Un'esperienza formidabile Stampa E-mail

Teo De Luigi

Un'esperienza formidabile
La resistenza di Giorgio Bocca: un'intervista


Araba Fenice Libri, pagg.128, € 11,00

 

deluigi bocca  IL LIBRO – Il libro di Teo De Luigi condensa il risultato di due interviste a Giorgio Bocca sul tema della guerra partigiana e, soprattutto, dei rapporti interni ai gruppi che avevano dato vita alla Resistenza.
  Le parole di Giorgio Bocca risuonano nitide e vere, a distanza di cinque anni dalla morte, come se quei ricordi avessero assunto la forza mitica dei poemi antichi: sullo sfondo di una Storia che si fa sempre più lontana, e che a tratti assume i contorni di leggenda, i ricordi di un ragazzo che è diventato grande, rischiando più volte di morire in combattimento (e forse non solo per mano nemica, come ricorda Bocca stesso in un passaggio del libro), in uno dei momenti chiave del '900.
  "A una prima lettura – spiega Silvia Giacomoni -, questo testo mi ha comunicato un senso di gran novità, come se a De Luigi il Bocca avesse raccontato cose che a me non aveva mai detto. A una nuova lettura, pochi giorni dopo, ho verificato che le novità sono proprio poche. Ma nuova è la prospettiva da cui sono viste e raccontate. Il vecchio Bocca guarda al Bocca ragazzo da lontano, con distacco, direi quasi con serenità. Lo vede piccolo, un piccolo uomo felice e insieme spaurito dentro una delle scene offerte ai posteri dalla Seconda guerra mondiale. Le motivazioni personali sono azzerate, la scelta è tra il combattere e il morire. L'azione è la sola via per capire. Sole mete la giustizia e la libertà. Soli valori, su cui fondare l'azione, quelli ricevuti in una famiglia dabbene, in una città sabauda, con una educazione cristiana."

  DAL TESTO – "Era una situazione soprattutto incosciente. Cioè i ricordi che ho della vita partigiana sono per lo più di stupore per quello che rischiavamo tutti i giorni. Ricordo una volta che eravamo in montagna e scendemmo verso Boves, dopo l'incendio e la rappresaglia del 19 settembre, arrivati a Fontanelle scendemmo dal camion e Galimberti mi prese vicino con un braccio sulla spalla: "Vieni Giorgio, andiamo a piedi fino a Boves, andiamo a vedere quello che è successo, forse c'è bisogno di aiuto..." A pensarci bene, lì abbiamo rischiato, perché noi eravamo 4 o 5, se avessimo incontrato un battaglione tedesco... Ma era un segno della gioventù, che ti incoraggia ad essere fiducioso in tutto. Per esempio un'altra volta eravamo a Caraglio, in un filatoio, dove sapevamo che la IV Armata sciogliendosi aveva lasciato delle armi, e noi abbiamo fatto un carico, poi siamo ripartiti attraverso la città. Improvvisamente abbiamo incrociato un camion di tedeschi che ci ha illuminati completamente. Noi con un camion non in buone condizioni e vestiti da contadini valligiani abbiamo continuato ad andare come se tornassimo dal lavoro e per fortuna anche loro hanno tirato diritto. Però tutto questo era pura follia!"

  L'AUTORE – Teo De Luigi, autore regista, ha realizzato numerosi reportage e documentari di natura storica, culturale e sociale. Ha pubblicato "Memoria come futuro" (Maggioli), "Giocare da libero" (Limina), "Eravamo solo numeri" (fuori commercio).

  INDICE DELL'OPERA - Il testimone, di Teo De Luigi - "Un nuovo inizio", di Marco Revelli - Il mio partigiano, di Silvia Giacomoni - O ragazza, di Nicoletta Bocca - Intervista a Giorgio Bocca, a cura di Teo De Luigi – Ringraziamenti - Ricordo di Giorgio Bocca, di Ezio Mauro - Prefazione a "Storia dell'Italia partigiana", di Giovanni De Luna - I libri di Giorgio Bocca