Elogio del cane / Canis laudatio Stampa E-mail

Teodoro Gaza

Elogio del cane / Canis laudatio
Introduzione, traduzione e note a cura di Lucio Coco


Casa Editrice Leo S. Olschki, pagg.32, € 5,00

 

gaza cane  IL LIBRO – Attraverso l'enumerazione delle sue innate qualità come la fedeltà, l'intelligenza, la natura amorevole e affettuosa, Teodoro Gaza riesce a rendere l'effetto di avere un cane proprio accanto a sé.
  Teodoro Gaza appartiene a quella folta schiera di intellettuali che nel corso del XV secolo avevano dovuto lasciare l'oriente cristiano per effetto delle invasioni dei turchi ottomani e riparare in Italia in cerca d'asilo, contribuendo non poco allo sviluppo della cultura umanistica grazie alla diffusione dell'idioma e della cultura greca nelle corti italiane. Della vasta opera di traduttore e filosofo, l'Elogio del cane è forse il lavoro più breve e meno conosciuto ma è anche il testo che sicuramente si presta a una lettura assai gradevole e godibile. Occasione dello scritto è il dono di una cagnolina che egli fece a un illustre signore, cosa che gli permise di tessere le lodi di questo antico amico dell'uomo attraverso l'enumerazione delle sue innate qualità come la fedeltà, la versatilità, l'intelligenza, la natura amorevole e affettuosa. In tal modo, scorrendo l'Elogio – che viene presentato per la prima volta in una edizione moderna – si ha come l'impressione di avere un cane accanto a sé, quasi un doppio del dono che Gaza aveva realmente fatto, stavolta non all'illustre signore ma a noi che lo leggiamo più di cinque secoli dopo.

  DAL TESTO – "Che si tratti di un animale valoroso e combattivo lo ha dimostrato il re d'Albania. Questi infatti aveva inviato ad Alessandro un cane di straordinaria grandezza, che al re era piaciuto e contro il quale aveva mandato a combattere un orso e quindi un cinghiale. Il cane al vedere quelle fiere non giudicò degno di scontrarsi con esse, cosa che scatenò l'ira di Alessandro che ordinò di ammazzarlo. Venuto a conoscenza di ciò il re d'Albania gliene inviò un secondo, chiedendo ad Alessandro di metterlo alla prova non con animali di piccola taglia, ma con un leone e un elefante. Il cane in tal caso batté sia il leone sia, poco dopo, l'elefante, con grande compiacimento di Alessandro e di tutti i presenti per questo fatto mirabile. Nostri testimoni sono anche i cani dei Garamanti; infatti duecento di loro, opponendosi agli avversari riportarono il re al potere. Quelli di Colofone e di Castabala le prime falangi, con le quali cominciare il combattimento, le avevano formate dai cani, questi erano degli ausili fortissimi e favorivano molto la riuscita della guerra. Testimoni lo sono anche i cani dei cimbri i quali, essendo caduti i padroni in battaglia, ne difesero le dimore fatte sui carri e combattendo le salvarono."

  IL CURATORE – Lucio Coco affianca all'attività di docente il lavoro di ricerca sulla tradizione patristica. Sue sono le edizioni di importanti opere dei Padri della Chiesa quali Giovanni Crisostomo, Evagrio Pontico, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa, tutte presenti nella collana dei Testi Patristici dell'editrice Città Nuova. È inoltre autore di saggi di spiritualità orientati all'approfondimento dei vissuti di fede dell'uomo contemporaneo ("Piccolo lessico della modernità", Qiqajon 2009; "Interro¬gare la fede", Lindau 2011; "Non smettere mai di cercare", EMP 2014). Per la casa editrice L.S. Olschki nel 2011 ha curato la prima edizione delle "Sentenze morali" del patriarca di Costantinopoli Fozio.

  INDICE DELL'OPERA - Premessa - Nota bibliografica - Teodoro Gaza: Elogio del cane – Dedica – La versatilità del cane - Compagno nella caccia - La fedeltà del cane - Cane "guardiano" – Un animale amorevole e affettuoso – Cani famosi dell'antichità – Congedo