Il Dio dei suoi padri e altri racconti Stampa E-mail

Jack London

Il Dio dei suoi padri
e altri racconti


Landscape Books, pagg.144, € 10,00

 

london suoipadri  IL LIBRO – È il 1901 quando Jack London raccoglie in volume undici racconti pubblicati nell'anno precedente su alcune riviste letterarie americani e inglesi.
Rispetto all'anno precedente, quando pubblicò "Il figlio del lupo" – suo esordio letterario - il suo nome comincia a essere conosciuto ma è ancora ben lontano dalla fama che raggiungerà pochi mesi dopo con "Il richiamo della foresta".
  I racconti contenuti ne "Il Dio dei suoi padri" sono l'ideale continuazione dei precedenti, sia per stile che per ambientazione; siamo ancora nelle terre estreme del Nord, negli anni della Corsa all'oro che London ha vissuto in prima persona con scarsa fortuna. I temi sono ancora quelli della lotta tra l'uomo e la Natura, ma anche la sua propria natura: il confronto tra caratteri è mentalità diverse è al centro di molte vicende qui narrate. Ma è soprattutto lo stile di London a essere già quello della maturità: uno stile che non lascia spazio a fronzoli, che proietta il lettore nel mezzo delle vicende e che lascia spazio solo essenziale.
  Negli anni la fortuna di London con il pubblico sarà inversamente proporzionale a quella con la critica. I detrattori riterranno la sua produzione - con la sola eccezione, forse, di "Martin Eden" - alla stregua di intrattenimento per ragazzi, eppure per rivolgersi a questo pubblico le edizioni dovranno essere opportunamente purgate di quelle crudezze che fanno parte della scrittura di London.
  "Il Dio dei suoi padri", racconto che apre e dà il titolo a questa raccolta, è un folgorante esempio dello stile di London, che oltre a mettere in scena una storia potente che colpisce allo stomaco, dà anche prova della sua sapienza narrativa con il monologo iniziale di Battista il rosso che rappresenta una delle vette poetiche dell'autore di San Francisco.

  DAL TESTO – "Le bande di lupi serravano le mandrie di caribù, abbattendo i deboli e divorando i piccoli senza rimorso, come prima di loro avevano fatto migliaia e migliaia di generazioni. I pochi aborigeni, ossequenti ai propri capi e ai propri istrioni, esorcizzavano gli spiriti maligni, bruciavano le streghe, lottavano con i vicini, e divoravano i nemici con un'avidità che deponeva molto bene alla solidità dei loro stomachi. Ma l'età della pietra volgeva alla fine. Per vie sconosciute e deserti immensurabili, giungevano già i precursori dell'età dell'acciaio, dal viso chiaro, gli occhi azzurri: uomini indomabili, incarnazione dell'irrequieto spirito della loro razza. Per caso, o per volontà, soli, a due, a tre, vennero da non si sa dove, lottarono, morirono, o ripartirono per ignoti paesi. I preti li maledissero, i capi adunarono contro di loro i guerrieri della tribù. La pietra lottò con 1'acciaio, ma invano. Come l'acqua che sgorga da una fonte segreta, essi s'infiltrarono, attraverso le foreste oscure, i valichi montani, calcarono le grandi strade con le loro canoe, o con i loro piedi calzati di mocassini, aprendosi la via alla testa delle loro mute di cani lupo. Essi appartenevano a una razza possente dalle molte madri. Ma gli uomini vestiti di pelli del Northland non avevano ancora appreso una simile verità."

  L'AUTORE – Jack London (1876-1916) è l'autore statunitense più tradotto all'estero. Uomo irrequieto e assetato d'esperienza, di vita, è stato giornalista, marinaio, ladro, viaggiatore avventuroso, attivista politico, scrittore prolifico (morto a soli 40 anni, aveva pubblicato 49 libri). Con i suoi capolavori, come "Martin Eden", "Zanna bianca", "Il richiamo dello foresta", ha influenzato intere generazioni di scrittori e ha fatto sognare milioni di persone.

  INDICE DELL'OPERA - Presentazione dell'opera - Il Dio dei suoi padri – Il grande quesito - Quando gli uomini non dimenticano – Siwash - L'uomo con la cicatrice - Jan l'ostinato - Coraggio di donna - Dove il sentiero si divide - La figlia dell'aurora - Dove muore l'arcobaleno - Il disprezzo delle donne