La notte di Valpurga Stampa E-mail

Gustav Meyrink

La notte di Valpurga

Landscape Books, pagg.160, € 10,99

 

meyrink valpurga  IL LIBRO – La fama di Gustav Meyrink è legata indissolubilmente a "Il Golem", opera del 1915 che, oltre a fargli conoscere un rapido successo, riportò in auge una leggenda - quella del Golem, appunto - proveniente dalla tradizione ebraica e che da allora è stata riutilizzata e citata in più e più salse dagli autori e nei generi più disparati.
  Oltre a "Il Golem" la produzione di romanzi e racconti di Meyrink, pseudonimo di Gustav Meyer, non è stata vastissima ma sempre improntata a un'attenzione sempre più marcata verso l'occulto e l'esoterismo. E se è "Il Golem" a essere a tutt'oggi il romanzo di maggior successo di Meyrink, ciò è dovuto anche al fatto che sia quello in cui l'elemento esoterico è forse meno marcato - se non altro rispetto alle opere successive - e quindi il libro è più adatto al pubblico più vasto.
  Ne "La notte di Valpurga", scritto solo due anni dopo, questi elementi sono più marcati e diventano evidenti nella seconda parte e nel finale, in cui il simbolismo diventa predominante assieme alle atmosfere più oniriche e allegoriche.
  Questo si collega anche al contesto in cui è stata scritta l'opera: siamo alla fine della Prima Guerra Mondiale, e al dissolvimento dell'impero Austro-Ungarico, e l'incubo che attanaglia i personaggi di questo romanzo può essere facilmente visto come una metafora della fine di un'epoca. Non è un caso se l'incidente scatenante vede lo sconvolgimento delle vite di persone dell'alta società: una contessa, il medico di corte... E a sconvolgerli è un uomo del popolo, un attore, Zrcadlo (tipico caso di nome parlante, vuol dire "specchio"). E Zrcadlo è visto al tempo stesso un esponente della "classe bassa" e degli "inferi", a ben testimoniare la doppia chiave di lettura di questo romanzo che non può essere definito horror, che si inserisce nel filone gotico ma con molti elementi di originalità e che, a pieno diritto, può figurare fra le opere più importanti della sua epoca.
  Rispetto alle altre opere di Meyrink, "La notte di Va/purga" è stata piuttosto maltrattata nel nostro Paese. Pubblicata per la prima volta solo nel 1944, con traduzione di Julius Evola, è per anni scomparsa dai cataloghi per poi tornare in due diverse edizioni che però riprendevano senza cambiamenti (e senza citarla) la versione evoliana, ormai obsoleta, o comunque non rendevano al meglio l'opera originale.
  La presente edizione riprende la traduzione di Evola per quanto riguarda le atmosfere e alcune scelte lessicali (come quella di mantenere in originale alcune frasi idiomatiche) ma revisionando o ritraducendo ex-novo quelle parti che, per invecchiamento o veri e propri errori, non rispondevano più al gusto corrente.

  DAL TESTO – "La stanza serviva allo stesso tempo da cucina, da stanza di soggiorno e - a giudicare da un giaciglio di stracci vecchi, di paglia e di pezzi di giornale in un angolo - da camera da letto. Era trascurata e sporca oltre ogni dire. Tavola, sedie, credenza, piatti e tegami, tutto stava nella peggiore confusione. Di lieto vi era solo l'espressione di Lisa la boema, alla quale la visita inattesa procurava chiaramente un grande piacere. Su dei laceri tappeti rossi alla pompeiana stavano appese alcune corone d'alloro disseccate con nastri di un azzurro sbiadito, sui quali si potevano leggere dediche d'ogni specie: «Alla grande artista» e simili; vicino, un mandolino ornato da altri nastri. Con la naturale disinvoltura di una donna di mondo, Lisa la boema restò a sedere limitandosi a porgere, con un sorriso grazioso, la mano, che il medico di corte, rosso per la confusione, si guardò dal baciare e si limitò a stringere."

  L'AUTORE – Gustav Meyrink (1868-1932), austriaco profondamentie legato alla cultura ebraica boema, è stato scrittore ed esoterista. Assieme a Kafka e Rilke è sbato uno dei massimi esponenti della letteratura mitteleuropea. Raggiunse la fama mondiale grazie a "Il Golem", con cui ridà vita a un'antica leggenda praghese.

  INDICE DELL'OPERA – Presentazione dell'opera – Zrcadlo l'attore – Il "Nuovo Mondo" – La Torre della Fame – Nello specchio – L'Aweysha – Jan Zizka di Trocnov – Il commiato – Partenza per Pisek – Il tamburo di Lucifero