Dissertazione sull’Atlantide Stampa E-mail

Thomas-Henri Martin

Dissertazione sull'Atlantide

Edizioni PiZeta, pagg.109, € 10,00

 

martin atlantide  IL LIBRO – Platone, nei due dialoghi Timeo e Crizia, fu il primo a parlare dell'Atlantide, patria di una razza altamente evoluta che tentò di conquistare Europa, Asia e Africa. Tuttavia, fu sconfitta dall'antica Atene, città che precedette l'Atene storica e che scomparve contemporaneamente all'Atlantide.
  Henri Martin segue lo sviluppo di questo mito nel corso dei secoli. Infatti, dopo Platone, per molto tempo non si parlò più della grande isola, leggenda che tornò in auge nel Cinquecento a seguito di due eventi: la rinascita del platonismo e le grandi spedizioni marinare, fra cui la scoperta dell'America. Sull'Atlantide, dall'antichità in poi, filosofi, geografi e geologi hanno proposto le più svariate ipotesi e le teorie più strane: dall'accettazione incondizionata della veracità del racconto platonico e della realtà storica dell'isola e della sua scomparsa, fino alla supposizione che il racconto avesse unicamente uno scopo di carattere filosofico, politico e simbolico.
  L'Autore, con minuziosa cura, esamina obiettivamente tutte le teorie perché, in ultima analisi, presa come base la narrazione di Platone nel Timeo e nel Crizia, ritiene fondamentale indagare quale fosse il vero intendimento del grande filosofo introducendo il tema di Atlantide fra le riflessioni riguardanti l'origine del mondo, il principio materiale del cosmo, la natura e il destino dell'essere umano.

  DAL TESTO – "[...] se potessimo attraversare il canale circolare dell'Oceano, Platone suppone che una volta arrivati sul vero continente, saliremmo a poco a poco verso la vera superficie della terra, situata al centro di un cielo puro, lontano dalle esalazioni dell'Oceano e del Mediterraneo, come anche dall'aria greve che respiriamo. Aggiunge che intorno al globo vi sono parecchie altre cavità, più o meno profonde, che comunicano fra loro attraverso i canali sotterranei dei fiumi infernali.
  "All'inizio del Timeo e nel Crizia, l'ipotesi di un continente che circonda l'Oceano, del quale l'Europa, l'Asia e l'Africa riunite sono un'isola, si trova combinata alla tradizione egizia dell'Atlantide, senza che si possa sapere se questa associazione appartenga propriamente alla tradizione egizia oppure sia opera di Platone."

  L'AUTORE – Thomas-Henri Martin (1813-1884), professore di letteratura antica all'Università di Rennes (Francia), pubblicò, nel 1841, uno "Studio sul Timeo di Platone", che comprendeva la traduzione del famoso dialogo corredata da numerose "Note", alcune delle quali veri e propri trattati a sé stanti: la presente "Dissertazione sull'Atlantide" è precisamente uno di questi trattati.

  INDICE DELL'OPERA – Avvertenza – Presentazione – I. Introduzione – II. Storia delle teorie sull'Atlantide – III. Piano di un esame critico dell'enigma di Atlantide – IV. Interpretazione dei testi del Timeo e del Crizia sull'Atlantide – V. Esame dei brani di autori antichi che si potrebbero invocare a favore dell'esistenza dell'Atlantide – VI. Esame dei brani di autori antichi che si potrebbero invocare a favore dell'esistenza dell'Atene anteriore al diluvio di Ogige e della sua vittoria sugli abitanti dell'Atlantide – VII. Sulla credenza degli Ateniesi e degli abitanti di Sais a una certa origine comune – VIII. Credenze antiche sull'unicità del mare esterno – IX. Origine della tradizione relativa al continente esterno – X. I resti di Atlantide e il pregiudizio antico sull'impossibilità di inoltrarsi nell'Oceano – XI. Origine egiziana del mito di Atlantide – XII. Quali sono le tradizioni antiche che hanno contribuito a preparare la scoperta del Nuovo Mondo? L'Atlantide di Platone è esistita da qualche parte? – XIII. Conclusioni