La scienza di Francesco Stampa E-mail

Luigi Borzacchini

La scienza di Francesco
Dal santo di Assisi al papa argentino


Edizioni Dedalo, pagg.217, € 18,00

 

borzacchini scienza  IL LIBRO – La scienza moderna ha cominciato a fare capolino alla fine del Medioevo, per poi affermarsi ai tempi del processo a Galileo, dell'Inquisizione, dei roghi degli eretici e delle streghe. È nata, cioè, dal cuore più profondo (e anche più buio) del Cristianesimo che riscopriva la filosofia greca, ma si è con il tempo presentata come l'altra religione, o addirittura l'antireligione, l'oblio del divino, l'ultima spiaggia di ogni ateismo. Ma come mai il Cristianesimo ha partorito dal suo seno questo "crepuscolo degli Dei"? Effetto della presenza del Maligno nel mondo? Oppure la scienza è nata dal nulla per generazione spontanea? Forse è frutto del capitalismo? O della Riforma Protestante? In questo libro di storia cognitiva, Borzacchini disegna un rapporto profondo, radicale, tra la scienza moderna e il Cristianesimo nel suo periodo di massimo splendore e autorità, quando, dalle cattedrali alle università, la Chiesa ricopriva con il suo latino tutto l'umano sapere, mentre co-minciavano a nascere le nuove nazioni e i loro dialetti. E san Francesco lasciava per la scienza e per l'umanità una traccia indelebile che oggi sembra riapparire in un papato che ha ripreso quel nome.
  Questo saggio si compone di tre parti in cui avanza tre tesi storiografiche abbastanza inconsuete. L'Introduzione e la Conclusione ne sono piuttosto l'anima.
  La prima parte concerne alcuni aspetti essenziali della filosofia antica e della cultura cristiana riguardo il mondo e la scienza, e avanza la tesi che la scienza moderna non sia uno sviluppo della scienza greca dopo i 'secoli bui' del Medioevo, ma sia invece una creazione essenzialmente medievale e più precisamente emersa dall'incontro tra religione cristiana e filosofia classica quale si profila sin dal Cristianesimo primitivo, e a tal punto originale che è impossibile trovare le radici della scienza moderna senza riconoscerne la 'natura' medievale.
  La seconda parte si concentra sulla Scolastica e sulla ripresa dell'aristotelismo, avanzando la tesi che qui la scienza moderna si vada delineando come 'figlia preziosa' del pensiero cristiano in due forme nettamente distinte: una forma filosofica aristotelica in san Tommaso, che 'sdogana' l'idea di una 'filosofia naturale' sostanzialmente empirica e orientata alle scienze naturali e osservative , e una nuova forma scientifica in autori di formazione agostiniana e francescana che invece sviluppa gli aspetti anti-aristotelici del pensiero medievale e cristiano che porteranno alla fisica-matematica moderna.
  La terza parte mostra infine come nella dottrina attuale della Chiesa sia rimasta dominante la filosofia tomista sulla scienza, e che questo abbia finito con l'essere il terreno di un armistizio con l'idea neopositivista di scienza (e più in generale con una particolate cultura laica), contrassegnato dal comune pregiudizio logico-empirista, così che tanto la tiepida accettazione del Cristianesimo da parte del pensiero liberale attuale come male (religioso) minore, quanto le discussioni anche polemiche tra cattolici e scienziati laici su diversi temi scientifici sono viziati da questo limite comune. Solo col Concilio Vaticano II e con la recente Enciclica "Laudato si'" è iniziato il disgelo.

  DAL TESTO – "Un difetto quasi inevitabile della cultura laica è quello di ignorare quanto profonde siano le radici religiose nei popoli e nelle comunità, e quanto le stesse comunità siano costruite sulla religione. In realtà anche tra i credenti appare dominante l'idea che la religione abbia sempre avuto un ruolo sociale solo come side-effect del suo essere soprattutto una 'filosofia naturale' che si appoggia al divino come a una stampella; solo un modo cioè per dare risposte ai tanti interrogativi, con relative paure e incertezze, della vita naturale: i fenomeni meteorologici e biologici, quelli astronomici, tuoni e fulmini, il cielo e la terra, la vita e la morte, l'anima e la sua sopravvivenza, ecc. E magari in questo possa costituire anche una sorta di 'psychiatric help' per le durezze della vita, le crisi di identità, e per la perdita delle persone care. È evidente che, se così fosse, quasi tutta la scienza moderna sarebbe una continua smentita della religione."

  L'AUTORE – Luigi Borzacchini è docente di Storia e fondamenti della matematica e di Logica matematica presso l'università di Bari.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione,di padre Enzo Fortunato - Premessa - Introduzione – Parte prima. L'antichità - 1. La scienza di Aristotele - 2. La scienza nel Cristianesimo antico e alto medievale – Parte seconda. Il Medioevo - 3. La scienza e la Chiesa nel basso Medioevo (Francesco d'Assisi e i Francescani - L'aristotelismo - Le species e il soggetto della conoscenza - Universali e individui - Scienza e causalità - Il linguaggio mentale e il triangolo semiotico) - 4. Il XIV secolo (Linguaggio e logica – Buridan) - 5. Ouverture medievale della scienza moderna (Dottrina della scienza - Spazio, tempo e moto - L'algebra e i segni - Matematica e fisica - Categorie e quantità) – Parte terza. L'era moderna - 6. La scienza e il Cristianesimo nel mondo moderno (Quesiti storiografici - L'era moderna - L'Ottocento e oltre) - 7. Il Concilio (Tematiche post-conciliari - Il relativismo) - 8. Laudato si' - Conclusioni del Contastorie - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi