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Valeria Della Valle - Giuseppe Patota

Senza neanche un errore
Come risolvere definitivamente i dubbi della lingua parlata e scritta


Sperling & Kupfer, pagg.224, € 17,00

 

dellavalle senza  IL LIBRO – I temi di maturità e i test dei concorsi mostrano che gli italiani, anche quelli scolarizzati, cadono spesso negli stessi errori: scrivono "un pò", "stò lavorando", "qual'è" e così via. In aggiunta agli svarioni classici si diffondono errori sempre nuovi, propagati attraverso radio e tv, o dovuti a nuove mode. Così si sente dire "mi auspico", "par conditio" e "piuttosto che" usato al posto di un semplice "o". Della Valle e Patota, sempre attenti ai cambiamenti che avvengono nell'uso della lingua italiana, tornano con una guida facile e aggiornata che risolve immediatamente ogni dubbio e mette a disposizione i trucchi per esprimersi, nel parlato e nello scritto, in un italiano corretto e piacevole.
  Infine ci mettono in guardia dai cattivi modelli – l'aziendalese, il burocratese e l'itanglese – che diffondono brutti virus nella nostra bella e ricca lingua.
  Il libro è diviso in quattro parti: «Un discorso in perfetta forma», «Uno scritto in perfetta forma», «Grammatica minima» e «Collegare le parole». A queste sono state poi aggiunte una quinta parte,   «Italiano da evitare», dedicata a cinque cattivi modelli di italiano da cui tenersi prudentemente lontani, se ci si vuole esprimere bene: il burocratese, l'aziendalese, lo scolastichese, l'itanglese o itangliano, il digitalese.
  Con questi suggerimenti gli Autori vogliono incoraggiare l'uso di una buona lingua italiana. Una lingua viva, ricca, aperta, ma non succube delle mode per snobismo provinciale o per imitazione di modelli considerati più prestigiosi.

  DAL TESTO – "Per quanto riguarda le abbreviazioni, ricordiamo ancora una volta che sono sempre esistite, per risparmiare tempo, inchiostro, materiali: nelle iscrizioni latine dei monumenti romani, nelle pergamene medievali, nei trattati dei grandi umanisti, negli epistolari dell'Ottocento (nei quali era normale scrivere 8bre, 9bre, Xbre, abb.cci, qche, fse, qdo eccetera). Le abbreviazioni non hanno colpe: si tratta, invece, di usarle solo nei luoghi e nelle situazioni consentite. Non devono essere usate negli scritti formali, nei temi scolastici, nelle relazioni, nei riassunti, negli articoli, nei saggi, nelle comunicazioni ufficiali, ma via libera al loro uso negli SMS e nella comunicazione telematica privata.
  "Ma le accuse alla scrittura digitale riguardano, più che le abbreviazioni, un altro pericolo: il rischio dell'assuefazione a una brevità eccessiva nella scrittura. I 140 caratteri dei messaggi Twitter (i cosiddetti twoosh) e la comunicazione breve e sincopata richiesta dai post di Facebook e dallo spazio ridotto di WhatsApp potrebbero abituare, sostengono in molti, a un tipo di comunicazione basata solo su veloci battute di dialogo e su una sintassi elementare, fatta di frasi brevissime. L'abitudine a esprimersi così potrebbe indurre a dimenticare le regole di base per costruire frasi ben collegate tra loro (sostituendole con frasi brevissime, giustapposte, prive di collegamenti, come quelle delle chat, dei post, dei tweet eccetera). Bisogna avere ben chiaro che la scrittura digitale tipica delle reti sociali è solo una varietà dell'italiano: quando ci si esprime attraverso questi canali si tende a usare un italiano scritto informale, molto vicino alla lingua parlata, con un lessico gergale, dialettale, spesso anche molto volgare, trasgressivo rispetto alle regole della grammatica e della buona educazione. Chi scrive deve essere consapevole che si tratta, appunto, di un tipo particolare di comunicazione, da usare unicamente in rete, nei dialoghi a due o allargati a più persone: chiacchiere scritte nelle quali chi scrive si sente libero dalle regole della grammatica (e spesso anche del buon gusto e del rispetto verso gli altri) e da qualsiasi controllo di forma o di contenuto. Niente di male, dunque, nei vari tvb, dv6?, cmq e formule simili: purché non debordino, da quelli che sono loro propri, ad altri contesti."

  GLI AUTORI – Valeria Della Valle ha insegnato Linguistica italiana all'Università La Sapienza di Roma ed è coordinatrice scientifica del Vocabolario Treccani. Giuseppe Patota è professore di Storia della lingua italiana all'Università di Arezzo e direttore scientifico del Grande Dizionario Italiano Garzanti. Entrambi sono divulgatori molto apprezzati, veterani delle rubriche radiofoniche e televisive riguardanti la nostra lingua. Insieme hanno pubblicato per Sperling & Kupfer libri di successo quali "Viva il congiuntivo!", "Ciliegie o cilege?" e "Piuttosto che".

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. Un discorso in perfetta forma – L'accento al posto giusto - A me mi e ma però - Una a di troppo o fuori posto - Ci dice non si dice – Tu e te - Un meglio che è meglio evitare - Stare al posto di essere, tenere al posto di avere - Fare, verbo tuttofare - Risposte a sproposito: affatto, assolutamente e niente - Mode sbagliate: più estremo - Tic linguistici: cioè, un attimino, quant'altro, in qualche modo e piuttosto che - Aggettivi smodati - Epidemie linguistiche: giùnior, massmìdia e stèig - Buona educazione linguistica: dare del lei, dare del tu – Saluti - Parte seconda. Uno scritto in perfetta forma - Maiuscole e minuscole - Andare a capo - L'accento - L'apostrofo - Gli errori di ortografia - Parole influenzate dalle pronunce dialettali - Parole unite e parole separate - La punteggiatura – Titoli - Numeri, orari, anni, date e secoli - Questioni di forma - Sigle e abbreviazioni - Parte terza. Grammatica minima - L'articolo - Il nome - Plurali difficili – Aggettivi - Il pronome - Avverbi, preposizioni e congiunzioni - Il verbo - Il congiuntivo – Gerundio - Verbi irregolari o difficili - Parte quarta. Collegare le parole - Concordare l'aggettivo - Concordare il participio - Concordare soggetto e verbo - Collegare verbo e complemento - Collegare una condizione e una conseguenza: il periodo ipotetico - Discorso diretto e discorso indiretto - Parte quinta. Italiano da evitare - Il burocratese – L'aziendalese - Lo scolastichese – L'itanglese e l'itangliano - Il digitalese - Indice ragionato degli argomenti