W il giro che unisce Stampa E-mail

Chiara Corradi

W il giro che unisce
Il ciclismo e le celebrazioni dell'Unità d'Italia


Bradipolibri Editore, pagg.128, € 13,00

 

corradi giro  IL LIBRO – In questo libro – e non è assolutamente un caso – ciclismo e storia si danno la mano, procedendo di pari passo verso il riconoscimento e la connotazione di un Paese chiamato Italia.
  Il Giro, inteso come Corsa Rosa, altro non è che una delle tante sfaccettature di una Nazione che ha decretato ufficialmente la propria unità prima di essere unita. Già, perché la vera creazione di un Paese chiamato Italia non si ebbe certo nel 1861, quando grazie a un Garibaldi straordinario, dapprima mandato volutamente allo sbaraglio e poi usato e gettato nell'immondizia indifferenziata, i liberali di allora consegnarono lo Stivale ai Savoia senza preoccuparsi di che cosa pensassero le classi meno abbienti, che cercarono invero di rivendicare i propri diritti venendo per questo identificati come fomentatori di quello che i testi di storia chiamano il "brigantaggio". "Delinquenti comuni", dunque, e non invece "fedeli alle proprie tradizioni"...
  "Per me – scrive Paolo Viberti nella Prefazione - la Corsa Rosa è questo: il battito del cuore del Paese; il suo sospiro più autentico; la sua speranza più partecipata. È l'Italia che tifa. all'unisono, la
Penisola che si unisce per un obiettivo comune, senza razzismo né omofobia. Credo che la vera Unità d'Italia sia riscontrabile assai più sulle strade del Giro che non a Palazzo. W il Giro che unisce l'Italia!"

  DAL TESTO – "Il Giro d'Italia trasmette bene le ragioni d'appartenenza allo Stato unitario , incarnandole nel percorso che attraversa centinaia di comuni e mette in comunicazione non solo grandi città, ma anche piccole realtà locali. Ad esempio alle comunità contadine delle campagne, che vivono ancora in una società in cui poco sentita è l'appartenenza ad un grande spazio, il passaggio della corsa impone la percezione che il mondo non sia quello ristretto nei limiti circostanti, ma anzi stimola l'impressione di essere parte di eventi di una realtà che - pur essendo lontana - è unica, vasta ed importante, A rendere il Giro "nazionalizzante" non è solo l'itinerario che passa per il Bel Paese, ma anche il complesso delle regole che ne sono alla base: la corsa si svolge su un'area molto vasta, inserita in un calendario ufficiale internazionale (viene sempre prima del giro di Francia). Inoltre le aziende costruttrici di biciclette e pneumatici affidano le speranze di conquista di un mercato in espansione alla pubblicità della ditta, scritta sulle maglie dei corridori, mentre il pubblico ha la possibilità di seguire l'evento grazie ad un servizio di stampa ed informazione che opera in un raggio di portata nazionale. In questa funzione del Giro rientra anche l'opera di acculturazione geografica: i veri turisti non sono i ciclisti - che ben poco tempo hanno per alzare la testa dal manubrio e ammirare il paesaggio -, ma gli sportivi che seguono la corsa attraverso le cronache dei giornali e entrano in contatto con una geografia dell'Italia, fino al momento oscura o poco conosciuta."

  L'AUTRICE – Chiara Corradi, nata a Parma il 9 maggio 1990, fin da piccola si è appassionata al mondo dei libri e della scrittura. La sua grande passione si è poi concretizzata a livello lavorativo, dopo la laurea in Giornalismo e Cultura Editoriale all'Università di Parma. Attualmente lavora per un quotidiano telematico della Provincia di Parma, dove svolge il ruolo di caporedattore. Ama leggere libri di storia e di sport, ma nella sua libreria non mancano volumi di racconti e di letteratura classica italiana e straniera. Fin da piccola è cresciuta nel mondo della bicicletta, nella bottega del nonno, e oggi conosce quasi tutti i segreti del mestiere. Segue da sempre il ciclismo, con una passione particolare per il Giro d'Italia, di cui cerca sempre di seguire dal vivo almeno una tappa per edizione. Nel tempo libero si dedica al volontariato oppure alle passeggiate in montagna. Questa è la sua prima fatica letteraria, nata come lavoro di tesi per la laurea triennale in Scienze dell'Informazione Scritta e Ipertestuale e successivamente ampliata e sistemata per renderla attuale e adatta a una collana editoriale. Il suo sogno è quello di poter continuare a scrivere, di storia e di sport, convinta che l'una vada di pari passo con l'altra e che per ogni avvenimento storico importante c'è qualcosa di sportivo da raccontare.

  INDICE DELL'OPERA - L'autore – Presentazione, di Giovanni Malagò – Presentazione, di Bruno Gozzelino – Prefazione, di Paolo Viberti – Premessa – Introduzione - 1. L'Italia del Giro d'Italia (1.1. Il tricolore nello sport - 1.2. Giro spettacolo di strada - 1.3. Cinquantesimo dell'Unità d'Italia: il Giro del 1911) - 2. Il Centenario dell'Unità d'Italia (2.1. Le manifestazioni di Italia '61 - 2.2. I media raccontano il Centenario - 2.3. Il Giro d'Italia 1961) - 3. I 150 anni (3.1. Italia Unita 150 - 3.2. Il Giro d'Italia del 2011) - 4. Nel 2017 il Giro d'Italia compie 100 anni (4.1. Il percorso dell'edizione numero cento - 4.2. Le eterne sfide del ciclismo - 4.3. Il ciclismo oggi) - Conclusione