Il fascismo clandestino in Sicilia Stampa E-mail

Domenico Lo Iacono

Il fascismo clandestino in Sicilia
1943-1946. Dalla battaglia di Gela al Movimento dei Non si parte


Nuova Ipsa Editore, pagg.380, € 15,00

 

loiacono fascismo  IL LIBRO – Quando si vuole definire in qualche modo un periodo storico spesso, si va alla ricerca affannosa di un concetto o di un insieme di poche parole che comprendano in sintesi quanto esposto nel volume scritto dall'autore. Ebbene, tra le tante definizioni ritrovate in vari libri sul Fascismo clandestino quella di storia negata sembra indiscutibilmente la più consona.
  Domenico Lo Iacono si è dato molto da fare al fine di trovare tutta la documentazione possibile relativa ai fatti storici riguardanti il fascismo clandestino in Sicilia dal 1943 al 1946.
  Non è stato né semplice né facile: bisognava continuare a negare un periodo storico che fra tanti è bene continuare a tenere nel dimenticatoio. L'Autore è riuscito a mettere in luce più di una pagina ritenuta morta e sepolta o, comunque, addirittura inesistente. E, per dirla col Prof. Giuseppe Parlato, l'augurio è semmai che questo volume sia il primo, assieme a quello di Angelo Abis sul Fascismo clandestino in Sardegna, a percorrere la strada del Fascismo clandestino, ben presente in tutta l'Italia centromeridionale occupata dai cosiddetti "liberatori" angloamericani.
  "Questo lavoro di Domenico Lo Iacono – scrive Giuseppe Parlato nella Postfazione - si segnala per la notevole capacità interpretativa e per la decisiva adesione ai documenti. Questi due elementi permettono a questa ricerca di essere la più aggiornata e la più equilibrata ricostruzione di quel fenomeno, per certi versi misterioso e frainteso, che fu il fascismo clandestino in Sicilia."

  DAL TESTO – "Quanto alle vere e proprie azioni di sabotaggio, elemento questo di primordine nell'opera dei congiurati, premesso che non hanno limiti territoriali o geografici, esse comunque si sviluppano nei territori invasi dagli alleati mirando, soprattutto, a danneggiare le comunicazioni militari e operando anche all'oscuro di alcuni componenti del Comitato considerati un po' più focosi rispetto agli altri.
  "D'altronde tagliare i fili telefonici spesso in situazioni di emergenza operativa era estremamente pericoloso.
  "A parte il fatto che la stessa individuazione delle linee telefoniche era già di per sé non semplice per il rischio di confonderle con quelle elettriche il che avrebbe certamente causato non pochi pericoli per gli attentatori.
  "Ma, oltre alle già accennate azioni di sabotaggio, viene programmata anche una consistente operazione che è insieme culturale e propagandistica per le finalità che si prefigge di raggiungere."

  L'AUTORE – Domenico Lo Iacono è nato a Mistretta il 18 luglio 1938. Laureatosi in Pedagogia nel 1961, dopo aver conseguito l'abilitazione all'insegnamento di Lettere nella scuola statale, vi ha insegnato Italiano e Storia per sette anni. Nel 1973, avendo superato un apposito concorso, è passato alla Cattedra di Storia Contemporanea della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Palermo ed è andato in pensione nel 1998. È autore di diverse pubblicazioni: "Le industrie a Palermo dopo l'unità" (1979), "L'Economia siciliana post-unitaria" (1980), "Aspetti sociali e politici della tratta dei negri in Africa" (1981), "Da I Vespri d'Italia di Alfredo Cucco alla CISNAL di Ivo Laghi" nel 2008 e "Alfredo Cucco, l'uomo, il politico, il medico", nel 2009. Recentemente, nel 2011, ha anche pubblicato il volume "Economia in Sicilia dai Borbone al Fascismo", con nuova documentazione sull'argomento. Dal 1980 al 1985 è stato consigliere alla Provincia di Palermo per il MSI. Dal 1981 al 1990 è stato anche segretario regionale per la Sicilia della CISNAL (oggi UGL). Ha scritto anche numerosi articoli sulla stampa locale, in particolare sul quotidiano "Il Giornale di Sicilia".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione – Ringraziamenti – Introduzione - Capitolo I. L'invasione anglo-americana - Capitolo II. La battaglia di Gela - Capitolo III. La conquista della Sicilia e le stragi angloamericane compiute nell'isola - Capitolo IV. Il fascismo clandestino in provincia di Trapani - Capitolo V. Palermo: l'eroico combattente Sergio Barbadoro, il movimento "Costarini" (o "A noi") e la rivolta del pane nel capoluogo dell'isola - Capitolo VI. Il fascismo clandestino ad Agrigento - Capitolo VII. Il fascismo clandestino a Catania - Capitolo VIII. Il movimento dei Non si Parte - Capitolo IX. La repubblica di Comiso - Capitolo X. Fascismo clandestino a Messina, Enna, Siracusa e Caltanissetta – Conclusioni – Postfazione - Bibliografia