Stato di abbandono Stampa E-mail

Riccardo Tessarini

Stato di abbandono
Il racconto di Giuseppe Costanza: uomo di fiducia di Giovanni Falcone


Minerva Edizioni, pagg.192, € 15,00

 

tessarini abbandono  IL LIBRO – Questa è la storia vera di un servitore dello Stato. Una storia nella quale crediamo possa riconoscersi, almeno in minima parte, ogni funzionario della Pubblica amministrazione italiana. E ritrovarsi, in qualche modo, ogni utente. È il racconto autobiografico di un uomo fuori dal comune, di un cittadino che ha fatto la sua parte, nel rispetto delle regole e onorando le Istituzioni, ma che, paradossalmente, all'indomani della strage di Capaci del 23 maggio 1992, dovette battersi contro un grande "muro di gomma" eretto da quello stesso Stato che aveva servito. Quest'uomo si chiama Giuseppe Costanza ed è un "illustre sconosciuto". Uno fra i tanti, per là verità,• questo Paese dalla memoria corta; uno di quei funzionari per i quali, nel migliore dei casi, il riconoscimento e la gratitudine durano il tempo di un'intervista. Dopodiché silenzio.
  L'opera è narrata in prima persona ed è il frutto di molte interviste a Giuseppe Costanza che si racconta dall'infanzia ai giorni nostri. È anzitutto il racconto della vita di un uomo, oltre che di un cittadino eccezionale, che dal 1984 subisce una svolta dovuta all'ingresso nella ristretta cerchia degli uomini di fiducia di Giovanni Falcone. Numerosi sono i riferimenti al Giudice, ma anche gli aneddoti e le esperienze personali condivise con lui.
  Miracolosamente sopravvissuto all'attentato di Capaci del 23 maggio 1992, dopo l'esplosione dell'auto del Magistrato nella quale si trovava, da quel giorno inizia la sua vera odissea, che si protrarrà per oltre vent'anni. Emarginato dalle Istituzioni che aveva servito, isolato da personaggi popolari al di sopra di ogni sospetto, e strumentalizzato dai mezzi d'informazione, Costanza si trova a dover fare i conti anche con una macchina burocratica lenta e inefficiente. Insignito della Medaglia d'oro al valore civile, Costanza in questo libro racconta la battaglia per il riconoscimento di alcuni diritti fino ad allora non previsti per il personale civile della Pubblica Amministrazione. Diritti che oggi appartengono a tutti (L. 407/1998).
  Le pagine di questo libro – scrive, nella Prefazione, Ignazio de Francisci – sono "aspre, a volte probabilmente troppo, e sono tristi, perché raccontano una Italia che non riescea stare vicina ai suoi figli migliori. Raccontano di uno Stato che molti di noi, e tra questi Costanza, hanno servito con onore, ma che a volte risponde non come padre ma come il più crudele dei patrigni."

  DAL TESTO – "A volte, andavo a prenderlo a casa, lo accompagnavo in tribunale e poi lo riportavo indietro; altre mi ritrovavo inoperoso e capitava che potessi sbrigare anche delle faccende personali, perché mi diceva che quel giorno non si sarebbe mosso dal tribunale; altre ancora, invece, si usciva la mattina e si rientrava la notte. Formalmente, quindi, la mia giornata iniziava alle 8.00 e terminava alle 14.00 ma, se nel pomeriggio aveva bisogno di spostarsi, ero sempre io a dover essere pronto. Oppure il turno poteva iniziare in aeroporto, a qualsiasi ora del giorno o della notte, e nemmeno sapevo a che ora sarei rientrato a casa. La giornata-tipo prevedeva che lo accompagnassi, ad esempio, al tribunale di Catania e che lo aspettassi lì finché non avesse finito. E non c'era un sostituto che, in mia assenza, facesse il turno. I miei colleghi che giravano in continuazione per andare a prendere Tizio o Caio, che ne sapevano del servizio che svolgevo?"

  L'AUTORE – Riccardo Tessarini nasce nel 1975. È originario di Cerea ma, dal 2000, risiede a Forlì, dove si è laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Attivo nell'associazionismo da quindici anni, ha svolto servizio di volontariato per Amnesty International, Unicef e Pensiero e Azione. Per la società editrice CityNews, ha ideato e curato il blog "Il Cittadino", focalizzato sulla partecipazione politica e l'impegno civico. Mazziniano, divora saggi su politica e società. Ama l'interculturalità, la lettura, il cinema, la musica e la lingua italiana, spagnola, francese e inglese, dall'etimologia alle loro sfumature di suoni, accenti e pronunce. E naturalmente la loro scrittura. Questa è la sua opera prima.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Ignazio de Francisci – Introduzione - Capitolo I. Un uomo semplice - Capitolo II. Nella squadra di Falcone - Capitolo III. Mafia, istituzioni e poteri forti - Capitolo IV. L'odissea personale - Capitolo V. In stato di abbandono - Capitolo VI. L'ultima speranza – Aggiornamento - Conclusione - Nota dell'autore e ringraziamenti – Appendice ("Accadimento annunciato", di Stefano Sorcinelli - Intervista a Giovanni Paparcuri - Intervista a Tomax Teatro - Intervista a Nadia Monti) – Glossario - Cronologia