Hitler vivo o morto Stampa E-mail

Mario Bussoni

Hitler vivo o morto

Mattioli 1885, pagg.261, € 18,00

 

bussoni hitler  IL LIBRO – Era il dicembre 1977 quando, dopo un lungo lavoro di ricerca, l'autore pubblicava sul mensile Historia una corposa inchiesta sulle circostanze della morte di Hitler con l'obbiettivo di contestare la tesi consolidata del suicidio del Fuhrer mediante lo sparo in bocca e di dimostrare l'impossibilità fisico-psichica di quest'ultimo a togliersi la vita e, di conseguenza, l'inevitabile intervento della moglie Eva Braun.
  Questo nuovo volume nasce da ulteriori decenni di ricerche e raccolta di informazioni sulla sorte del dittatore tedesco e del suo cadavere: un mistero reso più fitto dall'inganno colossale, perpetrato per ordine del Cremlino ai danni dell'Occidente, che va sotto il nome di "Operazione Mito".
  Il resoconto serrato dei fatti va dagli ultimi drammatici giorni vissuti nel Bunker della Cancelleria fino all'ultima battaglia per la difesa di Berlino ed alla finis Germaniae e si affianca all'analisi di progetti irreali come l'Alpenfestung e di ipotesi come quella che persino i resti mortali di Hitler, presentati dai russi, siano semplicemente dei falsi. Inoltre viene analizzata la "pista argentina", per verificare quanto di vero ci sia nell'ipotesi di una fuga in Sudamerica del dittatore tedesco, sopravvissuto al rogo di una Berlino devastata.
  Un libro di storia che si legge come un giallo e che rappresenta il tentativo di mettere la parola fine a un dramma aggrovigliato, ma nonostante tutto appassionante.

  DAL TESTO – "E se Hitler fosse per davvero morto nel Führerbunker della Reichsklanzei a Berlino e solo Eva Braun si fosse salvata? Da quanto è dato di sapere, negli ultimi giorni di vita nella capitale tedesca, mentre si stanno studiando i piani per una via di fuga definitiva a nord (Danimarca), a sud (Spagna e Canarie) e infine un lungo viaggio via mare in U Boot con rotta per il Sudamerica, nella cerchia intima di Hitler ci si rende drammaticamente conto come quest'ultimo non sia assolutamente in grado di sostenere un simile viaggio. Non solo le condizioni psico-fisiche del dittatore tedesco sono al limite del collasso, ma ammesso di riuscire a raggiungere l'obiettivo, pur con tutte le precauzioni del caso, la sua figura sarebbe stata facilmente individuabile e riconoscibile. Una domanda tormenta inoltre i superstiti del Führerbunker. Anche ammesso che il comitato d'accoglienza nel punto d'arrivo (Argentina?) sia gestito da nazisti convinti e fanatici, è reale il supporre che, vista l'importanza del personaggio, qualcuno non si lasci sfuggire, magari con malcelato orgoglio, qualche parola del tipo: "Ho visto Hitler vivo e vegeto". Data la posta in gioco, meglio allora non rischiare."

  L'AUTORE – Mario Bussoni, giornalista e storico, è docente di storia del Novecento e storia del Medioevo. Ha pubblicato reportage su mensili, settimanali e quotidiani, è coautore di un'enciclopedia storica (De Agostini) e ha scritto guide turistiche (Touring club italiano) e numerosi libri per Mattioli 1885, per il quale è direttore editoriale della collana "Archivi Storici".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - La fine? - Una finta morte? - Una seconda vita? – Conclusioni - Mappa del bunker - Act n.12: autopsia del presunto Hitler