerra contro il Vietnarn, ma non ancora compromesso dalle conseguenze di politica interna che porteranno alle sue successive dimissioni. Nello stesso tempo l'Autore ha concentrato la propria attenzione sul ruolo giocato dagli Stati Uniti in una fase che si potrebbe definire a instabilità crescente non solo nelle abituali traversie partitiche italiane, ma anche e soprattutto negli equilibri economico-sociali e, addirittura, istituzionali del Paese, e come i protagonisti di casa nostra a loro volta abbiano interagito con Washington. Guarna ha consultato un'ampia serie di fonti di prima mano, non limitate a quelle diplomatiche in senso stretto [...] e al solo periodo in questione, e ha stabilito un intelligente dialogo con la letteratura internazionale e italiana."

  DAL TESTO – "Per quanto è stato possibile ricostruire, dunque, manca un movente sufficientemente forte per spiegare una volontà statunitense di destabilizzare l'Italia. In questo senso mi sembra determinante precisare alcuni elementi. È importante, infatti, sottolineare come non si debbano anticipare al quadriennio esaminato nodi problematici che sarebbero giunti a piena maturazione solo negli anni seguenti. In particolare per quanto concerne la politica estera filo-araba portata avanti da Moro, anche in contrasto con le posizioni di Washington, e le ricadute del clima di distensione internazionale sul quadro interno italiano, va evidenziato come questi elementi, pur presenti in nuce, non abbiano ancora un carattere di rottura in questa fase. Al contrario abbiamo visto nel corso del lavoro come il giudizio su Moro rimanga tutto sommato positivo e come non vi siano particolari accenti critici nei confronti della politica mediterranea di Roma tra il 1969 e il 1972. Per quanto concerne gli effetti della distensione tra Mosca e Washington sul piano domestico italiano - dove la riduzione della conflittualità bipolare sembrò aprire lo spazio per un avvicinamento del PCI all'area di governo - essi sarebbero stati avvertiti con ben altra forza soprattutto a partire dalla firma degli accordi SALT, nel maggio del 1972, rimanendo per lo più latenti negli anni precedenti."

  L'AUTORE – Luigi Guarna, dottore di ricerca in Storia delle relazioni internazionali presso l'Università di Firenze, è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali del medesimo Ateneo. Collabora con il Programma di Storia orale della politica estera italiana ed è autore di contributi sulle relazioni tra Italia e Stati Uniti nel secondo dopoguerra. Nel 2006 ha vinto il Premio Optime dell'Unione industriale di Torino.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Gian Giacomo Migone – Introduzione - 1. Il contesto (1. Il contesto internazionale - 2. Gli Stati Uniti - 3. L'amministrazione Nixon - 4. L'Italia - 5. Le relazioni tra Stati Uniti e Italia) - 2. 1969: un paese in difficoltà (1. Insediamento e tour in Europa - 2. L'Italia nella politica estera di Nixon - 3. Primavera: la scissione socialista - 4. Il secondo governo Rumor: il monocolore - 5. Pressioni e richieste: il moltiplicarsi dei canali di comunicazione - 6. L'arrivo in Italia di Graham Martin e il caso REDCOSTE - 7. Il 12 dicembre e la strategia della tensione) - 3. 1970: l'ambasciatore all'attacco (1. La crisi politica continua - 2. La prima richiesta per un'operazione clandestina - 3. Il National Security Study Memorandum 88 - 4. La caduta di Rumor, l'arrivo di Colombo - 5. Segnali inquietanti: la rivolta di Reggio Calabria e il «golpe Borghese» - 6. Nixon torna in Italia) - 4. 1971: cambio di passo (1. Colombo a Washington - 2. La strada verso le elezioni amministrative - 3. Le elezioni amministrative di giugno e il successo del MSI - 4. La «campagna elettorale» per il Quirinale - 5. Il Talenti Pian - 6. L'elezione di Giovanni Leone) - 5. 1972: le elezioni politiche (1. Il primo governo Andreotti, il monocolore - 2. Covert Action - 3. La campagna elettorale - 4. I risultati elettorali: missione compiuta?) – Conclusioni - Fonti e bibliografia - Indice dei nomi