Il futuro della riproduzione umana Stampa E-mail

Maurizio Balistreri

Il futuro della riproduzione umana

Fandango Libri, pagg.260, € 19,00

 

balistreri riproduzione  IL LIBRO – Con la clonazione della pecora Dolly sappiamo che potremmo avere un figlio a partire da una nostra cellula somatica e senza passare per la fecondazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo. Lo sviluppo scientifico potrebbe portare nei prossimi anni allo sviluppo di altre tecnologie riproduttive che al momento non sembrano una vera alternativa al modo tradizionale di riprodursi. Potrebbe essere possibile, ad esempio, praticare interventi di fecondazione assistita ricorrendo a gameti artificiali ottenuti a partire dalle cellule staminali embrionali e pluripotenti indotte. Oppure portare al mondo, ricorrendo alla tecnica di divisione embrionale (embryo splitting), un certo numero di individui con lo stesso identico codice genetico, in linea con quanto prospettato dallo scrittore inglese Aldous Huxley nel romanzo "Il mondo nuovo". O ancora produrre un nuovo individuo a partire dalla sola stimolazione di una cellula uovo (partenogenesi) o attraverso un utero artificiale o ectogenesi (con gli embrioni umani che si sviluppano e crescono fuori dal corpo delle donne). Inoltre le ricerche sul genoma umano aprono le porte alla possibilità di correggere e potenziare il codice genetico del nascituro.
  Cambiamenti non meno importanti potrebbero avvenire poi a livello sociale e famigliare, in quanto si potrebbe nascere da un numero variabile di genitori, la sterilità potrebbe non essere più un problema e gli uomini e le donne potrebbero avere un figlio biologico quando e come più lo desiderano. Anche se il concetto di famiglia ha subìto numerose evoluzioni nel corso del tempo, non è difficile immaginare che una tale rivoluzione scatenerebbe preoccupazioni e resistenze profonde.
  Fino a dove può spingersi la scienza? È giusto porre dei limiti al progresso scientifico? La nostra umanità è a rischio?
  Un libro che entra prepotentemente nel dibattito bioetico contemporaneo e che con chiarezza e semplicità ci aiuta a districarci nel ramificato ambito della riproduzione umana del futuro, per muoverci consapevoli all'interno di un mondo che cambia.

  DAL TESTO – "La più importante rivoluzione che le nuove tecnologie riproduttive promettono è legata alla scomparsa, che potrebbe essere definitiva, della sterilità (ovvero sia di quella condizione fisica permanente che rende impossibile il concepimento). Le tecniche di riproduzione assistita hanno permesso a molte persone e coppie, che altrimenti non avrebbero potuto, di avere un figlio dai propri geni. In questi termini, lo sviluppo tecnologico e scientifico nell'ambito della riproduzione ha sicuramente ampliato l'autonomia (e le possibilità di scelta) delle persone. Grazie alla riproduzione assistita anche quelle donne, che (a causa, ad esempio, dell'età o di un trattamento medico) non producono più ovociti, possono avere un figlio biologico ricorrendo alle (loro) cellule uovo crioconservate. Inoltre quelle donne che, pur avendo cellule uovo che possono essere fecondate, non possono sostenere il peso di una gravidanza possono comunque, avere un proprio figlio biologico grazie alle donne che (per ragioni economiche o motivazioni altruistiche) scelgono di portare avanti lo sviluppo dell'embrione al loro posto. Alcune tecniche riproduttive permettono quindi di superare alcuni importanti problemi di sterilità, in quanto consentono alle coppie di avere dai loro stessi gameti quegli embrioni che - per ragioni sconosciute o a causa delle particolari caratteristiche morfologiche e genetiche degli spermatozoi e degli ovociti - sessualmente non producono."

  L'AUTORE – Maurizio Balistreri è ricercatore di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università di Torino. È membro del Centro interdipartimentale di Studi sull'Etica in ambito militare ed è stato Presidente del Comitato di Bioetica del Policlinico militare del Celio di Roma (2005-2013). Oltre a numerosi articoli e saggi sui temi di bioetica, ha scritto "Etica e clonazione umana" (2004), "Organismi geneticamente modificati" (2006), "Etica e romanzi" (2010), "Superumani" (2011) e "La clonazione umana prima di Dolly" (2015). Ha pubblicato con Arianna Ferrari "La ricerca sugli embrioni in Europa e nel mondo" (2004), e ha curato con Maurizio Benato e Maurizio Mori, il volume "Etica medica nella vita militare" (Ananke, 2014).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. È giusto avere bambini usando le tecnologie? - 2. Riproduzione per clonazione - 3. Riproduzione con i gameti prodotti in vitro - 4. La riproduzione per divisione embrionale e per partenogenesi - 5. La nascita fuori dall'utero materno: l'ectogenesi - 6. L'ingegneria genetica: scegliere il codice genetico del nascituro – Conclusioni - Note