Gli ebrei nella Roma antica Stampa E-mail

Francesca Zanetti

Gli ebrei nella Roma antica
Storia e diritto nei secoli III-IV d.C.


Jovene Editore, pagg.XVIII-206, € 20,00

 

zanetti jovene  IL LIBRO – La libertà religiosa goduta dagli Ebrei nel terzo e quarto secolo è stata motivata dall'idea che dovessero essere esentati per legge da quelle celebrazioni che avrebbero implicato la profanazione della loro religione etnica; questo status quo è stato mantenuto anche nell'Impero cristiano, grazie alla tendenza della cancelleria a garantire la continuità tra la normativa passata e quella nuova. Questo atteggiamento conservatore ha comportato il mantenimento dei privilegia che avevano consentito agli Ebrei di celebrare lo Shabbat e le altre feste religiose: in una costituzione emanata nel 412, Onorio riconosceva il diritto degli Ebrei a non essere chiamati in giudizio di sabato, sottolineando che questo diritto derivava loro da "vetus mos et consuetudo".

  DAL TESTO – "[...] dal punto di vista strutturale, la politica religiosa di Diocleziano e quella di Costantino non sembrano poi molto diverse: entrambi gli Imperatori hanno cercato di ristabilire l'ordine in uno Stato sconvolto da lunghi anni di guerre e conflitti interni, rafforzando il potere imperiale attraverso il collegamento col potere divino. Ma i due hanno, per così dire, guardato in direzioni diverse: volgendo lo sguardo dietro di sé, Diocleziano ha cercato sostegno nelle tradizioni politeistiche del passato; Costantino, che invece guardava avanti, ha trovato il suo referente nel Dio Cristiano. Diocleziano ha combattuto i culti nuovi e stranieri, che non erano compatibili con i mores maiorum; Costantino, che aspirava all'unità dello Stato attraverso l'armonia dei fedeli, ha lavorato per rafforzare il Cristianesimo indebolendo i concorrenti esterni e combattendo i nemici interni. Purtroppo per loro, gli Ebrei ricadevano in entrambe le categorie."

  L'AUTRICE – Francesca Zanetti si è laureata in Giurisprudenza, nel 1999, presso l'Università degli studi di Parma, con la votazione di 110/110 con lode, discutendo una tesi dal titolo "La diligentia quam suis nel diritto romano e sua recezione nel diritto civile" (relatore Prof. Carlo Beduschi). Nel 2005, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Diritto Romano presso l'Università degli Studi di Pavia, discutendo una tesi dal titolo "Il termine praestare nei rapporti di obbligazione" (tutor Prof. Dario Mantovani) e, nel 2007, l'abilitazione all'esercizio della professione forense.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Lineamenti di politica religiosa imperiale (1. Da Augusto agli Antonini - 2. Dai Severi a Costantino) - 2. Ebrei e mondo romano (1. Senza confini (una diffusione ubiquitaria) - 2. Palestina e Diaspora - 3. Roma e gli Ebrei - 4. Gli Ebrei nell'Impero romano: organizzazione centrale e locale - 5. Autonomia giurisdizionale - 6. Status civitatis - 7. Privilegia - 8. Status personale - 9. Il problema del proselitismo ebraico - 10. Il problema della circoncisione) - 3. In età dioclezianea (1. La politica religiosa di Diocleziano - 2. Diocleziano e gli Ebrei) - 4. In età costantiniana (1. La politica religiosa di Costantino - 2. I provvedimenti sul Cristianesimo - 3. I provvedimenti sul paganesimo - 4. I provvedimenti de Iudaeis - 4.1. CTh. 16.8.1 e CTh. 16.8.5 - 4.2. CTh. 16.9.1 - 4.3. CTh. 16.8.3, CTh. 16.8.2, CTh. 16.8.4) - Conclusioni. Uno sguardo d'insieme - Indice delle fonti