Lo sguardo di Annibale Stampa E-mail

Lorenzo Dell'Aquila

Lo sguardo di Annibale

Edizioni Efesto, pagg.108, € 12,50

 

dellaquila annibale  IL LIBRO – "Amilcare condusse il figlio dinanzi all'altare. E dopo avergli fatto porre la mano su di esso, gli fece giurare che mai sarebbe stato amico dei romani. Annibale non dimenticò più il vincolo sacro di quel gesto". Dall'assedio di Sagunto alla sconfitta di Zama, le vicende della "Guerra di Annibale" sono narrate con crudezza e realismo. Sembra di vedere gli occhi iniettati d'odio del condottiero cartaginese. Sembra quasi di sentire le grida dei soldati mentre ingaggiano i furiosi corpo a corpo, e i barriti degli elefanti addestrati al combattimento che seminano terrore e scompiglio tra le legioni romane. Ma crudezza e realismo nulla concedono alla fantasia e all'immaginazione. Tutto è, rigorosamente, storia.

  DAL TESTO – "Se per i libri di storia la battaglia di Zama segna l'atto finale della seconda guerra punica, per individuare l'epilogo della Guerra di Annibale dobbiamo spingerci ancora più avanti. Se grazie alle pagine degli autori antichi possiamo rivedere, come fossero davanti ai nostri occhi, l'altare dedicato a Baal, le mani di Amilcare e lo sguardo di Annibale bambino ardere d'odio contro i romani, non possiamo lasciare che a spegnere quella fiamma sia il soffio gelido e brutale di una sconfitta militare.
  "Cartagine si piegò ad accettare le durissime condizioni imposte da Roma, ma ad Annibale non perdonò di aver combattuto la "sua" guerra. Fu accusato di voler sacrificare, con quella pace indegna, la gloria di Cartagine pur di salvaguardare il suo onore e la sua posizione. Così, quando le parole affrante pronunciate dal popolo stremato si trasformarono in accuse e insinuazioni, gridate nella Curia riunita da quella stessa élite che nel momento favorevole gli aveva negato i rinforzi in Italia e poi lo aveva richiamato in Africa come estremo baluardo per la difesa della Patria, Annibale - stanco, ma ancora fiero al suo posto - sorrise."

  L'AUTORE – Lorenzo Dell'Aquila (Roma, 1978), storico e archeologo, si occupa di gestione e valorizzazione dei Beni Culturali. Divulgatore appassionato, ha ricevuto dalla Provincia di Roma il Cavalierato Giovanile per il settore Cultura ed è stato selezionato tra i 100 talenti del Tnt Festival. Lettore insaziabile, scrittore compulsivo. Romanista, Ferrarista e, di conseguenza, collezionista di sconfitte. Riepilogando: storico, archeologo, lettore, scrittore, romanista e ferrarista. Non rigorosamente in quest'ordine.

  INDICE DELL'OPERA - Memoria e Oblio – Capitolo I. Figlio di Amilcare, Cartaginese – Capitolo II. La Spagna – Capitolo III. Sagunto, il "casus belli" – Capitolo IV. Il passaggio delle Alpi – Capitolo V. La conquista dell'Italia Settentrionale – Capitolo VI. Quinto Fabio Massimo, la dittatura – Capitolo VII La battaglia di Canne – Capitolo VIII. La riscossa di Roma – Capitolo IX. Publio Cornelio Scipione: la guerra in Africa – Capitolo X. Scipione e Annibale, l'incontro – Capitolo XI. La battaglia di Zama - Capitolo XII. Il sorriso di Annibale - Sulle Note