Le meraviglie dell'impossibile Stampa E-mail

Gianfranco de Turris – Sebastiano Fusco

Le meraviglie dell'impossibile
Fantascienza: miti e simboli
a cura di Luca Gallesi


Mimesis Edizioni, pagg.258, € 22,00

 

deturris meraviglie  IL LIBRO – La science fiction, ma anche la fantasy e l'horror sono "generi letterari" ben più profondi di quanto la critica togata pensi e pratichi. Quindi possono (e devono) essere esaminati non solo attraverso un'analisi del testo, ma anche per quel che c'è oltre il testo, nel profondo di esso. È necessaria perciò una analisi di tipo simbolico che vada a sviscerarne le radici nel mito. È quanto hanno fatto negli anni Settanta del secolo scorso due (allora) giovani trentenni con le introduzioni, veri e propri lunghi saggi, ai romanzi delle collane di fantascienza che curavano allo scopo di superare una critica autoghettizzante, aprendo così inusitati orizzonti ai lettori dell'epoca e scatenando polemiche fra i concorrenti che non riuscivano ad afferrare certe suggestioni culturali. Ne viene qui riunita una scelta, effettuata da Luca Gallesi, che esamina i rapporti della fantascienza con la religione, l'eros, la parapsicologia, il Medio Evo, il viaggio nello spazio e nel tempo, l'antiutopia, il senso della catastrofe, il superuomo, la polemica antiscientifica, l'aspirazione al trascendente.

  DAL TESTO – "[...] per il pensiero magico non c'è una vera differenza fra l'Uomo e il Tutto, perché il primo (Microcosmo) è l'immagine del secondo (Macrocosmo). Come nel citato «test di Rorschach» i fermenti del subcosciente umano salgono alla coscienza vigile sotto forma di simboli riconoscibili, così la luce divina racchiusa nell'anima può illuminare a tratti un simbolo particolare, una figura, un sigillo, un nome: chi sa riconoscerne i significati e le implicazioni può risalire alla forma universale corrispondente, e sapere quale aspetto dell'onnicomprensiva Cosa Unica (come la indica la Tavola di Smeraldo) sta contemplando in quel particolarissimo momento. Nel Canto VI dell'Eneide, Enea, alla ricerca del ramo d'oro che gli consentirà d'aprire le porte dell'Ade, viene aiutato da due colombe. Questi uccelli sono sacri alla dea Venere ne sono dunque il simbolo: l'eroe comprende da questo segno di essere stato aiutato dalla sua genitrice divina. Un tal genere di connessioni tra Terra e Cielo, Microcosmo e Macrocosmo, sono i segnali di guardia lungo i sentieri che conducono alla elevazione spirituale."

  GLI AUTORI – Gianfranco de Turris è stato vicecaporedattore cultura al Giornale Radio Rai dove ha ideato e condotto il programma "L'Argonauta" (2002-2012) vincendo il Premio Saint Vincent 2004. Ha diretto riviste e collane di libri, ha curato l'edizione di diverse centinaia di opere italiane e straniere. È stato presidente del Premio Tolkien (1980-1992), ha vinto vari Premi Italia di fantascienza, ha scritto una ventina di libri e libretti, è direttore responsabile della rivista Antarès (Bietti).
  Sebastiano Fusco, giornalista e scrittore, ha una produzione saggistica che spazia tra divulgazione scientifica, tradizioni magiche, alchimia, esoterismo e narrativa fantastica. È stato direttore, per vari editori, di riviste di scienza, costume, narrativa, nonché di una televisione privata. Ha curato le edizioni critiche o le traduzioni delle opere di numerosi autori, specie nell'ambito del fantastico. Attualmente, è direttore di un'agenzia giornalistica internazionale.
  De Turris e Fusco collaborano insieme da oltre mezzo secolo (il loro primo articolo risale al 1962). Hanno diretto per dieci anni (1972-1981) delle collane di fantascienza che con le loro introduzioni hanno rinnovato l'analisi critica della letteratura dell'immaginario. Hanno per primi approfondito e divulgato l'opera di H.P. Lovecraft e J.R.R. Tolkien sin dagli anni Sessanta del Novecento. Hanno scritto a quattro mai svariate centinaia di articoli, saggi, introduzioni, voci enciclopediche sugli argomenti più vari e cinque volumi: "Obiettivo sugli UFO" (1975), "H. P. Lovecraft" (1979), "L'ultimo demiurgo" (1989), "Il simbolismo della spada" (1990), "Ricordi di un Hobbit" (2015).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Luca Gallesi – Nota degli autori. È necessario che avvengano gli scandali! – Fantascienza e religione – Eros e fantascienza – Note sul simbolismo della spada – La fantascienza e la crisi del mondo d'oggi – La polemica antiscientifica nella narrativa avveniristica – Il mare e i suoi simboli nella letteratura fantastica – I significati «profondi» della fantascienza – Fantascienza e parapsicologia – La fantascienza e il concetto di tempo – La fantascienza e il nuovo Medio Evo – Il senso della «catastrofe» nel mondo contemporaneo – Fantascienza e antiutopia negativa – I temi dell'assedio e del ritorno nella letteratura fantastica – Il superuomo dal mito al fumetto – Fantasia «esoterica» e istanze «attuali» nell'opera di Blackwood - Dei modi di raggiungere la Luna - Fantascienza e luoghi comuni - Fantascienza e aspirazione al trascendente - Fantascienza e mitologia - Fonti